Per chi non sa, oppure sa e non dice, oppure sa e dice ma senza far capire agli altri... (pausa di riflessione pregna di intimistico significato)
Naaaaaa, andiamo, un post di fine anno poetico e raffinato??!!?? Ma per chi mi avete preso??
Che già avrei dovuto usare come titolo "I'm the real macho man translator (please stand up, please stand up)" e non l'ho fatto preferendo altro. Anzi. Dimenticate quanto appena scritto che altrimenti mi si rovina l'effetto sorpresa quando andrò effettivamente a scrivere un post con tale titolo (e a ragione, non solo perché rivendico fortemente il fatto di essere io quel real, ma anche perché ci sono un po' di novità sulla traduzione di GNOME).
Ricapitolando, anche se questo è solo il secondo paragrafo: non ho nulla da dire (come al solito), ma tanto vale che lo faccia con stile (forse)¹.
Per cui, bando agli indugi, ecco a voi l'ultimo grande concorso del 2008, da completare prima che inizi il 2009²: il classicissimo, collaudatissimo, apprezzatissimo, efferatissimo TROVA GLI INTRUSI!!!
Plurale. Cioè con numero di intrusi maggiore o uguale a 2 (oppure strettamente maggiore di 1, dipende da come vi ponete nei confronti dei numeri irrazionali).
Signore, signori, bambine, bambini, animali da compagnia, ecco a voi.... la schermata spoiler di fine anno!
Dimostrate la vostra intima profonda conoscenza dello GNOME Desktop indicando le novità presenti nella versione di sviluppo. Partecipate alla sarabanda di illuminazioni.³ Gareggiate contro il tempo per vedere ci risolve prima l'enigma.
E ricordate: il tutto su un umile blog senza adsense o necessità di dimostrare che macina millemila commenti per post!
PS ma ve lo devo dire buon anno? No perché io sarei restio a certe cose, sono imbarazzanti...
[1] se volete potete anche invertire le parentesi ottendo "non ho nulla da dire (forse), ma tanto vale che lo faccia con stile (come al solito)", dipende da quanto segretamente siete innamorati di me...
[2] dai, aspetto fino al 2 gennaio, lo so che state già con tasso alcolemico pari a 2,36 giustificandovi con la vostra coscienza che lo avete fatto per via della morsa di gelo che si chiude a tenaglia sulla italica penisola
[3] ho detto illuminazioni, non luccicanze, quindi sto citando altro.
... convinto com'ero di essere stato per tutta la vita invece che intero, parzialmente scremato ...
31 dicembre 2008
16 dicembre 2008
Conflitto d'interessi
Alla fine ci sono cascato anche io, dopo tutti gli anni e gli slogan a dare contro al povero Silvio, a pensare che fosse scorretto fare cose come approvare una legge sull'introduzione del digitale terrestre e contemporaneamente essere azionista importante¹ della società che produceva i decoder e proprietario di reti televisive che avrebbero beneficiato economicamente².
Alla fine ho ceduto al lato oscuro, anche se lo so che non ce la farò a concorrere per il premio di 1000$, quando Willie Walker (è una persona, non un fumetto, anzi è uno sviluppatore Sun coordinatore di Orca e di altre cose dell'a11y di GNOME) mi ha detto che stavano pensando ad altre forme di premio anche per chi non avesse completato la quantità sufficiente di lavoro per il premio monetario, ho ceduto, e ho partecipato barando.
Barando sì, lo ammetto, o per lo meno in modo scorrettissimo. Perché va bene che non lavoro per Sun, Novell, Canonical, la GNOME Foundation, la Mozilla Foundation o Google, però in fin dei conti sono pur sempre il maintainer delle icone HighContrast e partecipare al concorso nel doppio ruolo di disegnatore e giudice della bontà delle icone è fare esattamente come il Silvio di cui sopra.
Beh, esattamente... Senza giornali che ti attaccano, giornali che ti difendono anche quando sei indifendibile, ma soprattutto senza il ritorno economico di una pay per view.
Anche perché, rammentiamolo, sono icone per gente con problemi alla vista, se gli mettiamo anche le icone pay per view...
PS sì, lo so, l'accessibilità è una cosa noisissima: icone in bianco e nero talmente grossolane che per dire che sono cariiiiiiine bisogna essere veramente storti, righe e righe di codice che non rendono l'applicazione né più bella, né più rapida, né più funzionale, se non per la solita minoranza rompiscatole che se fossimo tutti maggiornaza, alti, belli, forti, e con 10/10 di vista sai quanto sarebbe meglio il mondo; ma che volete farci, adoro quei lavori sporchi che qualcuno deve pur fare.... mmmmmmmmm... oh sì, li adoro
[1] e non fate i capziosi dicendo "eh, ma mica lui, il fratello Paolo" oppure "eh, ma mica lui, la figlia Marina, neosposa, e il figlio Pierpiero³"
[2] cioè, scemo io che in fondo lo so che il 52% della popolazione mondiale pensa che quello di Silvio sia un comportamento giusto perché l'importante è fare soldi e avere una posizione di spicco e la benedizione di un Dio che benevuole, il 34% dice che è un comportamento scorretto solo perché non si trova nella condizione di poterlo applicare lui, il 12% non sa/non dice, l'1% si attacca e se anche pensa qualcosa è talmente minoranza che non vale la pena di starlo ad ascoltare
[3] oddiooooooo!! Pierpiero!!!! che mi ero dimenticato. Mi ringrazio per avermelo fatto ricordare e mi rallegro da solo
Alla fine ho ceduto al lato oscuro, anche se lo so che non ce la farò a concorrere per il premio di 1000$, quando Willie Walker (è una persona, non un fumetto, anzi è uno sviluppatore Sun coordinatore di Orca e di altre cose dell'a11y di GNOME) mi ha detto che stavano pensando ad altre forme di premio anche per chi non avesse completato la quantità sufficiente di lavoro per il premio monetario, ho ceduto, e ho partecipato barando.
Barando sì, lo ammetto, o per lo meno in modo scorrettissimo. Perché va bene che non lavoro per Sun, Novell, Canonical, la GNOME Foundation, la Mozilla Foundation o Google, però in fin dei conti sono pur sempre il maintainer delle icone HighContrast e partecipare al concorso nel doppio ruolo di disegnatore e giudice della bontà delle icone è fare esattamente come il Silvio di cui sopra.
Beh, esattamente... Senza giornali che ti attaccano, giornali che ti difendono anche quando sei indifendibile, ma soprattutto senza il ritorno economico di una pay per view.
Anche perché, rammentiamolo, sono icone per gente con problemi alla vista, se gli mettiamo anche le icone pay per view...
PS sì, lo so, l'accessibilità è una cosa noisissima: icone in bianco e nero talmente grossolane che per dire che sono cariiiiiiine bisogna essere veramente storti, righe e righe di codice che non rendono l'applicazione né più bella, né più rapida, né più funzionale, se non per la solita minoranza rompiscatole che se fossimo tutti maggiornaza, alti, belli, forti, e con 10/10 di vista sai quanto sarebbe meglio il mondo; ma che volete farci, adoro quei lavori sporchi che qualcuno deve pur fare.... mmmmmmmmm... oh sì, li adoro
[1] e non fate i capziosi dicendo "eh, ma mica lui, il fratello Paolo" oppure "eh, ma mica lui, la figlia Marina, neosposa, e il figlio Pierpiero³"
[2] cioè, scemo io che in fondo lo so che il 52% della popolazione mondiale pensa che quello di Silvio sia un comportamento giusto perché l'importante è fare soldi e avere una posizione di spicco e la benedizione di un Dio che benevuole, il 34% dice che è un comportamento scorretto solo perché non si trova nella condizione di poterlo applicare lui, il 12% non sa/non dice, l'1% si attacca e se anche pensa qualcosa è talmente minoranza che non vale la pena di starlo ad ascoltare
[3] oddiooooooo!! Pierpiero!!!! che mi ero dimenticato. Mi ringrazio per avermelo fatto ricordare e mi rallegro da solo
24 novembre 2008
Via delle Acacie 22
Che io poi in fondo in fondo lo sapevo che qualcosa non andava e che non dipendeva da me. Sarà che sono riconciliato che la materia, sarà che ho sviluppato e affinato un certo intuito, sarà che ho sempre avuto istinto. Di sopravvivenza.
Eppure mi ero distratto, magari a vedere il 37 pollici che è entrato in casa, mi ero dimenticato di unire i puntini per vedere meglio il disegno del fato.
Prima il sabato mattina che appena tirata fuori la macchina dal garage mi si fanno contro nell'ordine il classico SUV contromano, il motorino che deve a tutti i costi passare l'autobus fermo alla fermata del medesimo (autobus, non motorino, i motorini non si fermano mai) e l'omino con il volto perso nell'infinito che decide di girarsi di -90 gradi e buttarsi di fronte al mio paraurti (ringraziamo tutti l'abs e esp che forse hanno impedito alla ruota sul tombino di slittare e continuare la sua folle corsa... a meno che non sia io ad essere un supercampionissimo da grand prix), il tutto nell'arco di 30 metri e 15 secondi con la ragionevole conclusione «Io oggi non guido»
Poi il sabato pomeriggio. Solitario, abbandonato, noioso, piatto e banale. Serve altro? Non credo.
Ah, sì, potrebbe servire per esempio saper che anche la mia mamma non ha avuto maggior fortuna con l'automobile, visto che si è trovata davanti un tizio che ha imboccato la Togliatti contromano. Non ho capito come lo ha evitato, non c'ero, ma deve essere stata una gran bella manovra. Se può interessare, la notizia non è rimbalzata sui maggiori quotidiani locali e non solo perché in 4 son riusciti a non cozzarci contro, gli altri dietro a frenare in tempo e l'imprudente ha sfruttato l'attimo di sbigottimento generale («Cazzo, ma che davvero davvero non abbiamo fatto carambola??») per girarsi e sparire nel tramonto, evitando un fastidioso linciaggio.
Poi la domenica in giro per centri commerciali. Che sì poi ti porti dietro 'sto benedetto 37 pollici (consiglio spassionato a chi stesse pensando di comprarne uno: una volta preso dal negozio e portato a casa, la dimensione apparente aumenta del 190%, un po' come in un'erezione... visto il paragone, diciamo che è come uno che prima stava nudo tra Rocco Siffredi e John Holmes; 32 pollici potrebbero bastarvi lo stesso e picchiate in testa a vostra madre se dice: «Ma guarda come è meglio questo». Cmq mi riservo il diritto di smentirmi dopo che ci avrò guardato 2001 rimasterizzato, che per ora ce l'ho solo in videocassetta) cmq, riprendendo, te ne esci fuori con il bel giocattolo nuovo ma nel frattempo di sei dovuto sorbettare una variegata fetta di esseri umani che avresti preferito ingorare che esistevano, un discreto mal di testa da rumore e luci elettriche, un profondo mal di testa da dente del giudizio che spinge, ma soprattuto ti senti storto per aver represso quei sani istinti omicidi che il contatto con la folla ti scatena.
Poi arriva il lunedì. Sempre di lunedì. Che ti credi che la sfiga peggiore sia stata dover portare a braccine 44.5 kg di tubo catodico all'isola ecologica, non fare quello che ti andrebbe e beccarti in testa uno dei migliori acquazzoni degli ultimi 4 anni (mentre il tuo vecchio ombrello si ripiega, letteralmente, su se stesso e i tuoi capelli sono così lunghi che da bagnati ti sgocciolano sul naso). Invece no. È lunedì. torni a casa e ti dicono «mi sa che la caldaia fa i botti» «...mm... non è capodanno» «ma non lo so, fa bum» e tu prima allunghi l'orecchio, poi capisci che il misterioso rumore non si sa bene da dove arrivi, ma di certo è ogni quarto d'ora circa, così allo scadere, te ne esci sul terrazzo e ti appoggi al muro ad aspettare e quardi il cielo, che non piove più, che è pulito, che non fa nemmeno tanto freddo e ti sembra tanto un'atmosfera sospesa da film che ti credi che sia uno di quelli con la grande storia d'amore o con i grandi ideali e invece è solo un film comico che mentre stai distratto a pensare alla vita, l'universo e tutto il resto la caldaia fa BUM¹ e tu fai un salto che neanche i bei film muti di una volta.
Sì, c'è un'arma di distruzione di massa (la _mia_ massa) in casa. Si chiama caldaia, dicono che serve per non morire di freddo per il semplice fatto che prima ti fa morire d'infarto.
Adesso e spenta, in attesa che arrivi qualcuno che sappia disinnescarla.²
D'accordo, sto esagerando, le voci sulla mia morte sono esagerate. Per lo meno questa volta. Però, ecco stavo pensando che magari, che ormai, visto che Murphy continua a infierire, in futuro, prima di uscire di casa, dovrò indossare questa maglietta.
E pensare che mi avevano quasi convinto a comprare quest'altra...
[1] ma non come Steve Jobs
[2] secondo voi, da 1 a 10, quanto è marxista³ questo paragrafo?
[3] Groucho, non Karl
Eppure mi ero distratto, magari a vedere il 37 pollici che è entrato in casa, mi ero dimenticato di unire i puntini per vedere meglio il disegno del fato.
Prima il sabato mattina che appena tirata fuori la macchina dal garage mi si fanno contro nell'ordine il classico SUV contromano, il motorino che deve a tutti i costi passare l'autobus fermo alla fermata del medesimo (autobus, non motorino, i motorini non si fermano mai) e l'omino con il volto perso nell'infinito che decide di girarsi di -90 gradi e buttarsi di fronte al mio paraurti (ringraziamo tutti l'abs e esp che forse hanno impedito alla ruota sul tombino di slittare e continuare la sua folle corsa... a meno che non sia io ad essere un supercampionissimo da grand prix), il tutto nell'arco di 30 metri e 15 secondi con la ragionevole conclusione «Io oggi non guido»
Poi il sabato pomeriggio. Solitario, abbandonato, noioso, piatto e banale. Serve altro? Non credo.
Ah, sì, potrebbe servire per esempio saper che anche la mia mamma non ha avuto maggior fortuna con l'automobile, visto che si è trovata davanti un tizio che ha imboccato la Togliatti contromano. Non ho capito come lo ha evitato, non c'ero, ma deve essere stata una gran bella manovra. Se può interessare, la notizia non è rimbalzata sui maggiori quotidiani locali e non solo perché in 4 son riusciti a non cozzarci contro, gli altri dietro a frenare in tempo e l'imprudente ha sfruttato l'attimo di sbigottimento generale («Cazzo, ma che davvero davvero non abbiamo fatto carambola??») per girarsi e sparire nel tramonto, evitando un fastidioso linciaggio.
