27 novembre 2006

In ritardo come sempre

Forse sono io che ho capito male, ma dei giovani adolescenti con alle spalle i problemi non tipici dell'età picchiano un coetaneo disabile, "pronunciando frasi denigratorie nei confronti dei down" e la procura inquisisce Google Italia srl per diffamazione? Anzi la finanza (???) ne perquisisce la sede.

Non avrebbero piuttosto dovuto inquisire i ragazzi (ed eventualmente i loro genitori) e perquisire le loro case?

Cioè, se io sono una testa di cazzo e picchio il mio povero cane scattando foto e metto queste foto su flickr, la colpa è di Yahoo! Italia? Magari era nelle condizioni di uso del servizio e non me ne sono accorto, debbo controllare.

Non riesco a capire poi perché dover regolamentare la rete per evitare che tali situazioni si ripetano in futuro. Saranno gli anni passati a dimostrare teoremi matematici, ma ammettiamo che il video non fosse stato reso pubblico su Google Video, nessuno lo avrebbe visto, nessuno si sarebbe indignato (pochi, in verità, se come sembra era tra i più votati nella sezione divertenti), nessuno avrebbe indagato. La conclusione è ovvia. Meno male che c'era google video e che gli adolescenti non erano poi così furbi come pensavano.

Dunque, questa storia ci ha insegnato che:
  1. se picchi qualcuno e ne fai riprese, non metterle su Internet, per lo meno non dove siano accessibili a tutti
  2. se picchi qualcuno e ti riprendono, spera che le immagini non finiscano su Internet
  3. se sei il garante della privacy, fatti i privacy tuoi che a interpretare i risultati di una ricerca ci penso da me
  4. se sei la procura della repubblica (ma anche il legislatore) forse il gerovital non è più sufficiente e si dovrebbero rinnovare e ringiovanire le risorse umane
Per altri commenti sulla storia, leggete qui.

13 novembre 2006

Vicoli ciechi

Lo hanno fatto davvero.

D'altro canto come fare per continuare ad essere uno standard?



Update: sarebbe interessante sapere cosa pensa adesso il buon RMS di Java e di Sun. Oh, ma guarda, qui c'è un video...

Update2: per leggere cosa ne pensava RMS, leggere qui.

Dubbi e scuse

Quando uno arriva ad esternare in modo così plateale dubbi e scuse di solito c'è qualche inghippo sotto. Per lo meno io non dovrò mai scusarmi di essere appartenuto, che so, alla P2 o alla repubblica di Salò.

Dubbi

Ammettiamo che un baldo giovanotto abbia una discreta raccolta di musica nell'obsoleto formato "musicassetta a nastro magnetico". Musica che ha acquistato legalmente legalmente quando ancora non possedeva un lettore di CD e andava in giro con un walkman (eh, lo , so, sono abbastanza vecchio ormai).

Mettiamo il caso che il baldo giovanotto abbia voglia di ascoltare tale musica con il suo "walkman" di nuova generazione, ossia un lettore di MP3/WMA (e purtroppo non OGG) portatile.

Considerato che attaccare un cavo pinjack-maschio <-> pinjack-maschio tra l'uscita di un lettore di musicassete e l'ingresso audio della omonima scheda del computer, registrare da qui un file WAVE di dimensioni bibliche da dividere e ricodificare in diversi file MP3, uno per canzone, è impresa noiosa e che di certo introdurrebbe rumore, se il baldo giovane si scarica da Internet l'album in questione, incorre in sanzioni penali? Insomma, ha già pagato quella musica, sta solo trovando la strada più breve per sorpassare una gap tecnologico.

PS l'album in questione è Flexable di Steve Vai
PPS visto che iTMS (iTunes Music Store) ti fa ripagare le canzoni se le hai scaricate prima come singolo e poi decidi di acquistare l'intero album, mi sa che la risposta al mio dubbio, dal punto di vista delle case discografiche è no
PPPS forse dovrei chiedere direttevamente a Steve se per lui è OK.

Scuse

Chiedo ufficialmente scusa ai lettori di Planet GNOME Italia e Planet Ubuntu Italia per il riapparire dei miei vecchi post nei feed. Non so perché stia accadendo, l'unica cosa che posso aver fatto è aver aggiunto etichette ai vecchi post, quelli prima del passaggio a blogger beta.

11 novembre 2006

Quei venerdì da disegnatori

A quanto pare l'iniziativa Tango Friday sta riscuotendo un discreto successo. :-o

Debbo ammettere che i vari contributori che nei due precedenti venerdì hanno trovato tempo e ispirazione per disegnare icone rispettando le linee guida di Tango per quelle svariate applicazioni che ne erano ancora prive, debbo ammettere, dicevo, che hanno fatto un gran bel lavoro. L'anteprima di tutte le icone la trovate a collegamento nel paragrafo precedente.