Poi la domenica in giro per centri commerciali. Che sì poi ti porti dietro 'sto benedetto 37 pollici (consiglio spassionato a chi stesse pensando di comprarne uno: una volta preso dal negozio e portato a casa, la dimensione apparente aumenta del 190%, un po' come in un'erezione... visto il paragone, diciamo che è come uno che prima stava nudo tra Rocco Siffredi e John Holmes; 32 pollici potrebbero bastarvi lo stesso e picchiate in testa a vostra madre se dice: «Ma guarda come è meglio questo». Cmq mi riservo il diritto di smentirmi dopo che ci avrò guardato 2001 rimasterizzato, che per ora ce l'ho solo in videocassetta) cmq, riprendendo, te ne esci fuori con il bel giocattolo nuovo ma nel frattempo di sei dovuto sorbettare una variegata fetta di esseri umani che avresti preferito ingorare che esistevano, un discreto mal di testa da rumore e luci elettriche, un profondo mal di testa da dente del giudizio che spinge, ma soprattuto ti senti storto per aver represso quei sani istinti omicidi che il contatto con la folla ti scatena.
Poi arriva il lunedì. Sempre di lunedì. Che ti credi che la sfiga peggiore sia stata dover portare a braccine 44.5 kg di tubo catodico all'isola ecologica, non fare quello che ti andrebbe e beccarti in testa uno dei migliori acquazzoni degli ultimi 4 anni (mentre il tuo vecchio ombrello si ripiega, letteralmente, su se stesso e i tuoi capelli sono così lunghi che da bagnati ti sgocciolano sul naso). Invece no. È lunedì. torni a casa e ti dicono «mi sa che la caldaia fa i botti» «...mm... non è capodanno» «ma non lo so, fa bum» e tu prima allunghi l'orecchio, poi capisci che il misterioso rumore non si sa bene da dove arrivi, ma di certo è ogni quarto d'ora circa, così allo scadere, te ne esci sul terrazzo e ti appoggi al muro ad aspettare e quardi il cielo, che non piove più, che è pulito, che non fa nemmeno tanto freddo e ti sembra tanto un'atmosfera sospesa da film che ti credi che sia uno di quelli con la grande storia d'amore o con i grandi ideali e invece è solo un film comico che mentre stai distratto a pensare alla vita, l'universo e tutto il resto la caldaia fa BUM¹ e tu fai un salto che neanche i bei film muti di una volta.
Sì, c'è un'arma di distruzione di massa (la _mia_ massa) in casa. Si chiama caldaia, dicono che serve per non morire di freddo per il semplice fatto che prima ti fa morire d'infarto.
Adesso e spenta, in attesa che arrivi qualcuno che sappia disinnescarla.²
D'accordo, sto esagerando, le voci sulla mia morte sono esagerate. Per lo meno questa volta. Però, ecco stavo pensando che magari, che ormai, visto che Murphy continua a infierire, in futuro, prima di uscire di casa, dovrò indossare questa maglietta.
E pensare che mi avevano quasi convinto a comprare quest'altra...
[1] ma non come Steve Jobs
[2] secondo voi, da 1 a 10, quanto è marxista³ questo paragrafo?
[3] Groucho, non Karl
16 novembre 2008
Figli di un dio minore
No, avete capito male. In questo post non andrò a parlare dell'eminentissimo ministro Renato Brunetta, di come il suo atteggiamente un pelo aggressivo e fuoriluogo, quel tanto che basta a creare contrasti e dubbi nella società civile¹, quel tanto con nonchalance che uno pensa che ci crede sul serio a quello che dice e promulga, che in fin dei conti lui negli ultimi trenta anni ha fatto un sacco di cose, molte, tante, troppo - per un uomo solo - (cose come insegnamento, libri, collaborazioni con riviste e giorni, ammistrazioni, interviste, viaggi, dire, fare, baciare, lettera e testamento). Beh, a meno che non abbia rinunciato all'ammmmore, ovvio.
Non ne parlerò e non dirò che francamente sono esterrefatto del modo in cui un ministro della Repubblica si scagli con veemenza contro i suoi stessi dipendenti, di come sembra faccia di tutto per creare conflitto all'interno della società tra chi è dipendente statale e chi non lo è, di come stia stigmatizando una categoria arrivando al punto di proporre una connessione tra orientamento politico ed efficenza lavorativa neanche fossimo in pieno maccartismo, di come si dimentichi che se un impiegato di terzo livello non lavora è il suo dirigente che ha la colpa di non aver vigilato e diretto opportunamente, non fantozzianamente l'intera categoria.
Non analizzerò la questione nei dettagli proponendo l'apocalittico scenario di una destatalizzazione e privatizzazione dei servizi erogati dai ministeri - e chi vive a Roma lo sa quanto (ironico, per chi non avesse capito) sono meglio quei servizi che il comune ha delegato a imprese private vincitrici di appalti.
In questo post voglio alzare alto il coro della protesta nei confronti di quegli scassapalle di Tahilandesi e Nepalesi (e altre minoranze che non vale neanche la pena nominare) le cui rispettive culture influenzate da una religione che non dovrebbe esiste e che religione non è (perché non hanno uno straccio di unico dio, ovvio) come il buddhismo ritengono, sentite un po', che i piedi sono offensivi.
La cosa non ci tocca tanto noi siamo in Italia e se non ci pensa Brunetta gli sgiunzagliamo contro Borghezio?
Col ciufolo! (a pelle: sì, il ciufolo a pelle è quello, ma la censura è censura, le offese culturali sono offese culturale e se non puoi spezzarle, aggirale).
Fate un po' mente locale. Che forma ha il logo di GNOME?
[1] Epifani, se non l'avessi capito, sì, ti stanno trombando, te e la CGIL. Non che tu o il tuo sindacato mi siate stati mai particolarmente simpatici, diciamo che non sono affezionatissimo, ecco, ma se alla CISL e UIL sta bene così, secondo me il finale è già scritto in Nessun uomo è un'isola²
[2] per gli acculturati che leggono questo blogg, no, non quella di John Donne, quella di Bertold Brecht³
[3] vabbè, ve la copioincollo qui per i non acculturati
Prima vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubavano
Poi vennero a prendere gli ebrei e tacqui perché mi erano antipatici
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché erano fastidiosi
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non parlai perché non ero comunista
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare
Non ne parlerò e non dirò che francamente sono esterrefatto del modo in cui un ministro della Repubblica si scagli con veemenza contro i suoi stessi dipendenti, di come sembra faccia di tutto per creare conflitto all'interno della società tra chi è dipendente statale e chi non lo è, di come stia stigmatizando una categoria arrivando al punto di proporre una connessione tra orientamento politico ed efficenza lavorativa neanche fossimo in pieno maccartismo, di come si dimentichi che se un impiegato di terzo livello non lavora è il suo dirigente che ha la colpa di non aver vigilato e diretto opportunamente, non fantozzianamente l'intera categoria.
Non analizzerò la questione nei dettagli proponendo l'apocalittico scenario di una destatalizzazione e privatizzazione dei servizi erogati dai ministeri - e chi vive a Roma lo sa quanto (ironico, per chi non avesse capito) sono meglio quei servizi che il comune ha delegato a imprese private vincitrici di appalti.
In questo post voglio alzare alto il coro della protesta nei confronti di quegli scassapalle di Tahilandesi e Nepalesi (e altre minoranze che non vale neanche la pena nominare) le cui rispettive culture influenzate da una religione che non dovrebbe esiste e che religione non è (perché non hanno uno straccio di unico dio, ovvio) come il buddhismo ritengono, sentite un po', che i piedi sono offensivi.
La cosa non ci tocca tanto noi siamo in Italia e se non ci pensa Brunetta gli sgiunzagliamo contro Borghezio?
Col ciufolo! (a pelle: sì, il ciufolo a pelle è quello, ma la censura è censura, le offese culturali sono offese culturale e se non puoi spezzarle, aggirale).
Fate un po' mente locale. Che forma ha il logo di GNOME?
[1] Epifani, se non l'avessi capito, sì, ti stanno trombando, te e la CGIL. Non che tu o il tuo sindacato mi siate stati mai particolarmente simpatici, diciamo che non sono affezionatissimo, ecco, ma se alla CISL e UIL sta bene così, secondo me il finale è già scritto in Nessun uomo è un'isola²
[2] per gli acculturati che leggono questo blogg, no, non quella di John Donne, quella di Bertold Brecht³
[3] vabbè, ve la copioincollo qui per i non acculturati
Prima vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubavano
Poi vennero a prendere gli ebrei e tacqui perché mi erano antipatici
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché erano fastidiosi
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non parlai perché non ero comunista
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare
Ultimo venne il drago
[mode caustico="on"]
Fa piacere notare che c'è vita intelligente anche su altri pianeti.
[/mode]
[mode polemico="on"]
Oddio, probabilmente ancora nelle fasi intermedie tra l'ameba e il trilobile, visto che l'affermazione
[/mode]
Hidden track - oh yes, pu##ana#a, per il semplice motivo che se non hai deciso di mettere 30 icone raggruppate in due barre degli strumenti, l'opzione "Testo sotto le icone" è l'unica che ti permette, minimizzando lo spazio usato/sprecato/necessario e massimizzando il numero di elementi visibili (che te lo spiegano ad Analisi I), di presentare un elemento non iconico, e quindi non confondibile (che te lo spiegano a Storia dell'Arte Medioevale II), a un utente che magari è la prima volta che usa quell'applicazione, quell'ambiente grafico o quel sistema operativo (che te lo spiegano al bar in piazzetta, ultimo tavolino a destra, sì, lì dove stanno sempre a giocare a tresette). Se poi pensate che la gente nasca già imparata, allora fatevi assumere qui.
Fa piacere notare che c'è vita intelligente anche su altri pianeti.
[/mode]
[mode polemico="on"]
Oddio, probabilmente ancora nelle fasi intermedie tra l'ameba e il trilobile, visto che l'affermazione
"Testo sotto le icone" è una cattiva idea perché spreca spazio verticaleè una pu##ana#a di quelle pazzesche...
[/mode]
Hidden track - oh yes, pu##ana#a, per il semplice motivo che se non hai deciso di mettere 30 icone raggruppate in due barre degli strumenti, l'opzione "Testo sotto le icone" è l'unica che ti permette, minimizzando lo spazio usato/sprecato/necessario e massimizzando il numero di elementi visibili (che te lo spiegano ad Analisi I), di presentare un elemento non iconico, e quindi non confondibile (che te lo spiegano a Storia dell'Arte Medioevale II), a un utente che magari è la prima volta che usa quell'applicazione, quell'ambiente grafico o quel sistema operativo (che te lo spiegano al bar in piazzetta, ultimo tavolino a destra, sì, lì dove stanno sempre a giocare a tresette). Se poi pensate che la gente nasca già imparata, allora fatevi assumere qui.
15 novembre 2008
Fu-sio-nee!
Certo, dopo 15 repliche non viene semplicemente a noia, viene a nausea. Specie poi se parliamo della saga post-Cell.
Ma quando anni e anni fa per la prima volta in Italia la Star Comics pubblicò il capitolo con il "risultato" degli allenamenti per la tecnica della fusione, beh, in quelle due pagine c'era tutta la comicità di uno stupefacente Akira Toriyama ancora fresca¹ capace di farti stare mezz'ora a ridere su una coglionata (per usare un francesismo).
C'è centra? Ecco, poco fa, durante uno dei soliti 5 minuti tipo "lanciamo WebKitGtk, apriamo qualche sito `importante` a caso e vediamo se funziona bene" ho pensato che c'era un sito che non avevo ancora provato a navigare, uno di quei siti `importanti` che puntualmente mi dimentico che esistono (e a cui, se non ricordo male, fanno coda circa 1/3 degli indirizzi IPv4 esistenti). E mi è tornato in mente il risultato iniziale di quegli allenamenti.
Urlate tutti assieme a me "Fu... Sio... Neeee!"
Secondo me lo studio a cui hanno commissionato la campagna pubblicitaria usa computer Apple con Ubuntu come sistema operativo. Anche perché l'alternativa è che abbiano copiato di proposito.
E sappiamo tutti che Microsoft non ha mai fatto e mai farà qualcosa che possa anche vagamente assomigliare al proporre ai suoi utenti (o prigionieri, dipende dai punti di vista) qualcosa che altri non avessero già fatto prima oppure al fare finta che in giro per il mondo ci siano persone coscienti (vivi, in coma, in animazione sospesa o definitivamente e legalmente deceduti che neanche più il papa può rompere e cavillare) di sè che spontaneamente e senza remunerazione affermano di voler essere un PC.
Anche perché, nell'ultimo studio effettuato da Renato Mannheimer, era emerso chiarissimamente che la maggiornaza voleva essere uno Spectrum Sinclair (73,9% della media nazionale, con picco del 84,9 nelle casalinghe).
PS no, seriamente, "vita senza muri???" Cos'è? La risposta che non fa ridere alla famosa e graffiantemente ironica frase "In a world without fences, who needs Gates?"?
[1] Per chi non avesse mai letto quella parte di DragonBall (o anche visto la trasposizione televisivisa) è inutitle che lo spiego. Per chi lo avesse letto, andate a ripensare ai primi tentativi di fusione traGohan Goten e Trunks...
Ma quando anni e anni fa per la prima volta in Italia la Star Comics pubblicò il capitolo con il "risultato" degli allenamenti per la tecnica della fusione, beh, in quelle due pagine c'era tutta la comicità di uno stupefacente Akira Toriyama ancora fresca¹ capace di farti stare mezz'ora a ridere su una coglionata (per usare un francesismo).
C'è centra? Ecco, poco fa, durante uno dei soliti 5 minuti tipo "lanciamo WebKitGtk, apriamo qualche sito `importante` a caso e vediamo se funziona bene" ho pensato che c'era un sito che non avevo ancora provato a navigare, uno di quei siti `importanti` che puntualmente mi dimentico che esistono (e a cui, se non ricordo male, fanno coda circa 1/3 degli indirizzi IPv4 esistenti). E mi è tornato in mente il risultato iniziale di quegli allenamenti.
Urlate tutti assieme a me "Fu... Sio... Neeee!"
Secondo me lo studio a cui hanno commissionato la campagna pubblicitaria usa computer Apple con Ubuntu come sistema operativo. Anche perché l'alternativa è che abbiano copiato di proposito.
E sappiamo tutti che Microsoft non ha mai fatto e mai farà qualcosa che possa anche vagamente assomigliare al proporre ai suoi utenti (o prigionieri, dipende dai punti di vista) qualcosa che altri non avessero già fatto prima oppure al fare finta che in giro per il mondo ci siano persone coscienti (vivi, in coma, in animazione sospesa o definitivamente e legalmente deceduti che neanche più il papa può rompere e cavillare) di sè che spontaneamente e senza remunerazione affermano di voler essere un PC.
Anche perché, nell'ultimo studio effettuato da Renato Mannheimer, era emerso chiarissimamente che la maggiornaza voleva essere uno Spectrum Sinclair (73,9% della media nazionale, con picco del 84,9 nelle casalinghe).
PS no, seriamente, "vita senza muri???" Cos'è? La risposta che non fa ridere alla famosa e graffiantemente ironica frase "In a world without fences, who needs Gates?"?
[1] Per chi non avesse mai letto quella parte di DragonBall (o anche visto la trasposizione televisivisa) è inutitle che lo spiego. Per chi lo avesse letto, andate a ripensare ai primi tentativi di fusione tra
11 novembre 2008
L'ho misurato col righello
...no, non quello che potreste pensare¹. Questo è solo il book meme.