Particolarmente "sexy" è l'icona che tale ulisse sta disegnando per il caro vecchio file manager Nautilus. Era da lustri che speravo in qualcuno che sappesse maneggiare così bene le spirali in un programma di grafica. Ed ora un po' di domande e risposte.

Cosa è Tango Friday?

Niente più e niente meno di un "raduno" su IRC, canale #tango su irc.freenode.net, ogni venerdì del mese, in cui varie persone intorno al mondo discutono e propongono nuove icone per varie applicazioni OS/SL (sì, indipendentemente dall'ambiente grafico, tant'è che c'è anche una icona proposta per VIM), icone che, una volta completato il set (SVG più PNG a 16, 22 e 32 pixel) viene proposto per l'inclusione nella relativa applicazione.

Ma perché lo fanno?

Ovvio, per la world domination :-) La finalità del progetto Tango è quella di fornire delle risorse per la grafica di un programma che va a inseririsi in un ambiente desktop. Poiché di ambienti desktop ce ne sono svariati (Windows XP, Aqua di MacOS, GNOME, KDE, XFCE...), i promotori del progetto Tango hanno giustamente pensato di fornire una tavolozza e delle linee guida per il disegno di icone che potessero adattarsi decentemente senza stonare in tutti i vari ambienti.

Un esempio? Date un'occhiata a questa schermata del caro vecchio GIMP nella versione di sviluppo (futura 2.4) con le nuove icone in stile Tango inserito in un ambiente Windows XP.

Il Tango Friday è, se vogliamo, una trovata quasi di marketing per spingere più persone a disegnare qualcosa di buono e per finalizzare i loro sforzi (se l'icona me la disegno e poi il programma non l'accetta è una bella perdita di tempo).

Anch'io, anch'io!

Se vi sentiti bravi nel disegno computerizzato e sapete usare GIMP e Inkscape, allora leggetevi ben benino le linee guida di Tango (magari date anche visione ai due video di Jimmac - sempre nella pagine delle linee guida di Tango) e cominciate a disegnare.

Ovviamente se siete in tali condizioni, tenete anche presente che c'è da completare il tema di icone predefinito di GNOME.

Oh, non dimenticate che, sebbene i file SVG ben si prestano al copia e incolla, le icone di Tango (quelle che fanno parte del pacchetto tango-icon-theme) sono rilasciate sotto licenza Creative Common e che quindi non è possibile prendere pezzi di quelle icone, riportarle in una nuova icona e rilasciare la nuova icona sotto licenza GLP.

8 novembre 2006

Guide per la traduzione italiana di GNOME

Grazie ad un nuovo utilissimo tool distribuito con gnome-doc-utils, ho messo online in formato navigabile via browser la guida "Gestione pratica della traduzioni" (assolutamente incompleta e da considerare solo una bozza, sebbene le informazioni attualmente contenute siano corrette) e le care vecchie "Linee guida per la traduzione di GNOME" (anche queste sarebbero da aggiornare).

Nei prossimi giorni aggiornerò la pagina principale del mio spazio web, da cui ricordo potete scaricare il pacchetto tgz con le guide di cui sopra in formato installabile e visualizzabile in Yelp, mettendo lì i relativi collegamenti e ricreando anche la guida per l'accessibilità e quella per l'amministrazione di sistema con gnome-doc-utils.

Felice lettura.

Aggiornamento: guide di GNOME ricreate e upload-ate. Se le avevate nei segnalibri, è cambiato il nome del file, per cui ripartite dalla home del mio spazio web.

Nickname ancestrale



.... re muto???? Non so se è strafigo o se fa pena...

6 novembre 2006

Swappature

La serie di problemi di Edgy Eft sembra veramente non finire. Non so se una reinstallazione da zero funziona in modo ineccepibile, ma avendo effettuato il dist-upgrade ai tempi della RC1 mi porto ancora appresso una serie di problemimi :-(

L'ultimo appena scoperto è relativo allo spazio di swap non mantenuto nel passaggio da Dapper.

Il problema principale sta nel fatto che passando da Dapper a Edgy Eft, nel caro vecchio file /etc/fstab i device non sono più elencati con il percorso del device stesso (p.e. /dev/hdaX) ma da un UUID. Nel passaggio, inoltre, la riga relativa alla partizione di swap è scomparsa.

Sì. lo so aggiungere una partizione di swap è semplice. Basta aggiungere la riga:
/dev/hdaX none swap sw 0 0
ed eseguire `sudo swapon -a`. Peccato però che la cosa non funziona in Edgy, proprio a causa di quel UUID prima nominato.