«Gli assegnatari degli alloggi INA-Casa, pur essendo titolari di un rapporto che è fondamentalmente di locazione fino alla stipulazione del contratto di compravendita, sono soggetti all'onere delle spese di gestione dell'immobile, sia di ordinaria che di straordinaria manutenzione, a norma degli artt. 16 e 19 della L. 28 febbrario 1949 n. 43: ne consegue che l'assegnatario non può rinunciare al diritto spettantegli sulle parti dell'immobile di uso comune ed esimersi dal contribuire alle relative spese di esercizio e di manutenzione (Cass. 16 novembre 1977, n. 5008).»
ABC del condominio - Claudio Carli
«Gli assegnatari degli alloggi INA-Casa, pur essendo titolari di un rapporto che è fondamentalmente di locazione fino alla stipulazione del contratto di compravendita, sono soggetti all'onere delle spese di gestione dell'immobile, sia di ordinaria che di straordinaria manutenzione, a norma degli artt. 16 e 19 della L. 28 febbrario 1949 n. 43: ne consegue che l'assegnatario non può rinunciare al diritto spettantegli sulle parti dell'immobile di uso comune ed esimersi dal contribuire alle relative spese di esercizio e di manutenzione (Cass. 16 novembre 1977, n. 5008).»
ABC del condominio - Claudio Carli
- Prendete il libro a voi più vicino
- Apritelo a pagina 56
- Trovate la quinta frase (o periodo, vedi immagine allegata)
- Scrivetela nel vostro blog assieme a queste istruzioni
- Prendete il libro più vicino! Non quello più bello o quello intellettuale!
10 novembre 2008
La pagina della Sfinge
Un bel gioco dura poco, lo so, specie se magari può portare torme di volenterosi a fare qualcosa per il mondo e per gli amici di Internet. Però un po' di hype ci voleva, no?
Potreste lamentarvi e dire: "ma non potevi dirlo subito?" E vi risponderei "ma il divertimento dove lo mettiamo?" che poi questo mica è uno di quei posti in cui si comunica così pane al pane, vino al vino. Qui ci si deve un po' scervellare, per capire, o intuire.
Poi è giunta la gragnuola di risposte. E non potevo essere da meno ;)
Il bug è questo, con una minima spiegazione su dove iniziare a guardare. Se vi andasse di provare a risolverlo, saremmo tutti più felici e WebKitGtk marcerebbe più speditamente verso l'integrazione ufficiale in GNOME. Se poi vi andasse anche di risolvere tutti gli altri (specie quelli relativi all'accessibilità e ad ARIA, che pare che senza 'sto ARIA non si può neanche concepire di lasciare da parte Gecko) lo saremmo ancora di più.
Grazie per l'attenzione, i commenti, la pazienza e se provate a correggere quel bug ancora più grazie per la buona volontà. Da parte di tutti.
La storia, ma non quella di Elsa Morante
Dunque, lo scopo del post iniziale era _semplicemente_ quello di rendere noto al mondo la disponibilità di WebKit Inspector anche nel port per le GTK+. Citando Wikipedia (al solito quella inglese, ci fosse mai qualcosa di utilie su quella italiana) Web Inspector è "a DOM Inspector-like utility that lets users and developers browse the Document Object Model of a web page". Insomma, come Firebug, ma per tutti i browser.Potreste lamentarvi e dire: "ma non potevi dirlo subito?" E vi risponderei "ma il divertimento dove lo mettiamo?" che poi questo mica è uno di quei posti in cui si comunica così pane al pane, vino al vino. Qui ci si deve un po' scervellare, per capire, o intuire.
Poi è giunta la gragnuola di risposte. E non potevo essere da meno ;)
La soluzione, ma non quella di Fabri Fibra
Nell'ottica dell'ultimo decreto ministreriale sulla autodeterminazione degli utenti di calcolatori elettronici avanzati, d'intesa con il comitato etico per la complicazione burocratica, ecco a voi la soluzione:import hashlib
m = hashlib.sha1()
m.update("La [ nella casella di ricerca, effettivo bug di WebKitGtk")
m.hexdigest()
inseriteli nella vostra console python preferita e verificate.Il bug è questo, con una minima spiegazione su dove iniziare a guardare. Se vi andasse di provare a risolverlo, saremmo tutti più felici e WebKitGtk marcerebbe più speditamente verso l'integrazione ufficiale in GNOME. Se poi vi andasse anche di risolvere tutti gli altri (specie quelli relativi all'accessibilità e ad ARIA, che pare che senza 'sto ARIA non si può neanche concepire di lasciare da parte Gecko) lo saremmo ancora di più.
Grazie per l'attenzione, i commenti, la pazienza e se provate a correggere quel bug ancora più grazie per la buona volontà. Da parte di tutti.
9 novembre 2008
Pagina 46
Visto che non mi pagano a numero di commenti, anzi che non mi pagano affatto, nemmeno quando spando ammmmore da tutti i pori, viste le positive, eclettiche e variegate risposte in cui vi siete profusi (che non so se c'è da essere contenti, visto che nemmeno una mente deviata come la mia si sarebbe azzardata a dire "il programma aperto nel terzo desktop"¹), visto che ho le mani fredde e battere sui tasti me le riscalda un po' (ma non serve per riscaldare il mio cuoricino triste, solo affranto e derelitto), visto che la soluzione di Trova l'intruso è nello stesso numero e non nel seguente, tanto vale dare non solo una, ma più soluzioni, no? Quella corretta è l'ultima, la numero 6 :-)
- WebKit Inspector - poteva essere la soluzione prima di tutto sto bailamme, cioè il fatto che il port GTK+ di WebKit è in grado di fornire l'inspector agggratis; non è un'applicazione, non nel senso tradizionale visto che è tutto fatto a colpi di HTML, JS e altre diavolerie moderne, ma è lì a disposizione di ogni browser che usi WebKit è che gli vada di aggiungere a dire tanto una decina di righe di codice per invocarla.
- Total 1.2 min - Se io fosso nei panni del gruppo web, anche con tutti i problemi di andare a recuperare contenuto sparso in giro per la rete, comincerei a usare l'Inspector di cui sopra per abbassare un po' i tempi di collegamento della pagina
- 7 con triangolino (che non ci esalta) - a quanto pare oltre ai tempi di caricamento ci sono dei warning sulla correttezza della pagina
- l'icona di notifica di Pidgin - o per lo meno la sua assenza... no, questo non è tecnicamente un intruso
- la finestra di Evolution aperta nelle seconda area di lavoro e minimizzata - forse, per lo meno lo sono un po' i quattro nuovi utenti di Ubuntu che mi hanno scritto pensando che io fossi "Il team di Evolution" che gli dava il benvenuto (me misero)
- 2ed547df30a5ff6cb92ae61799dbc3b5aabd3a39 - beh, è la soluzione, per lo meno la nuova soluzione ora che mi avete fatto sbizzarrire con le stupidaggini, solo che è stata codificata in SHA-1....
8 novembre 2008
Il post che vanta d'innumerevoli tentativi d'imitazione! Esce il sabato.
Mentre c'è gente che sembra si diverta a proporre quiz che nessuno mai potrà risolvere, io, da persona gentile, generosa e firmataria di un codice di condotta che mi impedisce di rispondere "ma chi cazzo vi conosce!"¹ a determinate email², dicevo io vi propongo un quiz molto più semplice: il classicissimo Trova l'intruso.
L'immagine è la seguente:Suggerimenti:
[1] anche perché la colpa è mia
[2] non posso, oh, non posso farvele leggere, c'è la legge sulla privacy
L'immagine è la seguente:Suggerimenti:
- no, non è il pesce di nome Wanda
- no, non è Alessio Treglia su planet.ubuntu-it.org
- no, non è il file JS per IE7, ma ci siete vicini
[1] anche perché la colpa è mia
[2] non posso, oh, non posso farvele leggere, c'è la legge sulla privacy
5 novembre 2008
Spoooooky News
Lo so magari di notizie di rilevanza globale ed epocale oggi ce ne sono altre (che tutti sappiamo essere queste, checchè dicano trionfalisticamente i DS¹) però, non ci crederete, ma io ho in casa il numero di questa settimana (o della scorsa) di Oggi, no scusate, di Gente. E credetemi, ci sono notizie che vi gelerebbero il sangue come trovarsi davanti degli eretici occhi dorati che vi fissano in mezzo a un cubista smembramento di arti scomposti.
Eppure la copertina è rassicurante: il Massimo Ciavarro (che le trentenni donna non potremo mai rimpiangere quanto le quarantenni donna e che voi ventenni donna² neanche sapete chi è) che ha fatto angosciare Eleonora Giorgi (che noi trentenni maschietti un po' ci uniamo al rimpiato dei quarantenni maschietti e che voi ventenni maschietti venuti su con Youporn non potete neanche immaginare cosa vuol dire immaginare e fantasticare), il Cecchi Gori che dice di aver amato Ornella Muti (vedi ultima parentesi), il pacioccoso Gerry Scotty che fa confidenze private (che uno si pensa sempre che se ne scappano con cose tipo: "vado a trans e mi piace", ma mica sono tutti fessi come Sircana).
Insomma, sembrerebbe il classico numero formato famiglia. E invece, sfogliando, storie del terrore che neanche a Innsmouth....
Ve ne elenco 3:
[1] a tal proposito, non è che l'ambasciata america può in qualche modo fare pressione sui tele-giornalisti italiani, specie quelli di Rai1 e Rai2 in modo da limitare le interviste al sullinkato personaggio?
[2] se ci sono ventenni donna che leggono 'ste cazzate, giusto per statistica, lasciate un traccia del vostro passaggio?
Eppure la copertina è rassicurante: il Massimo Ciavarro (che le trentenni donna non potremo mai rimpiangere quanto le quarantenni donna e che voi ventenni donna² neanche sapete chi è) che ha fatto angosciare Eleonora Giorgi (che noi trentenni maschietti un po' ci uniamo al rimpiato dei quarantenni maschietti e che voi ventenni maschietti venuti su con Youporn non potete neanche immaginare cosa vuol dire immaginare e fantasticare), il Cecchi Gori che dice di aver amato Ornella Muti (vedi ultima parentesi), il pacioccoso Gerry Scotty che fa confidenze private (che uno si pensa sempre che se ne scappano con cose tipo: "vado a trans e mi piace", ma mica sono tutti fessi come Sircana).
Insomma, sembrerebbe il classico numero formato famiglia. E invece, sfogliando, storie del terrore che neanche a Innsmouth....
Ve ne elenco 3:
- a Torino, la collaborazione Microsoft, IBM e Olidata ha messo in mano a non so quanti bambini lo/il JumpPC della prima nominata Olidata (diciamocelo, suppongo che se non avessero pagato le spese MS e IBM, con 300 euro il mio falegname ti ci faceva le miniature sui tasti) ... e sorridono, capito? sorridono di avere per le mani quella cagata; o sono già completamente e irreversibilmente folli o sono sotto la minaccia di qualche dirigente di Microsoft Italia...
- la bimba nata con otto arti ora ha una vita normale (leggetevi un po' di numeri di Dylan Dog, poi vi sfido a non considerare una vita normale qualcosa di terrorizzante; ah, per la cronaca, mica lo so se il link che vi ho messo conduce allo stesso caso)
- reggetivi, questa è devastante, prendete anche un cardiotonico se pensate sia il caso, o chiudete gli occhi e premete Alt+F4 per chiudere questa finestra, sto deliberatamente allungando il testo per darvi modo di salvarvi dalla devastazione mentale e fisica (tipo la succitata maschera di Innsmouth) che la notizia vi causerà: è tornato di moda il tartan!!!!
[1] a tal proposito, non è che l'ambasciata america può in qualche modo fare pressione sui tele-giornalisti italiani, specie quelli di Rai1 e Rai2 in modo da limitare le interviste al sullinkato personaggio?
[2] se ci sono ventenni donna che leggono 'ste cazzate, giusto per statistica, lasciate un traccia del vostro passaggio?
30 ottobre 2008
Something in the way
A mio modestissimo parere, Felipe, si tratta di satira riuscita bene. Anzi molto più che bene.
Citando Daniele Luttazzi, per una buona satira sono necessarie due cose:
Chi all'epoca c'era ricorda benissimo le profonde differenze che contraddistinguevano i set di icone di GNOME/GTK+ e di KDE, divise tra il bordo nero delle prime e la cristallosità delle seconde; chi all'epoca c'era e ne capiva un pochetto di tavolozze non poteva non avere uno scompenso visivo a mettere accanto applicazioni per GNOME/GTK+ e per KDE; chi all'epoca c'era sa come la scelta delle linee guida di Tango fu operata in modo da poter prendere il meglio dei due stili, da miscelarli in modo che il nuovo non fosse così estraneo a nessuno dei due, da migliorarli in modo da poter inserire applicazioni GNOME/GTK+/KDE anche all'interno di altri sistemi operativi come Win e MacOS senza risultare totalmente alieni¹.
Insomma, senza riscrivere quanto già chiaramente indicato nella homepage di Tango, chi all'epoca c'era ricorda bene l'opportunità che il progetto Tango rappresentava in quel momento storico per gli ambienti desktop free e open.
Chi all'epoca c'era, e in caso contrario gli archivi delle mailing list possono essere d'aiuto, magari ha qualche reminiscenza delle polemiche roventi che accusarono Tango di essere una specie di imposizione dall'alto non gradita.
Ci sono certamente delle differenze tra uno stile e l'altro, differenze che diventano poco evidenti se, come ha fatto Andreas, si prendono delle icone a caso e le si giustappongono, differenze che diventano più evidenti e fastidiose se si prende un'applicazione di un ambiente e la si fa girare nell'altro. Tale fastidio però non deriva dal una totale e incompatibile differenza di stile, ma dalla diversa rappresentazione di uno stesso oggetto (perché questa applicazione ha le cartelle blu e quest'altra le ha gialline? perché le immagini qui sono una polaroid con una testa e lì una foto 3x6 con un albero morto? ), dalla incoerenza e disomogeneità nelle rappresentazioni.
A che è servito quindi Oxygen? Perché renderlo un progetto separato invece di dire: "oh, guardate, a noi di KDE in generale lo stile di Tango ci sta pure bene, anzi, in fin dei conti 'sto Tango è più simile alle nostre icone di KDE3 che alle vostre di GNOME 2.10. Però avevamo in mente un paio di idee in più, tipo aggiungere questo e quest'altro" ?
IMHO perché si voleva a tutti i costi mostrare la superiore diversità di KDE4 alla faccia della coerenza con il resto dell'ecosistema, coerenza che non avrebbe permesso al mitico KDE4 di distinguersi.
Sempre fortemente IMHO, in tutta franchezza, quello di chi ha lavorato su Oxygen è sempre sembrato un atteggiamento controverso. OK, il fotorealismo fa tanto figo. Ma lo fa quando la tela è almeno 128x128 pixel, non 32x32. A 32x32 è necessaria una semplificazione e stilizzazione e se non vado errato circa l'ottantasette percento di icone che sono visibili adesso sul mio misero computer sono a dimensioni inferiori di 32x32 (e non ho aperto OpenOffice, in tal caso direi che la percentuale salirebbe almeno al novantacinque). OK, colori vibranti che sono un po' diversi a seconda del contesto possono essere utili. Ma era tanto complicato e lesivo aggiungere quella cazzo di doppia outline che fa la sua porca figura e aiuta quando lo sfondo cambia diventando più chiaro o più scuro rispetto a quello in cui si è progettata l'icona?
La questione delle icone è sicuramente secondaria rispetto a cose più serie tipo "ma come ca##o faccio a inviare 'sto straca##o di foŧŧutiççimo fax", però francamente è triste notare come l'ingombrante e salvifico progetto KDE4 abbia buttato a mare una bella occasione² senza nemmeno provarci, solo per il gusto di sentirsi diversi, o di sentirsi migliori.
Dove per bella occasione si intende la possibilità di avere uno stile grafico per gli ambienti grafici liberi a cui le applicazioni di terze parti, magari multipiattaforma, come OpenOffice.org o Firefox o altre magari proprietarie potevano far riferimento per le loro personali icone.
Tango era e continua a essere una una giusta e razionale mediazione tra molti stili e molte istanze, forse non è estremamente caratterizzante e WOW-oso, ma è chiaro, limpido, semplice, non stona e ai miei stanchi occhi nemmeno invecchia troppo col tempo.
...
...
Anzi, per dirla tutta, ai miei occhi stanchi le linee guida di Tango pongono così poche e per certi versi banali limitazioni che se non riuscite a fare una bella icona e vi serve farvi uno stile tutto vostro, forse è perché avete poca fantasia e limitato talento. Ecco, l'ho detto. Via col flame.
[1] esempi lampanti sono The Gimp e Pidgin sotto Win32
[2] una... e Phonon? e Solid? e le QT4 con dentro WebKit?
Citando Daniele Luttazzi, per una buona satira sono necessarie due cose:
- un fatto
- un punto di vista
Il fatto
Per chi all'epoca c'era e ricorda ancora, ma anche per chi no, il progetto Tango, fortemente sponsorizzato dall'allora scesa in campo Novell, nacque come spinta alla creazione di una interfaccia grafica coerente tra per il software free e open. Partendo dalle icone.Chi all'epoca c'era ricorda benissimo le profonde differenze che contraddistinguevano i set di icone di GNOME/GTK+ e di KDE, divise tra il bordo nero delle prime e la cristallosità delle seconde; chi all'epoca c'era e ne capiva un pochetto di tavolozze non poteva non avere uno scompenso visivo a mettere accanto applicazioni per GNOME/GTK+ e per KDE; chi all'epoca c'era sa come la scelta delle linee guida di Tango fu operata in modo da poter prendere il meglio dei due stili, da miscelarli in modo che il nuovo non fosse così estraneo a nessuno dei due, da migliorarli in modo da poter inserire applicazioni GNOME/GTK+/KDE anche all'interno di altri sistemi operativi come Win e MacOS senza risultare totalmente alieni¹.
Insomma, senza riscrivere quanto già chiaramente indicato nella homepage di Tango, chi all'epoca c'era ricorda bene l'opportunità che il progetto Tango rappresentava in quel momento storico per gli ambienti desktop free e open.
Chi all'epoca c'era, e in caso contrario gli archivi delle mailing list possono essere d'aiuto, magari ha qualche reminiscenza delle polemiche roventi che accusarono Tango di essere una specie di imposizione dall'alto non gradita.
Il punto di vista
Sta scherzando, certo, ma Andreas sta anche semplicemente affermando qualcosa che nel mondo reale sarebbe etichettata come tesi complottistica (quelle cose tipo che Silvio Berlusconi sapeva benissimo che Mangano era mafioso e lo aveva assunto apposta, cose che senza prove probanti e un giusto processo uno mica può andare in giro a dire che sono vere), applicando un criterio comico simile alla famosa frase "non siamo noi ad essere razzisti, sono loro che sono napoletani".Ci sono certamente delle differenze tra uno stile e l'altro, differenze che diventano poco evidenti se, come ha fatto Andreas, si prendono delle icone a caso e le si giustappongono, differenze che diventano più evidenti e fastidiose se si prende un'applicazione di un ambiente e la si fa girare nell'altro. Tale fastidio però non deriva dal una totale e incompatibile differenza di stile, ma dalla diversa rappresentazione di uno stesso oggetto (perché questa applicazione ha le cartelle blu e quest'altra le ha gialline? perché le immagini qui sono una polaroid con una testa e lì una foto 3x6 con un albero morto? ), dalla incoerenza e disomogeneità nelle rappresentazioni.
A che è servito quindi Oxygen? Perché renderlo un progetto separato invece di dire: "oh, guardate, a noi di KDE in generale lo stile di Tango ci sta pure bene, anzi, in fin dei conti 'sto Tango è più simile alle nostre icone di KDE3 che alle vostre di GNOME 2.10. Però avevamo in mente un paio di idee in più, tipo aggiungere questo e quest'altro" ?
IMHO perché si voleva a tutti i costi mostrare la superiore diversità di KDE4 alla faccia della coerenza con il resto dell'ecosistema, coerenza che non avrebbe permesso al mitico KDE4 di distinguersi.
Sempre fortemente IMHO, in tutta franchezza, quello di chi ha lavorato su Oxygen è sempre sembrato un atteggiamento controverso. OK, il fotorealismo fa tanto figo. Ma lo fa quando la tela è almeno 128x128 pixel, non 32x32. A 32x32 è necessaria una semplificazione e stilizzazione e se non vado errato circa l'ottantasette percento di icone che sono visibili adesso sul mio misero computer sono a dimensioni inferiori di 32x32 (e non ho aperto OpenOffice, in tal caso direi che la percentuale salirebbe almeno al novantacinque). OK, colori vibranti che sono un po' diversi a seconda del contesto possono essere utili. Ma era tanto complicato e lesivo aggiungere quella cazzo di doppia outline che fa la sua porca figura e aiuta quando lo sfondo cambia diventando più chiaro o più scuro rispetto a quello in cui si è progettata l'icona?
Conclusioni
Al solito non ce ne sono, solo un po' di lamentele qua e là.La questione delle icone è sicuramente secondaria rispetto a cose più serie tipo "ma come ca##o faccio a inviare 'sto straca##o di foŧŧutiççimo fax", però francamente è triste notare come l'ingombrante e salvifico progetto KDE4 abbia buttato a mare una bella occasione² senza nemmeno provarci, solo per il gusto di sentirsi diversi, o di sentirsi migliori.
Dove per bella occasione si intende la possibilità di avere uno stile grafico per gli ambienti grafici liberi a cui le applicazioni di terze parti, magari multipiattaforma, come OpenOffice.org o Firefox o altre magari proprietarie potevano far riferimento per le loro personali icone.
Tango era e continua a essere una una giusta e razionale mediazione tra molti stili e molte istanze, forse non è estremamente caratterizzante e WOW-oso, ma è chiaro, limpido, semplice, non stona e ai miei stanchi occhi nemmeno invecchia troppo col tempo.
...
...
Anzi, per dirla tutta, ai miei occhi stanchi le linee guida di Tango pongono così poche e per certi versi banali limitazioni che se non riuscite a fare una bella icona e vi serve farvi uno stile tutto vostro, forse è perché avete poca fantasia e limitato talento. Ecco, l'ho detto. Via col flame.
[1] esempi lampanti sono The Gimp e Pidgin sotto Win32
[2] una... e Phonon? e Solid? e le QT4 con dentro WebKit?
26 ottobre 2008
C'è la crisi c'è la crisi ma tutti hanno per le meno due macchine
In tempi di ristagnazione dell'economia globale, anzi di crisi e recessione mi dicono dall'ansa, è importante che noi, una volta cittadini, ora consumatori, in futuro si spera sempre esseri umani, siamo ben consci delle motivazioni e dei risultati delle nostre azioni.
Poniamo il caso che sia abbiano 299 € da spendere. Così. Per piacere o per necessità. Potremmo comprarci un nuovo paio di occhiali con lenti corazzate, potremmo comprarci un nuovo elegante cappotto color cammello per l'inverno, potremmo al limite fare una ricerca su ebay e risparmiare anche un po'. Ma sarebbe un'acquisto immotivato, non credere?
Vi propongo e vi motivo un possibile acquisto: cercare il super/iper/mega/giga/mercato Carrefour più vicino e andare a compare il Dell Mini. Perché?
Convinti? No? Allora vi do un altro motivo. Per battere la stecca a Milo che lo ha ordinato alla Dell e gli hanno ritardato la consegna di un mese e più. Oltre che 50 € in più...
Per il deplian cliccate qui. Se poi lo comprate, spiegatemi come e perché ci hanno installato "Antivirus Mcafee"...
[1] beh, se _volete_ che l'economia giri; potreste considerare la scelta di non fare acquisti, se non lo strettamente indispensabile, per i prossimi... vediamo... 4 anni e mezzo, giusto il tempo per far sì che per i mancati guadagni legati al vostro immobilismo finanziario venga incolpato il governo attualmente in carica
[2] sì, sto facendo copia-e-incolla
Poniamo il caso che sia abbiano 299 € da spendere. Così. Per piacere o per necessità. Potremmo comprarci un nuovo paio di occhiali con lenti corazzate, potremmo comprarci un nuovo elegante cappotto color cammello per l'inverno, potremmo al limite fare una ricerca su ebay e risparmiare anche un po'. Ma sarebbe un'acquisto immotivato, non credere?
Vi propongo e vi motivo un possibile acquisto: cercare il super/iper/mega/giga/mercato Carrefour più vicino e andare a compare il Dell Mini. Perché?
- perché i netbook fanno tanto figo di questi tempi, anche se avete già un desktop e due portatili
- perché i vostri 300 € è meglio che li spendete in modo che l'economia giri¹
- perché è l'unico netbook con una distribuzione GNU/Linux seria
- perché è l'unico netbook con una distribuzione GNU/Linux aggiornata
- perché è l'unico netbook con una distribuzione GNU/Linux cool²
- perché è l'unico netbook con GNOME come ambiente grafico
- perché la Dell ha anche altri prodotti con la distribuzione di GNU/Linux sopra descritta che però ancora non vende in Italia
- perché la Dell vende solo online e questo è il primo caso di vendita diretta e palpabile (a mia memoria)
- perché per il resto del mondo siete consumatori e rientrate in una statistica, se potete cambiare la varianza tanto vale provarci
Convinti? No? Allora vi do un altro motivo. Per battere la stecca a Milo che lo ha ordinato alla Dell e gli hanno ritardato la consegna di un mese e più. Oltre che 50 € in più...
Per il deplian cliccate qui. Se poi lo comprate, spiegatemi come e perché ci hanno installato "Antivirus Mcafee"...
[1] beh, se _volete_ che l'economia giri; potreste considerare la scelta di non fare acquisti, se non lo strettamente indispensabile, per i prossimi... vediamo... 4 anni e mezzo, giusto il tempo per far sì che per i mancati guadagni legati al vostro immobilismo finanziario venga incolpato il governo attualmente in carica
[2] sì, sto facendo copia-e-incolla
22 ottobre 2008
Time to Relax
Ah, it's time to relax and you know what that means a glass of wine,Sì, sì, lo so molto bene che dopo queste parole non segue affatto una melodia che calma gli animi. Che poi non è mica così vero. Il mio lo calma, sarò che sono selvaggio, chissà.
your favourite easy chair and of course this compact disc
playing on your home stereo. So go on indulge yourself, that's right,
kick off your shoes, put your feet up, lean back and and just enjoy
the melodies. After all, music soothes even the savage beast....
Pero, debbo aggiungere, sempre citando, perché senza citazioni dotte e colte e impreviste e sconosciute cosa sarebbe un blog, a cosa potrebbe attingere se non alla realtà che lo avvolge o che lo penetra (a seconda dei vostri gusti), debbo aggiungere, dicevo, quanto segue:
I've got to be direct (la, la, la)You're standing on my neck!
If I'm wrong please correct (la, la, la)
You're standing on my neck
15 ottobre 2008
In Hoc Signo Vinces
(22:38:06) elle.uca: Your system encountered a serious kernel problem
Il sistema ha incontrato un problema
(22:38:11) elle.uca: incontrato o riscontrato?
(22:38:27) Milo: eh...
(22:38:38) Milo: forse meglio riscontrato
(22:38:44) Milo: ma più che riscontrare
(22:38:48) Milo: è "scontrare"
(22:39:04) elle.uca: ha cozzato contro :-D
(22:39:09) elle.uca: ha sbattuto le corna
(22:39:11) elle.uca: !!!!
(22:39:16) elle.uca: è intrepid ibex
(22:39:23) Milo: è un cornuto!
(22:39:24) Milo: :-D
|^|
| | |^|
| |^| | | Life out here is raw
| | |^| | But we will never stop
| |_|_| | We will never quit
| / __> | cause we are Metallica
|/ / |
\ /
| |
7 ottobre 2008
1 ottobre 2008
How the Ugly Was Won
Nota a me stesso: non è che come titolo posso ripetere ad libitum per sei mesi una o due frasi a effetto di massimo 5 parole che mi paiono strafighe, confidando che il martellamento mediatico convinca anche gli altri della strafighezza. È noto infatti che le condizioni adatte al verificarsi di ciò si realizzano solo in tempo di campagna elettorare e solo se frase a effetto è priva di contenuto. La campagna elettorale è ben lontana.
Nota ai lettori: riguardo al contenuto¹ How the Space Was Won era il primo titolo che il grande maestro pensò di dare al suo capolavoro, ispirato per l'appunto dallo storico film western How the West Was Won (in italiano La conquista del west). Poi, saggiamente, si buttò sul classico psicoanalitico omerico antico.
I temi scuri fanno tanto hacker. I temi scuri fanno tanto artista. I temi scuri fanno tanto esperto di qualcosa. I temi scuri fanno tanto figo. Se al mondo ci fossero più temi scuri, la gente si guarderebbe meno per storto la mattina e non avrebbe bisogno di un lucido SUV nero da 60K euri per andare da A a B nel minor tempo e miglior modo possibile². Se nella parte nord del mondo ci fossere più temi scuri, magari non chiameremmo le popolazioni native dell'africa "sporchi negri", ma piuttosto "simpatici darklooks".
Ci sono due cose da risolvere per poter alfine annaffiare i vostri ambienti grafici con una alluvione di temi scuri amabili e frizzantini come il vino novello che tra poco sbottiglieranno³:
PS il turpiloquio è parte integrande della dubbia ironia di questo post.
PPS se siete "simpatici darklooks" e vi sentite offesi, consultate il vocabolario alla voce «dubbia ironia»
PPPS sì, sul mio vocabolario c'è anche la voce «dubbia ironia»
PPPPS se non siete "simpatici darklooks" e vi sentite offesi, io non c'entro niente, contattate uno psicanalista
[1] contenuto e non Conte Nuto, quello che ai vostri tempi prendeva voti migliori a scuola perché era nobile (umilmente rubata e adattata da Groucho Marx-Dylan Dog dei tempi andati)
[2] e non andrebbe in televisione (ammesso che Report di Rai3 sia televisione) a dire che se lo è comprato così nel caso disgraziato di un incidente lui non muore e gli altri affari loro che si sa che pesce grande mangia pesce piccolo che io ci sono passata e adesso che mio figlio prende la patente appena posso che la stronza legge lo permette gliene compro uno che così quando esce lasera notte mattina dopo con gli amici sono tranquilla che se succede qualcosa il mio gioiello non gli succede nulla.