Visto che sono buono, ecco a voi la procedura per controllare ed eventualmente correggere il funzionamento della partizione di swap su Edgy (tratta dal relativo bug su Malone). Ovviamente il presupposto è che la partizione di swap sia stata creata e formattata in una precedente installazione. E che in caso di errori e cancellazioni di dati non va la veniate a prendere con me.
  1. Controllare se la partizione di swap è attiva - eseguite il comando `swapon -s`. In questo modo vengono elencati i file e le partizioni di swap. Se non restituisce alcun output, allora non c'è alcuna partizione di swap attivata.
  2. Controllare la disponibilità di una partizione di swap - nel Terminale di prima, eseguire `sudo fdisk -l' per elencare i dischi e le partizioni. Nella colonna System dei Dispositivi, in uno ci dovrebbe essere scritto "Linux swap / Solaris". Il dispositivo in quella riga è la vostra partizione di swap.
  3. Esecuzione di mkswap - sempre nel terminale, eseguire il comando `sudo mkswap -c /dev/XXXX` con XXXX nome della partizione determianto al punto 2. Attenzione all'output restituito dal programma, in esso c'è l'UUID da usare nei passi successivi.
  4. Modifica di /etc/fstab - aprire /etc/fstab con un editor di testo e aggiungere la riga di cui parlavo prima, con la differenza che al posto del classico /dev/XXXX dovete mettere "UUID=" dove è l'UUID del device di swap restituito dal comando mkswap. Il numerello è bello lunghetto, per cui vi consiglio il copia-e-incolla e parecchia attenzione. Salvate e chiudete-
  5. Modifica di initramfs - Come al punto precedente, aprite in un editor di testo il file /etc/initramfs-tools/conf.d/resume e sostituite l'UUID che dovrebbe esserci già con l'UUID ricavato al un punto 3 e usato al punto 4. Di nuovo attenzione e di nuovo salvate e chiudete. Ah, questo file serve per determinare il dispositivo di resume per il suspend-on-RAM/disk
  6. Esecuzione di update-initramfs - eseguire `update-initramfs -u` per rendere effettivi i cambiamenti del punto predecente.
  7. Riavvio del sistema - Avando modificato initramfs. è necessario riavviare (credo per applicare le modifiche). Se volete solo usare la swap, allora uno `sudo swapon -a` potrebbe bastare.
Alla fine, rieseguire il comando al punto 1 per vedere se effettivamente la partizione di swap è attiva.

Ovviamente tutta questa procedura è necessaria per avere lo stesso UUID nei file /etc/fstab e /etc/initramfs-tools/conf.d/resume per cui ad ogni successiva modifica dello swap, bisogna controllare che i due siano in sincro, pena malfunzionamenti nell'uso dello spazio di swap e nella sospensione ACPI del sistema.

Update: mi si chiede il formato del file /etc/initramfs-tools/conf.d/resume. Il mio è, su un'unica riga,
RESUME=UUID=88ddb5c8-4e84-4580-9cc9-86cf59f58c5b
Ossia, come per /etc/fstab invece del percorso al device, UUID= seguito dal numero univoco del device.

In quanto al funzionamento del resume, non ho provato, però per esprerienza ho visto che se i due file non fanno riferimento allo stesso UUID (o uno fa riferimento all'UUID e l'altro al device), allora lo spazio di swap non viene attivato. Forse in tal caso il resume non funzionerebbe. Non escludo però che anche l'opzione "resume=" nel file /boot/grub/menu.lst debba usare l'UUID.

4 novembre 2006

Questi giornalisti

Dalla recensione/anteprima/presentazione/fammi-scrivere-qualcosa-che-gli-altri-lo-hanno-già-fatto di Edgy Eft su HTML.it:
Le novità di questa release, che va a sostituire la versione 6.06 uscita all’inizio di questa estate, si concentrano soprattutto sui ritocchi di usabilità, sulla limatura di alcune imperfezioni e sull’aggiunta di nuovo software. Per gli utenti italiani è stata prevista una maggiore accuratezza nelle traduzioni.
.... OK, è vero che mi ero fatto un appunto mentale di migliorare un po' le traduzioni, ma che la cosa fosse stata prevista? Qualcuno del LoCo team ne sa nulla?

E poi, con i problemi di precedenza delle vecchie traduzioni in Launchpad e quello del parsing dell'apostrofoc che fa fallire update-manager, non ci dovrebbe essere una regressione nella traduzione italiana? Ma che diavolo scrivono? Mi tocca fare anche il giornalista per vedere scritte da qualche parte due righe che abbiano forma compiuta, correttezza grammaticale e sintattica nonché contenuto interessante e non edulcorato?

3 novembre 2006

Questione di dimensioni

A quanto pare è stato risolto sul branch HEAD di Totem il fastidioso problema relativo alla dimensione della finestra del noto lettore multimediale.

Per chi già usasse Totem in GNOME 2.16, la modifica è abbastanza semplice: aprire il file glade totem.glade (posizionato tipicamente in /usr/share/totem/) trovare la definizione del widget dal nome tmw_bvw_vbox ed eliminare le proprietà width_request e height_request. Ovviamente con i privilegi di root.

Se non avete capito, date un'occhiata alla patch, potrebbe illuminarvi.


PS salve, Planet GNOME Italia :-)