[3] diciamocelo: ma il vino novello ha senso? cioè se io chiamo vino il liquido alcoolico che in opportune condizioni nasce dalla fermetazione del mosto, a sua volta nato dalla spremitura dell'uva, se per chiamarlo vino debbo aspettare X giorni, se per secoli si è atteso che passassero quegli X(+Y) giorni prima di decantarlo e degustarlo, perché bruciare le tappe?
Nota ai lettori: riguardo al contenuto¹ How the Space Was Won era il primo titolo che il grande maestro pensò di dare al suo capolavoro, ispirato per l'appunto dallo storico film western How the West Was Won (in italiano La conquista del west). Poi, saggiamente, si buttò sul classico psicoanalitico omerico antico.
I temi scuri fanno tanto hacker. I temi scuri fanno tanto artista. I temi scuri fanno tanto esperto di qualcosa. I temi scuri fanno tanto figo. Se al mondo ci fossero più temi scuri, la gente si guarderebbe meno per storto la mattina e non avrebbe bisogno di un lucido SUV nero da 60K euri per andare da A a B nel minor tempo e miglior modo possibile². Se nella parte nord del mondo ci fossere più temi scuri, magari non chiameremmo le popolazioni native dell'africa "sporchi negri", ma piuttosto "simpatici darklooks".
Ci sono due cose da risolvere per poter alfine annaffiare i vostri ambienti grafici con una alluvione di temi scuri amabili e frizzantini come il vino novello che tra poco sbottiglieranno³:
- rendere le applicazioni più amichette dei temi scuri - le applicazioni purtroppo a volte sono delle piccole bastarde razziste, che ingorano che esistono anche i temi scuri su questo mondo. Magari non li picchiano, però li annullano, il che forse è più brutto. Per questo gli amabili membri del team artistico di GNOME hanno pensato per il prossimo ciclo di sviluppo (2.25) di prevedere un programma di recupero per tali applicazioni xenofobe, forzandole a convivere con un tema scuro per sei mesi in modo che possano modificare le loro brutte abitudini e tendenze. Allo stesso tempo pensano di mettere in evidenza quei vecchi deprecabili comportamenti antisociali che dovrebbero essere sostituiti da comportamenti più moderni.
- rendere chi scrive temi scuri meno imbecille - oppure, a scelta, non far progettare agli imbecilli un tema scuro. Sì, mi rendo conto che qui lo stronzo razzista sono io, ma mi hanno detto che il razzismo basato sul quoziente intellettivo e la facoltà di giudizio critico potrebbe essere bene accolto, se evita al mondo una fine lenta e dolorosa. Comunque, con precisione, a cosa si sono ispirati gli "artisti" di Ubuntu quando hanno messo insieme i colori del nuovo tema di default ("ma anche no", pensarono tutti)? cosa gli è venuto in mente negli ultimi mesi a guardarlo ogni giorno? si sono accorti che un tema scuro è tale perché *tutti* gli elementi tendono allo scuro, compreso lo sfondo della aree di testo mentre invece non è 'sto grande riposo per gli occhi avere il "chrome" di una finestra color marrone smorto e smerdereccio (pardon! spero stiate leggendo lontano dai pasti) e il suo interno in fugido, candido e soffice bianco?
PS il turpiloquio è parte integrande della dubbia ironia di questo post.
PPS se siete "simpatici darklooks" e vi sentite offesi, consultate il vocabolario alla voce «dubbia ironia»
PPPS sì, sul mio vocabolario c'è anche la voce «dubbia ironia»
PPPPS se non siete "simpatici darklooks" e vi sentite offesi, io non c'entro niente, contattate uno psicanalista
[1] contenuto e non Conte Nuto, quello che ai vostri tempi prendeva voti migliori a scuola perché era nobile (umilmente rubata e adattata da Groucho Marx-Dylan Dog dei tempi andati)
[2] e non andrebbe in televisione (ammesso che Report di Rai3 sia televisione) a dire che se lo è comprato così nel caso disgraziato di un incidente lui non muore e gli altri affari loro che si sa che pesce grande mangia pesce piccolo che io ci sono passata e adesso che mio figlio prende la patente appena posso che la stronza legge lo permette gliene compro uno che così quando esce la
[3] diciamocelo: ma il vino novello ha senso? cioè se io chiamo vino il liquido alcoolico che in opportune condizioni nasce dalla fermetazione del mosto, a sua volta nato dalla spremitura dell'uva, se per chiamarlo vino debbo aspettare X giorni, se per secoli si è atteso che passassero quegli X(+Y) giorni prima di decantarlo e degustarlo, perché bruciare le tappe?
We apologize for eiaculatio postumum
Lo ammettiamo: eravamo riposati, eravamo attenti, eravamo senza impegni, eravamo riposati (l'ho già detto... strano, devo essere stanco allora: chissà cosa ho fatto di così travolgente), eravamo in sede, eravamo liberi, eravamo pieni di pizza e theina, eravamo addirittura col palmare.
Però stavolta siamo non colpevoli; stavolta erano proprio intraducibili, ci spiace.
Però stavolta siamo non colpevoli; stavolta erano proprio intraducibili, ci spiace.
How the West Was Won
Sottovoce, quasi in silenzio, ma ufficialmente: Dell vende anche in Italia computer con Ubuntu Linux.
Dispobile in unica configurazione. Integralmente unica. Anche nel sistema operativo.
Dispobile in unica configurazione. Integralmente unica. Anche nel sistema operativo.
28 settembre 2008
iodellavitanonhocapitouncazzo
No, non proprio io, beh sì va bene magari un po' daccordo, e comunque nemmeno Caparezza.
Quello che stavolta non ha capito molto della vita è tale Yanike Mann (yanikem_at_gmail_dot_com).
Quello che stavolta non ha capito molto della vita è tale Yanike Mann (yanikem_at_gmail_dot_com).
Exhibit A
My name is Yanike Mann. I'm fixing to start an new BSD Operating System project with a team of developers and I was wanting to know how much would modifications cost? I have plans of using this office suite because it's already on the core OS we are building the new OS on, but I want to change it up some, add new features and let my graphic designers and template makers create loads of templates for it, exclusively for my OS. So, pretty much it's going to be a new Office suite and I was wondering how much will it cost to get it done? Also, how much does your company charge to build new apps?
Exhibit B
My name is Yanike Mann. Love Rhythmbox!!! I'm contacting you to get permission to have Rhythmbox as the default media player for my Operating System. Also, I wanted to know how much your company will charge to have an exclusive version of your Rhythmbox made for my Operating System?
References
- A - http://article.gmane.org/gmane.comp.kde.devel.koffice/15252
- B - http://mail.gnome.org/archives/rhythmbox-devel/2008-September/msg00036.html
Please
Se ne trovate altre, vi prego, mettetemele nei commenti. Ah, comunque appena pronto io passo a BSD, sia chiaro!Quello che le note dimenticano e non riscrivono - parte x di y
Al solito, la mole delle informazioni che le note di rilascio di GNOME dimenticano di riportare è smisurata. E stavolta Davyd ne è coscente e se ne scusa.
Proviamo a metterci una pezza per gli affezionatissimi utenti italiani di questo un ambiente desktop molto diffuso e multi-piattaforma (sic. cit.).
A quanto pare sia le note di rilascio che la relativa pagina sul Wiki si sono dimenticati di far notare che, oltre ai citati telepathy-glib, libempathy e libempathy-gtk per le comunicazioni tipo instant messaging e in parte audio/video e libcanberra per i temi sonori, nelle dipendenze esterne ufficiali hanno trovato spazio:
Per la verità la caratteristica più interessante è nel fatto che l'elenco di moduli inclusi in questa categoria si va piano piano assottigliando. Al momento infatti 13 moduli su 22 sono ufficialmente dichiarati deprecati (inclusi per retro-compatibilità, ma da non usare in nuovo codice).
La novità - saltata nelle note ufficiali, ovvio, mica sto qui a ripetere le cose nuove in GTK+ e Glib - più evidente, ma anche oscura da leggere come un grimorium, è nell'integrazione di DBus e PolicyKit in GConf (ve l'avevo detto che era oscura, no). Cercando di fare luce, con integrazione di DBus credo s'intenda il fatto che ora GConf usa DBus come sistema interno di scambio di messaggi (invece di una sua implementazione privata) e come sistema per agganciarsi alla sessione utente; l'integrazione con PolicyKit riguarda invece la possibilità di autorizzare (con tutte le fiatures che PolicyKit si porta dietro) sia la modifica delle chiavi predefinite che quelle mandatory (che per l'occasione abbiamo ribattezzato nella traduzione italiana vincolanti, ma è sperimentale). Sarebbe interessante provare se, una volta attivata un'autorizzazione, l'autorizzazione stessa viene ereditata senza problemi anche nelle interfacce grafiche tipo GConf-Editor o Pessulus, ma al momento non posso fare prove con quanto installato sotto /opt/gnome2.
A me resta solo il lavoro sporco di andare a leggere i changelog in cerca di tutte le molte nuove caratteristiche, miglioramenti, correzioni di bug (sic. cit.) che non hanno trovato spazio altrove. In ordine sparso:
PS - dai, seriamente, ma non preferite quando scrivo solo due righe ermetiche e allusive che non ci capisce niente nessuno? A volte nemmeno io? Tipo, che so...
Proviamo a metterci una pezza per gli affezionatissimi utenti italiani di questo un ambiente desktop molto diffuso e multi-piattaforma (sic. cit.).
Dipendenze esterne
Come ogni utente di GNOME sa, anche quelli che lo usano solo per chattare su internet con aMSN, con la dicitura "dipendenze esterne" si intendono quelle librerie di programmazione o framework o cosi del genere non direttamente inclusi in GNOME, ma su cui le applicazioni di e per GNOME possono fare affidamento (complicato, astratto, quasi dechirico, ma è utile e logico, fidatevi).A quanto pare sia le note di rilascio che la relativa pagina sul Wiki si sono dimenticati di far notare che, oltre ai citati telepathy-glib, libempathy e libempathy-gtk per le comunicazioni tipo instant messaging e in parte audio/video e libcanberra per i temi sonori, nelle dipendenze esterne ufficiali hanno trovato spazio:
- Clutter - Clutter! Porca miseria, vi siete dimenticati di dire che Clutter è ora ufficiale. Ma vi pare cosa da poco? OK, va bene, non c'è alcuna applicazione che al momento ne faccia uso (si era parlato del gioco tipo Tetris, ma non s'è visto nulla; Emmanuele "io so tutto" Bassi avrebbe dovuto scrivere un paio di plugin per EyeOfGnome e _soprattutto_ qualcosa tipo Coverart per Rhythmbox [che non serve a nulla, ma fa tanto figo] e invece si è dato alla macchia), e questo magari pregiudica un po' il test, però dire che ora è virtualmente possibile scrivere codice che abbia animazioni in 2D-e-mezzo, ben pensata e ben progettata per integrarsi con la sintassi e la logica di Glib e GTK+ magari sarebbe risultato utile visto che è una mancanza dell'attuale stack fornito.
- PolicyKit - secondo "porca miseria!". Anche in questo caso si tratta di un componente abbastanza utile e abbastanza essenziale per un ambiente desktop moderno. È pur vero che PolicyKit, framework per l'autenticazione e l'autorizzazione a compiere determinate e ben definite azioni che magari richiedono i permessi di amministratore, era stato introdotto in modo ufficioso già con GNOME 2.22, però, anche in questo caso, sprecare due paragrafi per dire che ora è ufficialmente possibile usarlo e che altre applicazioni fanno uso delle sue caratteristiche, non sarebbe stata una cattiva idea.
- Conduit - dimenticato da tutti anche lui (o lei? forse esso, ma non volevo fare pubblicità a compagnie petrolifere), è stato ufficialmente rifiutato come programma da includere nel desktop - sviluppatori di Conduit, siamo seri: ma voi veramente pensate che quella cosa lì sia veramente chiara e comprensibile a chi abbia la necessità di sincronizzare qualcosa??!!??? - ma altrettanto ufficialmente accettato come dipendenza esterna. Questo significa che le singole applicazioni possono appoggiarsi alle caratteristiche offerte da Conduit per proporre delle funzioni di sincronizzazione. Non mi viene in mente un esempio che sia uno (magari Rhythmbox? Crea la playlist speciale "Lettore mp3" e sincronizzala con i file presenti sul lettore quando viene connesso. Ha senso?), però avere un framework flessibile ed efficace di riferimento per fare qualcosa di particolare può sempre risultare utile, no? Specie se serve, specie per evitare la riscrittura delle stesse logiche.
- SQLite - sempre più lacunoso, ma o mi ricordo male io oppure anche SQLite è stato ufficialmente tirato dentro le dipendenze esterne. Quanto meno adesso è utilizzato in evolution-data-server per salvare l'indice delle vostre cartelle di posta (no, purtroppo la copia interna di libdb è ancora compilata, Giove solo sa perché).
Piattaforma di sviluppo
Nella diabolica suddivisione logica di GNOME, a questa sezione vanno ascritte quelle librerie di programmazione che sono mantenute, sviluppate e aggiornate direttamente dallo GNOME Project.Per la verità la caratteristica più interessante è nel fatto che l'elenco di moduli inclusi in questa categoria si va piano piano assottigliando. Al momento infatti 13 moduli su 22 sono ufficialmente dichiarati deprecati (inclusi per retro-compatibilità, ma da non usare in nuovo codice).
La novità - saltata nelle note ufficiali, ovvio, mica sto qui a ripetere le cose nuove in GTK+ e Glib - più evidente, ma anche oscura da leggere come un grimorium, è nell'integrazione di DBus e PolicyKit in GConf (ve l'avevo detto che era oscura, no). Cercando di fare luce, con integrazione di DBus credo s'intenda il fatto che ora GConf usa DBus come sistema interno di scambio di messaggi (invece di una sua implementazione privata) e come sistema per agganciarsi alla sessione utente; l'integrazione con PolicyKit riguarda invece la possibilità di autorizzare (con tutte le fiatures che PolicyKit si porta dietro) sia la modifica delle chiavi predefinite che quelle mandatory (che per l'occasione abbiamo ribattezzato nella traduzione italiana vincolanti, ma è sperimentale). Sarebbe interessante provare se, una volta attivata un'autorizzazione, l'autorizzazione stessa viene ereditata senza problemi anche nelle interfacce grafiche tipo GConf-Editor o Pessulus, ma al momento non posso fare prove con quanto installato sotto /opt/gnome2.
Desktop
I nuovi moduli inclusi ve li hanno già esaltati sulle note di rilascio.A me resta solo il lavoro sporco di andare a leggere i changelog in cerca di tutte le molte nuove caratteristiche, miglioramenti, correzioni di bug (sic. cit.) che non hanno trovato spazio altrove. In ordine sparso:
- gdm - come punto di partenza, il login è perfetto, no? Ecco, nessuno in fin dei conti sa che novità ci siano per un semplice motivo: fino a una settimana dal rilascio si era tutti convinti che si dovesse per l'ennesima volta usare la vecchia versione 2.20. Quindi se mi concedete 10 minuti mi vado a informare anche io. [attendere 10 minuti prima di continuare la lettura per onestà intellettuale] Fatto! Allora quello che è certo è che il nuovo GDM è una quasi totale riscrittura, che fa incetta di tutti i framework, dipendenze esterne e librerie ufficiali come ConsoleKit, PolicKit, DBus e GConf per gestire al meglio comunicazioni con il resto del sistema e autorizzazioni, che dovrebbe ora essere in grado di avviare e interagire con demoni abitualmente attivi solo durante la sessione utente come gnome-settings-daemon (per la gestione del tema, ma anche l'uso di mouse, tastiera e le funzioni di accesso universale) e gnome-power-manager (per la gestione dell'alimentazione), che la riscrittura è stata effettuata nella prospettiva di una futura espandibilità in ogni direzione (tema per il greeter, integrazione con le applicazioni utente, e tanto tanto altro), ma che tutto ciò potrebbe essere un pelo incompleto o non testato. Insomma, il nuovo gdm nelle intenzioni ha le carte in regola per essere il Chuck Norris del sistemi grafici di autenticazione ma non è detto che il suo triplo calcio volante sia ugualmente efficace. Non ho avuto voglia di approfondire cosa sia stato implementato e cosa no e perché non si sia decisa la sua inclusione fino alla fine. Pensateci da soli, magari partendo da qui. Oppure chiedete a qualche amico che usa Fedora: loro lo stanno usando già da sei mesi, prima ancora che fosse rilasciato come stabile.
- gnome-session - altro modulo completamente riscritto, altro modulo completamente ignorato nelle note. Meglio per me che ho di che scrivere, altrimenti mi metto a gridare forte più forte al vento, gridando una dieci volte cento, sono riuscito a farmi del male.... OK mi sono ripreso. Dicevamo totale riscrittura anche di gnome-session, ma stavolta sono un po' più informato. Di questi tempi "totale riscrittura" vuole dire una sola cosa: usare DBus per la comunicazione tra i processi. Via il vecchio codice risalente ai tempi di GNOME 1.x e dentro nuove interessanti caratteristiche come la possibilità di dialogare con i processi che si occupano di sospendere il sistema e di cambiare utente, ma soprattutto la possibilità per le applicazioni di inibire il termine della sessione se necessario, che se state masterizzando o direi che vi può risultare decentemente utile (c'è anche un simpatico dialogo, ma non è possibile catturare in schermata... in realtà io l'ho provato con gedit, mica lo so se brasero inibisce; di certo se l'applicazione non lancia l'opportuno segnale, gnome-session mica può fare l'indovino). Già che erano in ballo, è stato riscritto anche il sistema di avvio automatico delle applicazioni e il ciclo vitale delle applicazioni stesse all'interno della sessione (per esempio se l'applicazione deve essere riavviata qualora termini, oppure se debba essere avviata solo in particolari condizioni), il tutto sfruttando solo delle semplici chiavi GConf (anche se hanno duplicato una chiave e non so quale sia quella giusta...) e i file .desktop installati dalle applicazioni. Tutte le informazioni necessarie per capire come funge la cosa ed eventualmente per aggiornare la vostra applicazione, sono qui. Lettura consigliata a chiunque volesse capire meglio come funziona GNOME 2.24 e obbligata per chiunque stia scrivendo applicazioni per GNOME/GTK+ che in qualche modo sono integrate con la sessione.
- nautilus - anche se le note di rilascio non lo dicono, la vera novità è nella possibilità di aprire schede nelle finestre di esplorazione... Eh? Davvero? Lo dicono? Ah, ma non quello che intendevo io. Cioè, non l'ho inteso bene neanche io, ma anche qui siamo di fronte alla ennesima riscrittura del codice, anche se questa volta limitatamente alla gestione delle viste (in fondo solo sei mesi fa lo avevamo riscritto portandolo da gnome-vfs a gio, accontentatevi). Così nel codice di Nautilus fanno la loro comparsa le view slot (che riprendendo loopback hanno richiesto solo quattromilacinquecentosette righe di codice aggiunte e millesettecentosettanta righe di codice rimosse), curiosi e astratti elementi concettuali chiari solo al loro creatore Christian Neumair che in pratica rendono possibile il "multiview" alla base delle schede sopra citate. In teoria potrebbero rendere possibile, come dice loopback, le viste "split", ma qui andiamo veramente oltre. Da segnalare, sempre ad opera di Neumair, la riscrittura - ancora! uff, più ubiquo di miglioramenti (sic. cit.), magari stavolta esagero io e si tratta solo di consolidamento - della gestione dei livelli di zoom e di un complicatissimo sistema di limitazione del numero di righe della didascalia delle icone (nella vista a icone): in pratica, ora, in presenza di quei nomi di file lunghi lunghi lunghi lunghi lunghi lunghi che vi sballano tutta l'ordinata disposizione delle icone, Nautilus elide il nome e mostra solo le prime N righe (con N ampissimamente -pure troppo- configurabile via solita oscura e invisibile chiave GConf), almeno finché non ci passate sopra col mouse. Dicono anche di aver risolto il problema delle icone che si sovrappongono sulla scrivania, ma visto che è la quarta volta che lo risolvono e non ho ancora provato dal vivo, io non mi fido. Di certo la funzione "Ripristina" dal cestino funziona. A meraviglia.
- gnome-panel - niente di sconvolgente, giusto miglioramenti (sic. cit.), specie nell'Orologio (che però era stato riscritto nella precedente versione), nell'uso di GIO, di DBus e nell'adeguamento al nuovo gnome-session. Perché ho scritto questo paragrafo allora? Ma che vi frega, mi sta simpatico gnome-panel, va bene?
- gnome-settings-daemon - oltre ai soliti miglioramenti e correzioni di bug (sic. cit.), oltre all'adeguamento alle nuove dipendenze e lo smaltimento di quelle deprecate, è da segnalare il plugin housekeeping, che si fa carico di tenere sotto controllo la dimensione della directory $HOME/.thumbnails e di rimuovere le miniature più vecchie quando la dimensione della directory supera una certa soglia. Faico!
- gvfs - epico ed epocale (ma le allitterazioni sono cosa buona o fanno pena? dite la vostra nei commenti, nel caso le aumento o le riduco) il passaggio dalla versione 0.2 di sei mesi fa all'attuale 1.0. In effetti di miglioramenti e correzioni di bug (sic. cit.) ce ne sono stati parecchi, ma per l'ovvia natura di gestore di file system virtuali non appaiono come fisicamente visibili. Tutti i backend (fuse, hal, ftp, http, trash) dovrebbero ora funzionare in modo corretto o meglio non ci si dovrebbe proprio accorgere che esistono per il semplice motivo che funzionano e non creano problemi, in particolare il backend gphoto (che non è vero che non serve a niente perché tutte le macchine fotografiche digitali usano il mass storage, serve anche per i lettori musicali basati su MTP, che ora¹ vi compariranno nella finestra Computer e si potrà con semplicità copiare e spostare file per mezzo del file manager). Inoltre hanno deciso di usare potenze di 10 invece che di 2 per dimensioni di file/cartelle/volumi (oppure solo per i volumi?) in modo da non trovarsi con una chiavetta USB che sulla scatola riporta 64MB e sul computer vi appare come da 61,7MB. Si potrebbe obiettare che a sbagliare è la scatola, ma d'altro canto... è il mercato, baby!
PS - dai, seriamente, ma non preferite quando scrivo solo due righe ermetiche e allusive che non ci capisce niente nessuno? A volte nemmeno io? Tipo, che so...
Certo, l'Uomo Ragno. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Che magari esagero a farlo diventare rinuncia e abnegazione, magari era più eccitante Diabolik, ma comunque è sempre meglio che prendere ispirazione da Tex Willer, no?[1] in realtà era così anche sei mesi fa, ma c'era qualche problema, per cui distribuzioni come Ubuntu avevano disattivato il backend.
24 settembre 2008
We apologize for eiaculatio precox
Lo ammettiamo: eravamo stanchi, eravamo distratti, eravamo impegnati, eravamo distratti (l'ho già detto? in tal caso "di nuovo"), eravamo dirottati, eravamo con le dita intrecciate (sulla tastiera, quelle dei portatili sono scomodissime per me), eravamo a corto di caffeina, eravamo senza cellulare.
Comunque sia, ci siamo dimenticati che l'ora precisa per il rilascio di GNOME 2.24 era... mmhh... 2 ore fa.
Ora, a parte il fatto che a me sembrava di ricordare che doveva essere domani, al limite a notte fonda, a parte il fatto che tu non mi vai ad aggiungere 3 (o 4?) nuove immagini a due ore dal rilascio, a parte gli errori di battitura, il team ristretto di revisione e traduzione delle note di rilascio di GNOME, versione 2.24, intente precisare quanto segue:
Comunque sia, ci siamo dimenticati che l'ora precisa per il rilascio di GNOME 2.24 era... mmhh... 2 ore fa.
Ora, a parte il fatto che a me sembrava di ricordare che doveva essere domani, al limite a notte fonda, a parte il fatto che tu non mi vai ad aggiungere 3 (o 4?) nuove immagini a due ore dal rilascio, a parte gli errori di battitura, il team ristretto di revisione e traduzione delle note di rilascio di GNOME, versione 2.24, intente precisare quanto segue:
- ci dispiace, non c'era materiale per fare un nuovo contest "trova la cosa misteriosa che ci piace tanto"
- ci abbiamo provato lo stesso, ci sono due accenni "misteriosi" (poi mica tanto), ma uno è difficilissimo da trovare perché ci siamo dimenticati di fare il commit di una delle schermate (tradotte, per cui ne avete solo l'altra dove non è che è immediato)...
vebbèvabbè, dai, aspettate la schermata di hamster-applet tradotta, vi aiuto - sì, come note di rilascio non annotano un benemerito, ma non le abbiamo scritte noi
- sì, di novità anche interessanti ce ne sarebbero altre
- no, la tizia sulla schermata di Ekiga non ve la
dadà e nemmeno ci parla con voi, è la fidanzata dello sviluppatore "primus inter pares" di Ekiga stesso - forse, chissà, magari ci penso
21 settembre 2008
Pioggia, caldo, curve, mente vuota
Condizioni perfette per fare il punto della situazione, per quadrare il cerchio, per svolgere l'uruboro o cose simili. E per tirare le somme, ovvio.
Totale: ci sono tre cose che attualmente non capisco e mi turbano.
Ora ritondiamo il cerchio e riavvolgiamo l'uruboro.
[1] anche se ho letto acronimi migliori, per lo meno più fantasioni
[2] secondo me è peggio per voi che restare senza, poi ognuno è libero di vederla come vuole
[3] mmmmmhhhhhhhhhh
Totale: ci sono tre cose che attualmente non capisco e mi turbano.
- Ma siamo sicuri sicuri sicuri che sia veramente l'unica alternativa, non colpevole di tutto 'sto casino e veramente intenzionato all'acquisto? Il Club Alpino Italiano, intendo.¹
- Perché nessuno si è ancora cosparso il capo di cenere per la defezione, o per lo meno rammaricato fino all'hara kiri? Ah, non sapete di cosa? Non importa, chi poteva capire credo abbia capito²
- Nel caso in cui ci si trovi all'improvviso con un'esponenziale aumento della presenza maschile, e quindi di rimbalzo testosteronica, a un certo evento nel futuro, magari nel pomeriggio del sabato, magari dalla parti della rimorchiona e piacione riviera, ecco, in tale evenienza, mi domando, proporre un cineforum potrebbe essere una valida, fresca e innovativa soluzione al problema "che gli facciamo fare?"? Cioè, con "W la foca" come film proposto, ovviamente...³
Ora ritondiamo il cerchio e riavvolgiamo l'uruboro.
[1] anche se ho letto acronimi migliori, per lo meno più fantasioni
[2] secondo me è peggio per voi che restare senza, poi ognuno è libero di vederla come vuole
[3] mmmmmhhhhhhhhhh
15 settembre 2008
On Kissing, Tickling and Being Bored
Un repertorio potrebbe rivelarsi più utile di una convinzione, soprattutto se si tiene presente che esiste più di un modo valido di vivere la vita. (Adam Phillips)Saggi psicoanalitici sulla vita inesplorata.
Magari dovrei prima comprarlo, poi leggerlo, poi comprare altre opere del succitato Adam e leggere anch'esse prima di parlare.
Magari la citazione succitata è tra quelle che uno si dovrebbe imparare a memoria (come un repertorio, in effetti è molto più utile) da tirare fuori al momento giusto (tipo se volete fare colpo con una a cui piacciono le piante potreste provare con «Ehi, lo sai che so tutto su come far avere alle tue piante un discreto senso dell'humus?!?»), però, suvvia, che razza di titolo è?
Come a dire: guardate che un giorno anche a voi andranno a noia attività come il kissing e il tickling, specie in zone inesplorate? O che nella mia psiche profonda non sono così intriganti come credo e come crede la mia corteccia? Poi, se questo libro non spiega come migliorare le mie capacità di kissing e tickling, come fare in modo che, dio ce ne scampi e liberi, non risultino noiose, che motivo ci sarebbe di comprarlo?
7 settembre 2008
La Congettura del Pan Carrè
I tre (3) messaggi seguenti, estratti dalla traduzione di Evolution, contengono, a mio modestissimo, poi mica tanto, parere, 4 (quattro) errori¹.
Saprebbe il candidato sviluppatore di GNOME indicare quali?
Messaggio numero 1
Caspiterina, la dimensione di una finestra non è una preferenza utente, o se la vogliamo considerare tale non è di certo tra quelle un amministratore di sistema possa, voglia o debba modificare direttamente o renderla impositiva/obbligatoria...
[1] L'uso eccessivo e inutile delle incise non è mio, questa estate ho letto robaccia... Chi sa che fine hanno fatto i buoni autori di una volta...²
[2] Magari stanno raccogliendo funghi o coltivando fiori, come il buon Grigorij Jakovlevič Perel'man che ha ispirato il titolo del post, che a sua volta mi è stato ispirato da altre inattese e sgradite notizie³
[3] Sì, la cosa mi fa incazzare, non dovrei, non potrei e non vorrei, ma mi fa incazzare.
Saprebbe il candidato sviluppatore di GNOME indicare quali?
Messaggio numero 1
#: ../mail/evolution-mail.schemas.in.h:62Messaggio numero 2
msgid ""
"Initial height of the \"Send and Receive Mail\" window. "
"The value updates as the user resizes the window vertically."
#: ../mail/evolution-mail.schemas.in.h:64Messaggio numero 3
msgid ""
"Initial width of the \"Send and Receive Mail\" window. "
"The value updates as the user resizes the window horizontally."
#: ../mail/evolution-mail.schemas.in.h:63
msgid ""
"Initial maximize state of the \"Send and Receive Mail\" window. "
"The value updates when the user maximizes or unmaximizes the "
"window. Note, this particular value is not used by Evolution "
"since the \"Send and Receive Mail\" window cannot be "
"maximized. This key exists only as an implementation detail."
Soluzione
Non sbirciate prima di averci pensato.- le chiavi GConf non dovrebbero essere usate per memorizzare la larghezza di una finestra
- le chiavi GConf non dovrebbero essere usate per memorizzare la larghezza di una finestra
- le chiavi GConf non dovrebbero essere usate per memorizzare lo stato di massimizzazione di una finestra
- le chaivi GConf non dovrebbero essere aggiunte se non fanno niente e sono lì solo come dettaglio di implementazione
Caspiterina, la dimensione di una finestra non è una preferenza utente, o se la vogliamo considerare tale non è di certo tra quelle un amministratore di sistema possa, voglia o debba modificare direttamente o renderla impositiva/obbligatoria...
[1] L'uso eccessivo e inutile delle incise non è mio, questa estate ho letto robaccia... Chi sa che fine hanno fatto i buoni autori di una volta...²
[2] Magari stanno raccogliendo funghi o coltivando fiori, come il buon Grigorij Jakovlevič Perel'man che ha ispirato il titolo del post, che a sua volta mi è stato ispirato da altre inattese e sgradite notizie³
[3] Sì, la cosa mi fa incazzare, non dovrei, non potrei e non vorrei, ma mi fa incazzare.
20 agosto 2008
Anatomofisiologia comparata sperimentale
Referto numero uno
Il bianco e nero fa molto figo e misterioso, la posa plastica e le rughe d'espressione fanno molto uomo impegnato e profondoReferto numero due
Il piede non mi spiego bene da dove spunti, anche perché sembra quasi un fotomontaggio, ma sono sicuro che fuori quadro c'è una patatinaScioccanti conclusioni personali
Magari me ne rendo conscio solo ora¹ ma, anche se le foto non rendono giustizia e non ho avuto la voglia di cercare l'inquadratura perfetta, qualcuno si è accorto che questi due attori noti in tutto il globo terraqueo, anche se per diversi motivi, potrebbero essere la stessa persona, tanto si somigliano?A questo punto diventa limpidamente evidente perché il Dottor House zoppichi e perché anche con il suo caratteraccio continui a rimorchiare strafighe...
[1] che in realtà è il finire di un pigro luglio, scrivere e poter programmare la pubblicazione in data ancora da venire è una figata. Quanto meno per non smettere di torturarvi.
12 agosto 2008
La strega e l'alchimista
The bird of Hermes is my name eating my wings to make me tame.No, direi di no, categoricamente no. Non sono l'uccello di Hermes. Piuttosto che non essere ciò che sono preferisco consumarmi o essere consumato per intero. Ma addomesticato, o stabile, o limitato, o tranquillo proprio non è da me.
Chiamatela pure follia se non riuscite a trovare un sinonimo più calzante.
Io sto bene così.
Beh, tranne quando avete proprio proprio ragione su cose che effettivamente dovrei fare per la mia libertà. Anche se ve lo faccio sapere a scoppio ritardato...
Ah, il testo "completo", che precede la precedente citazione, è il seguente:
In the sea without leesed è tratto da uno scritto alchemico del 15esimo secolo.
Standeth the bird of Hermes
Eating his wings variable
And maketh himself yet full stable
When all his feathers be from him gone
He standeth still here as a stone
Here is now both white and red
And all so the stone to quicken the dead
All and some without fable
Both hard and soft and malleable
Understand now well and right
And thank you God of this sight
Sì, alchemico. Mica penserete che l'alchimia è solo quella che tramuta piombo in oro strofinandoci sopra un po' di allicina, cospargendolo di cloruro di sodio e liquido ricco di acidi monoinsaturi, non prima di aver messo lo stesso su un bel becco Bunsen¹, così come non crederete a tutte le vecchie trite e ritrite malelingue medioevali sulle streghe, no?
Magari invece le streghe rispettano le divinità progenitrici come Wikka², la Dea Madre di matrice sassone, oppure fanno altre cose strane e curiose, per voi, ma che per loro è il vero senso della loro vita. Se trovate una ragazza così, non fatevela scappare perché si tratta di una vera donna.
[1] se riuscite a capire cosa ho creato con questa alchimia, vi stimo tantissimo
[2] google sa tutto, siete voi che non avete ancora selezionato il risultato giusto. Magari se siete proprio curiosi, a settembre, vi metto nei commenti dove andare a cercare.
5 agosto 2008
Una talpa è solo una talpa?
Ah, ragazzi fortunati, che stasera non solo sono a casa perché mi sto dando a nuove forme artistiche cromatiche e pittoriche¹, ma non mi va neanche di raccontavi i fatti miei².
Cosa rimane? Beh, ovvio un paio di annunci per far sapere al mondo e a tutti gli amici di Internet le novità in anteprima di GNOME 2.23. Che gusto ci sarebbe altrimenti a compilarsi milioni e milioni di righe di codice, se non spifferare in anteprima e con inutile orgoglio (del genere dell'orgoglio che può avere un possessore di iPhone nei confronti di un possessore di, che so, Sony Ericsson Z320i)?!?
Allora procediamo?
Bene la prima succosa notizia è: habemus temorum supportum³!
Eravate lì pronti nuovamente a criticare, vero? E invece no. Con la rapida velocità degno dell'agguato di un giaguaro (oddio, quando scendo a metafore di così bassa fattura sappiate che non ho la forza di pensare) in quattro e quattr'otto abbiamo due specifiche freedesktop.org e una libreria di supporto per una cosa fondamentale come i temi per i suoni di eventi!!!
Fatta, utilizzata e benedetta, la nuova dipendenza esterna per GNOME libcanberra (il perché del nome non l'ho ancora capito, giuro), una libreria per eventi sonori che supporta le nuove specifiche XDG sound theming/naming, è stata molto abilmente e rapidamente usata nel modulo Audio del centro di controllo per stabilire quale suono riprodurre, per esempio, al login, o quando vi appare un'allerta di errore o altro.
Ora, ricapitolando e snocciolando i due precedente paragrafi per quelle persone prive di visionarietà sufficiente a leggere sotto le righe o di voglia di cercare su goooooogle, i seguenti punti sono fatti e non parole:
Chiusura classica: per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento, consiglio la lettura, in inglese, di questo annuncio da parte di Lennart Poettering, la persona dietro lo sviluppo di libcanberra.
Chiusura personalizzata: non chiedetemi schermate che le hanno già pubblicate altrove e sarebbe un controsenso, visto che parliamo di suoni e non di colori.
La seconda succosa notizia è che non c'è alcuna seconda succosa notizia.
[1] leggi "imbianchinaggio", ma su supporto antico, talmente polveroso che sono sicuro verrà fuori qualcosa a chiazze tipo spatolato, ma senza dover spendere euri e euri per la vernice adatta
[2] che a seconda di dove mi giro sono piattamente noiosi, compostamente tragici o murphianamente sfigatissimi
[3] OK, il mio latino è un bel po' arruginito..
Cosa rimane? Beh, ovvio un paio di annunci per far sapere al mondo e a tutti gli amici di Internet le novità in anteprima di GNOME 2.23. Che gusto ci sarebbe altrimenti a compilarsi milioni e milioni di righe di codice, se non spifferare in anteprima e con inutile orgoglio (del genere dell'orgoglio che può avere un possessore di iPhone nei confronti di un possessore di, che so, Sony Ericsson Z320i)?!?
Allora procediamo?
Bene la prima succosa notizia è: habemus temorum supportum³!
Eravate lì pronti nuovamente a criticare, vero? E invece no. Con la rapida velocità degno dell'agguato di un giaguaro (oddio, quando scendo a metafore di così bassa fattura sappiate che non ho la forza di pensare) in quattro e quattr'otto abbiamo due specifiche freedesktop.org e una libreria di supporto per una cosa fondamentale come i temi per i suoni di eventi!!!
Fatta, utilizzata e benedetta, la nuova dipendenza esterna per GNOME libcanberra (il perché del nome non l'ho ancora capito, giuro), una libreria per eventi sonori che supporta le nuove specifiche XDG sound theming/naming, è stata molto abilmente e rapidamente usata nel modulo Audio del centro di controllo per stabilire quale suono riprodurre, per esempio, al login, o quando vi appare un'allerta di errore o altro.
Ora, ricapitolando e snocciolando i due precedente paragrafi per quelle persone prive di visionarietà sufficiente a leggere sotto le righe o di voglia di cercare su goooooogle, i seguenti punti sono fatti e non parole:
- esiste una specifica di freedesktop.org che stabilisce quale debba essere la struttura di un tema di suoni per eventi (tipo quella dei temi per le icone, per intenderci), la trovate qui;
- esiste una specifica di freedesktop.org che stabilisce i nomi di alcuni eventi audio utilizzabili dall'ambiente grafico e dalle singole applicazioni - una lista lunga, in verità - e i criteri per aggiungerne di nuovi (tipo quella delle icone, per intenderci), la trovate qui (sì, è lo stesso link, che posso farci);
- esiste un tema di suoni per eventi con alcuni suoni base, lo trovate qui (di nuovo, lo stesso link);
- esiste una libreria che implementa le due specifiche cui sopra, si chiama libcanberra
- esiste una libreria che semplifica la gestione degli eventi sonori in applicazioni GTK+, si chiama libcanberra-gtk ed è fornita nel pacchetto di libcanberra;
- esiste un modulo per le GTK+, sempre in libcanberra, che permette la riproduzione di suoni per eventi (tipo pulsante cliccato) anche senza che la vostra applicazione GTK+ lo abbia o debba specificare nel codice (così come fa adesso la deprecabile libgnomeui);
- esiste un minimo di interfaccia grafica in gnome-control-center per selezionare quale tema usare e quali suoni di eventi (non tra tutti quelli definiti dalla specifica, in verità) riprodurre.
Chiusura classica: per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento, consiglio la lettura, in inglese, di questo annuncio da parte di Lennart Poettering, la persona dietro lo sviluppo di libcanberra.
Chiusura personalizzata: non chiedetemi schermate che le hanno già pubblicate altrove e sarebbe un controsenso, visto che parliamo di suoni e non di colori.
La seconda succosa notizia è che non c'è alcuna seconda succosa notizia.
[1] leggi "imbianchinaggio", ma su supporto antico, talmente polveroso che sono sicuro verrà fuori qualcosa a chiazze tipo spatolato, ma senza dover spendere euri e euri per la vernice adatta
[2] che a seconda di dove mi giro sono piattamente noiosi, compostamente tragici o murphianamente sfigatissimi
[3] OK, il mio latino è un bel po' arruginito..
31 luglio 2008
Nice Guys Finish Last
AAAAAAAAAAAAA
RRRRRRRRRRRRR
GGGGGGGGGGGGG
HHHHHHHHHHHHH
!!!!!!!
Ma perché non me ne sono accorto prima!
Il buon Rhythmbox, se trascini i brani dal suo elenco all'iconcina del lettore collegato nell'elenco delle sorgenti musicali, crea un bell'albero di cartelle $AUTORE/$ALBUM. E io che me li creavo a manina visto che l'ultima volta che ci avevo provato metteva tutto nella directory root....
Non è giusto, scoprirlo proprio ora che il mio lettore ha smesso di funzionare (l'attacco delle cuffie, cacchio) e che sto pianificando di acquistarne uno MTP e non mass storage (ma solo perché costa meno di altri ed è in offerta). Speriamo almeno che il supporto a MTP sia altrettanto ben progettato e realizzato.
Tra l'altro qualcuno saprebbe interpretare psiconaliticamente il fatto che, recentemente, ho iniziato a fare la mia "camminata figa" - cioè la mia camminata è sempre figa, con un piede davanti all'altro tipo modella, o Kenshiro, a scelta, se volete canzonarmi oppure ricondurmi a modelli morali di dubbia origine; la "camminata figa" è quando sto con le cuffie (o canticchio in testa) canzoni cazzute tipo Back in Black o You Could Be Mine o Welcome Home (Sanitarium) e aggiungo al tutto un'aria da dio in terra data dalla opportuna sincronizzazione del passo, del ghigno e talvolta dell'ancheggio alle circa 200 battute per minuto - anche con il brano Sweet Transvestite??!!?? Anche se con passo lievemente meno marziale... ma senza ancheggiare troppo...
29 luglio 2008
Dietro ogni stupido c'è un idiota
28 luglio 2008
JHbuild delle mie brame - parte 3
Se avete pazienza di aspettarmi.
Magari nel frattempo vi penso.
Però voi non cercatemi nei sogni.
Immagine pubblicata da Phineas H.
PS in tutta sincerità, la mia valigia non può che essere questa, per questioni di dimensioni; come dicevano al liceo "in me tutto è ben proporzionato", ma è una lunga storia...
PPS mi mancherete, lo ammetto, ma ho programmato un paio di post, così non vi annoiate troppo
PPPS Oh, dio!! il tag <blink> è ancora supportato!!!!!!!!
24 luglio 2008
In estrema sintesi
Tentativo di minirecensione (tipo haiku senza sillabe e struttura e senza liberare simboli e metafore perché non mi va di stare a pensare o farmi imbrigliare dalla struttura) del nuovo e un po' instabile e parzialmente¹ funzionante Yelp + Webkit:
[1] per esempio, i link all'interno del singolo manuale non funzionano, bisogna andare di pagina in pagina, ma se non ho letto male dovrebbe essere in parte legato al fatto che per farli funzionare prima con Gecko era stato fatto un pesante hack. Uff, più lunga la nota della recensione...
Come dovrebbe essereMa tanto di più. Al punto da far venir voglia di dire "All Hail WebKit!".
un browser di manuali.
Fottutamente più veloce.
[1] per esempio, i link all'interno del singolo manuale non funzionano, bisogna andare di pagina in pagina, ma se non ho letto male dovrebbe essere in parte legato al fatto che per farli funzionare prima con Gecko era stato fatto un pesante hack. Uff, più lunga la nota della recensione...
23 luglio 2008
Libro aperto
Sinceramente.
A volte li/mi rileggo e mi domando come cavolo faccio a imperlare tante str0n#at3 una dietro l'altra.
Sarà la depressione, visto che mediamente oscillo tra l'incazzato ed euforico.
A volte li/mi rileggo e mi domando come cavolo faccio a imperlare tante str0n#at3 una dietro l'altra.
Sarà la depressione, visto che mediamente oscillo tra l'incazzato ed euforico.
Che diabolici mattacchioni
No, non io e Milo. Basta con questa storia. Che poi mica saremo solo noi due mattacchioni, no.
Stavolta il post è di quelli dal taglio non proprio "pratico", ma per lo meno "informativo". Anche se con un inizio come questo, è ovvio che sia informale.
Allora, ricapitoliamo.
In quel posto dove si sono bevute tante birre offerte gli uni agli altri per i più svariati motivi (che recenti statistiche e trend di mercato mostrano non sarà Cesenatico), lo stesso posto in cui sono cominciate a fiorire schede da un'applicazione all'altra neanche fosse acne giovanile, era uscita fuori l'idea di fornire al mondo e agli amici di Internet una versione 3.0 delle GTK+ con il break delle API/ABI, seguita poi da una 3.1/.2 con nuove funzionalità.
Levata di scudi da parte delle più eminenti eminenze grigie (ma non porporate, le eminenze porporate pensano che le GTK+ siano scritte dal diavolo per rendere la noosfera un posto insidiosamente tentatore; non riescono a capire infatti come una libreria così funzionale possa essere scritta in C invece che in C++ e non potendo dichiarare un dogma, allora rigettano il tutto e lo attribuiscono al demonio). La numerazione non era affatto logica e allineata con... boh, allineata, punto.
Conseguenza della levata di scudi: lieve possibile alterazione e cambio di programma come qui di seguito elencato:
Ora, sono solo dichiarazioni di voto e non c'è codice. Si sa che non ci sono sviluppatori che scrivano codice per le GTK+ ed "Emmanuele Bassi" è solo il nome di un collettivo di scimmie urlatrici¹ messe di fronte a un numero sufficiente di computer tale da permettere la scrittura di codice per lo meno funzionante. È risaputo che tanto è totalmente inutile che si proceda con tale piano di conquista globale del mondo perché per quando sarà completato MacOS X sarà stato riscritto con le Qt (quelle di Trolltech, non QuickTime).
C'è sicuramente qualcosa che non quadra.
....
....
....
Ho capito! Anche questo è un gigantesco scherzo!!! Non avremo mai le gtk+ 3.0 e resteremo per sempre con le 2.x!!!
Fare scherzi a luglio e non a carnevale o il primo aprile in modo che a nessuno venga il dubbio che sono scherzi. Generare tanti e tanti commenti irosi e invidiosi in tutti i migliori blog in modo da far cadere i puri di cuore nel peccato. Dannati figli del diavolo! Voi e le vostre GTK+!
[1] Emmanuele, ti debbo non so quante birre per ogni volta che ho usato il tuo nome in modo scorretto e sconsiderato... ma lo sai che ti voglio bene
Stavolta il post è di quelli dal taglio non proprio "pratico", ma per lo meno "informativo". Anche se con un inizio come questo, è ovvio che sia informale.
Allora, ricapitoliamo.
In quel posto dove si sono bevute tante birre offerte gli uni agli altri per i più svariati motivi (che recenti statistiche e trend di mercato mostrano non sarà Cesenatico), lo stesso posto in cui sono cominciate a fiorire schede da un'applicazione all'altra neanche fosse acne giovanile, era uscita fuori l'idea di fornire al mondo e agli amici di Internet una versione 3.0 delle GTK+ con il break delle API/ABI, seguita poi da una 3.1/.2 con nuove funzionalità.
Levata di scudi da parte delle più eminenti eminenze grigie (ma non porporate, le eminenze porporate pensano che le GTK+ siano scritte dal diavolo per rendere la noosfera un posto insidiosamente tentatore; non riescono a capire infatti come una libreria così funzionale possa essere scritta in C invece che in C++ e non potendo dichiarare un dogma, allora rigettano il tutto e lo attribuiscono al demonio). La numerazione non era affatto logica e allineata con... boh, allineata, punto.
Conseguenza della levata di scudi: lieve possibile alterazione e cambio di programma come qui di seguito elencato:
- la versione con l'incompatibilità si chiamerà 2.99.0
- la versione con nuove fiatchur si chiamerà 3.0.0
- i cambiamenti precedenti hanno come gradevole controparte quella di accelerare il processo di branching per permettere l'inserimento delle succitate nuove fiatchur
- creazione di uno spin-off libgtk3deprecated
- creazione di uno spin-off libglib3deprecated
Ora, sono solo dichiarazioni di voto e non c'è codice. Si sa che non ci sono sviluppatori che scrivano codice per le GTK+ ed "Emmanuele Bassi" è solo il nome di un collettivo di scimmie urlatrici¹ messe di fronte a un numero sufficiente di computer tale da permettere la scrittura di codice per lo meno funzionante. È risaputo che tanto è totalmente inutile che si proceda con tale piano di conquista globale del mondo perché per quando sarà completato MacOS X sarà stato riscritto con le Qt (quelle di Trolltech, non QuickTime).
C'è sicuramente qualcosa che non quadra.
....
....
....
Ho capito! Anche questo è un gigantesco scherzo!!! Non avremo mai le gtk+ 3.0 e resteremo per sempre con le 2.x!!!
Fare scherzi a luglio e non a carnevale o il primo aprile in modo che a nessuno venga il dubbio che sono scherzi. Generare tanti e tanti commenti irosi e invidiosi in tutti i migliori blog in modo da far cadere i puri di cuore nel peccato. Dannati figli del diavolo! Voi e le vostre GTK+!
[1] Emmanuele, ti debbo non so quante birre per ogni volta che ho usato il tuo nome in modo scorretto e sconsiderato... ma lo sai che ti voglio bene
22 luglio 2008
Signal to Noise Rate
Tra ...
Ma proviamoci lo stesso.
Purtroppo non è mia, letta su planet.gnome che a sua volta la attribuisce a Juliette Jarry of AJEL. Di mio posso aggiungerti che se abbiamo provato o proveremo a comunicare per telefono, allora considera anche che io ho il terrore del telefono e pronuncio solo "Sì" e "No", quindi moltiplica il tutto per 2. O per multipli di 2.
- ciò che io penso
- ciò che io voglio dire
- ciò che io credo di stare dicendo
- ciò che io dico
- ciò che tu vuoi ascoltare
- ciò che tu credi di stare ascoltando
- ciò che tu stai ascoltando
- ciò che tu vuoi capire
- ciò che tu credi di aver capito
- ciò che tu hai capito
Ma proviamoci lo stesso.
Purtroppo non è mia, letta su planet.gnome che a sua volta la attribuisce a Juliette Jarry of AJEL. Di mio posso aggiungerti che se abbiamo provato o proveremo a comunicare per telefono, allora considera anche che io ho il terrore del telefono e pronuncio solo "Sì" e "No", quindi moltiplica il tutto per 2. O per multipli di 2.
21 luglio 2008
Revert Revision 14386
Vi siete lamentati.
Vi siete indignati.
Avete reclamato.
Avete protestato.
Avete mugolato.
Adesso potete anche fare il revert di tutto ciò e smetterla.
Io intanto vado a tradurre.
Update: come mostra l'immagine qui accanto, io ho finito di tradurre, almeno nella mia sandbox...
Per il commit su trunk aspettate che finisca di tradurre ben bene anche le nuove stringhe delle schede.
Vi siete indignati.
Avete reclamato.
Avete protestato.
Avete mugolato.
Adesso potete anche fare il revert di tutto ciò e smetterla.
Update: come mostra l'immagine qui accanto, io ho finito di tradurre, almeno nella mia sandbox...
Per il commit su trunk aspettate che finisca di tradurre ben bene anche le nuove stringhe delle schede.
JHbuild delle mie brame - parte 2
È arrivato l'atteso momento. Non fatevi cogliere impreparati, ma non abbiate nemmeno troppa ansia. È una cosa naturale e bellissima voler scoprire sensazioni nuove eppur conosciute (ma di cosa sto parlando!!??!!??!!)
Tale passo non è strettamente necessario, ma di recente JHbuild ha smesso di installare il proprio omonimo comando sotto /urs, preferendo $HOME/bin, per cui a mio avviso è meglio "confinare" JHbuild a un solo utente senza sporcare la propria home di produzione. Inoltre sarebbe abbastanza complicato per me starvi a spiegare come sia possibile compilare come un utente ed eseguire la sessione come altro utente. Quindi fatelo.
Ovviamente non vi spiego come si crea un nuovo utente. Insomma, state tentando di usare JHbuild, se non sapete creare un nuovo utente rinunciate. Ah, se vi interessa, il mio utente di prova si chiama Beta Tester e ha come login betatester.
In secondo luogo bisogna installare una serie di pacchetti necessari per avere gli strumenti di base: compilatore, programmi per il controllo di versione, strumenti vari per poter configurare, librerie per compilare al meglio il moduleset bootstrap.
Aprire quindi il vostro bel Terminale, cambiate la vostra identità in quella del nuovo utente creato appositamente 2 paragrafi prima e date il comando:
A questo punto si può procedere con i penultimi due passi preliminari, cioè:
L'ultimo passo preliminare è scaricare JHbuild stesso con la semplice sequenza:
Per evitare intoppi e rallentamenti dopo, tanto vale installare subito gli altri pacchetti necessari o opzionali a poter compilare i moduli che si vogliono compilare (quelli che, nel precedente post, avevo definito dipendenze "esterne-estern"). L'elenco dei pacchetti e il modulo da cui sono richiesti è (più o meno, magari manca qualcosa) il seguente:
A questo punto possiamo procedere oltre e dirci ciao ciao, perché anche per questa volta ho scritto abbastanza e se non scrivo abbastanza stupidaggini mi annoio in fretta.
PS L'ottimo e ubiquo sqlite sta per diventare dipendenza esterna ufficiale di GNOME, richiesto da evolution-data-server. Al momento in cui scrivo non è gestito da JHbuild, ma lo sarà presto. Per cui, se la compilazione vi si blocca causa sua assenza, installatelo da pacchetto della distro in attesa di aggiornamenti.
[1] a meno che non vi saltiate letteralmente addosso a vicenda, ma quello è un caso a parte, si fanno comunque, dopo, prima di cominciare la seconda, e si definiscono intraminari.
I preliminari sono SEMPRE importanti¹
La prima azione da intraprendere è creare un nuovo utente; se le vostra distribuzione usa sudo invece di attivare l'utente root, può essere utile dargli i permessi adeguati per operare da amministratore.Tale passo non è strettamente necessario, ma di recente JHbuild ha smesso di installare il proprio omonimo comando sotto /urs, preferendo $HOME/bin, per cui a mio avviso è meglio "confinare" JHbuild a un solo utente senza sporcare la propria home di produzione. Inoltre sarebbe abbastanza complicato per me starvi a spiegare come sia possibile compilare come un utente ed eseguire la sessione come altro utente. Quindi fatelo.
Ovviamente non vi spiego come si crea un nuovo utente. Insomma, state tentando di usare JHbuild, se non sapete creare un nuovo utente rinunciate. Ah, se vi interessa, il mio utente di prova si chiama Beta Tester e ha come login betatester.
In secondo luogo bisogna installare una serie di pacchetti necessari per avere gli strumenti di base: compilatore, programmi per il controllo di versione, strumenti vari per poter configurare, librerie per compilare al meglio il moduleset bootstrap.
Aprire quindi il vostro bel Terminale, cambiate la vostra identità in quella del nuovo utente creato appositamente 2 paragrafi prima e date il comando:
sudo apt-get install automake build-essential docbook docbook-utils docbook-xsl docbook2x doxygen bison flex libpopt-dev cvs subversion git-core jade texinfo libgdbm-dev libgmp3-dev libltdl3-dev libreadline5-dev libbz2-dev libx11-dev libssl-dev libxt6(o analogo per distribuzioni basate su RPM) che provvederà a installare un bel po' di cosette che sembrano più o meno utili, ma fidatevi, sono necessarie (tra l'altro, il dover installare alcuni pacchetti è il motivo per cui dicevo prima che è meglio dare i permessi di amministratore al nuovo utente).
A questo punto si può procedere con i penultimi due passi preliminari, cioè:
- la creazione di una directory /opt/gnome2 in cui installare quanto compilato, directory che deve poter essere scrivibile dall'utente che esegue la compilazione;
- la creazione di una directory $HOME/svn/gnome2 in cui verranno scaricati e compilati i vari moduli scelti.
$ sudo mkdir -p /opt/gnome2Nota: quando nel blocco c'è più di un comando, metto $ per indicare dove inizia ciascuno ed evitare problemi di trabocco. Ah, ovviamente potete usare nomi diversi per le directory, ma poi dovete ricordarvelo quando scriverete il file .jhbuildrc.
$ sudo chown `whoami`:`whoami` /opt/gnome2
$ mkdir -p ~/svn/gnome2
L'ultimo passo preliminare è scaricare JHbuild stesso con la semplice sequenza:
$ cd ~/svn/gnome2per poi "installarlo" con l'altrettanto semplice sequenza:
$ svn checkout http://svn.gnome.org/svn/jhbuild/trunk jhbuild
$ cd jhbuildCon l'ultimo comando viene creata una directory $HOME/bin in cui viene copiato lo script python jhbuild e a questo punto si è pronti per cominciare.
$ make -f Makefile.plain install
Duraturo piacere
E invece no. I preliminari vanno fatti per bene e devono essere una piacevole tortura. Per cui non è ancora il momento di dare il via alla lunga ed estenuante fase di compilazione.Per evitare intoppi e rallentamenti dopo, tanto vale installare subito gli altri pacchetti necessari o opzionali a poter compilare i moduli che si vogliono compilare (quelli che, nel precedente post, avevo definito dipendenze "esterne-estern"). L'elenco dei pacchetti e il modulo da cui sono richiesti è (più o meno, magari manca qualcosa) il seguente:
- libattr1-dev (glib)
- libgamin-dev (glib --> perché il configure cerca libfam in /usr/)
- libselinux-dev (glib e gnome-vfs, opzionale)
- xorg-dev (ovvio!)
- libfreetype6-dev (fontconfig)
- libjpeg62-dev (GTK+)
- libpng12-dev (GTK+)
- libungif4-dev (GTK+)
- libtiff4-dev (GTK+)
- libmng-dev (GTK+)
- libjasper-dev (GTK+)
- libcupsys2-dev (GTK+)
- libldap2-dev (opzionale per gconf ed evolution-data-server)
- libffi4-dev (pygobject, opzionale)
- lynx (libdaemon)
- libsmbclient-dev (gvfs e gnome-vfs, opzionale)
- libfuse-dev (gvfs, opzionale)
- libcdio-paranoia-dev (gvfs, opzionale)
- libgphoto2-2-dev (gvfs, opzionale)
- libopenobex1-dev (gvfs, opzionale)
- libssl-dev (gnome-vfs)
- libkrb5-dev (gnome-vfs e evolution-data-server)
- libacl1-dev (gnome-vfs e non ricordo se anche gvfs o glib/gio)
- icon-naming-utils (icon-naming-utils :-)
- libdb3-dev (evolution-data-server ?)
- libelf-dev (bug-buddy)
- libwrap0-dev (supporto a TCP in gnome-session, non so se serve ancora per la 2.23)
- libpcre3-dev (vte)
- check (gstreamer)
- valgrind (gstreamer)
- libsdl1.2-dev (gstreamer e altro)
- libasound2-dev (gstreamer)
- libpam0g-dev (PolicyKit e altro)
- libncurses5-dev (vte, ma forse anche altro...)
- libexif-dev (nautilus e eog)
- libxkbfile-dev (libgnomekbd)
- libgpgme11-dev (seahorse)
- xnest (sabayon e forse gdm)
A questo punto possiamo procedere oltre e dirci ciao ciao, perché anche per questa volta ho scritto abbastanza e se non scrivo abbastanza stupidaggini mi annoio in fretta.
PS L'ottimo e ubiquo sqlite sta per diventare dipendenza esterna ufficiale di GNOME, richiesto da evolution-data-server. Al momento in cui scrivo non è gestito da JHbuild, ma lo sarà presto. Per cui, se la compilazione vi si blocca causa sua assenza, installatelo da pacchetto della distro in attesa di aggiornamenti.
[1] a meno che non vi saltiate letteralmente addosso a vicenda, ma quello è un caso a parte, si fanno comunque, dopo, prima di cominciare la seconda, e si definiscono intraminari.
Iscriviti a:
Post (Atom)