28 dicembre 2010

Ovvero come perdersi una kappa e vivere felici

Una chicca, sempre da La Repubblica sezione Tecnologia, che mi era rimasta nell'hard disk causa solito orario fuori orario in leggo il giornale.

Testo tratto da Repubblica.it in data 22 dicembre: Così la rete sarà neutrale - Fcc delinea le regole del web
Internet deve essere di tutti e i provider di connessione non potranno discriminare contenuti o rallentarne la fruizione arbitrariamente. Una decisione che arriva dopo lunghi dibattiti, ma le nuove disposizioni consentono alle compagnie telefoniche di fissare limiti al traffico via cellulare. E aprono a una rete a più velocità

La data era 22 dicembre 2010. L'articolo lo trovate qui, ma ormai hanno aggiunto un provvidenziale non.

PULL!!

I giornalisti di La Repubblica online, sezione Tecnologia, stupiscono sempre più, giorno dopo giorno, per l'attenzione e la capacita di analizzare gli eventi che accadono attorno a loro.

A parte cannare totalmente l'articolo ("recensione" dell'hardware del Cr-48 di Google, che sappiano non vedrà mai la luce della grande distribuzione), rimarranno sempre nei nostri cuori le seguenti perle, in rigoroso ordine di apparizione.

Per cominciare, un bel richiamo alla cultura popolare dei fumetti,
La prima impressione appena spacchettato è stata quella di avere a che fare con un gadget marvelliano, da fumetto retrofuturibile. A Gotham City, la vittà ipertecnologica di Batman, potrebbe essere un oggetto d'uso comune.
Peccato solo che Batman sia un personaggio della Distinta Concorrenza.

Dopo lo sfasamento sui luoghi del fumetto, ecco lo sfasamento sui luoghi della noosfera:
I software il Cr-48 non li scarica dal web come fa un normale computer: li ha nel browser dall'inizio, perché ne ha bisogno come l'aria per respirare.
Questa è bellissima, non la introduco solo per il gusto di farvela leggere da soli.
è stato disegnato per essere usato dai developer d'assalto, gli sviluppatori di software. Tipi che non temono l'extreme programming, dove la codifica ha luogo tra una seduta di skateboard e l'altra e i diagrammi di flusso li si possono anche disegnare su una tavola di surfing mentre si torna dal mare.  
E visto che siamo proiettati nel futuro
microprocessore single core 160 GHz della Intel [...] ma queste sono dotazioni standard di ogni laptop sul mercato.
Ma la più bella, che resterà per sempre nel mio cuore di appassionato e di traduttore è la seguente:
Anche la tastiera presenta delle sorprese. A parte essere gommata pure lei, non ha il tasto delle maiuscole che è stato invece sostituito da un bottone per la ricerca rapida, ogni volta che lo si clicca si passa da un sito web all'altro senza dover chiudere la pagina precedente. Usando i settaggi, però, si può reintrodurre il tasto per la maiuscola. Dove in una normale tastiera qwerty un computer esibirebbe - nella fascia superiore - le chiavi F per il controlo delle funzioni legate alla gestione del sistema operativo e delle scorciatoie, nel Cr-48 ci sono le chiavi con le quali sul web si passa da una pagina all'altra, si rinfrescano le pagine web, le si sovrappongono, si controlla il volume, la luminosità dello schermo e la sua ampiezza.
Applausi. A scena aperta.¹

Perché il sipario su questa gragnola di prodezze verbali e informative non è ancora calato, facciamo in tempo a leggere un'ultima perla linguistica, un ultimo afflato dell'occhio clinico dell'uomo avvezzo a comprendere le vie della tecnologia e di anticipare i tempi:
Uno status symbol che può denotare l'appartenenza o meno di un utente alle nuove tribù del web. Sopratutto nella Bay Area di San Francisco dal cui milieu culturale è emersa la stessa Google. Tribù queste che includono i soggetti sociali più disparati, gente come gli hacker stile WikiLeak, gli ecomilitanti alla Earth First!, i Punkdomestic della cucina casalinga e degli ingredienti indigeni, i coltivatori urbani di cannabis, i bikers di Critical Mass, gli agricoltori verticali e i paldini dei diritti degli animali alla PETA.
Eehh?? Ma all'inizio non diceva che l'avevano messo in mano a "professionisti dell'Information technology, dell'intrattenimento e dirigenti aziendali"??? E poi, ma cosa è diventata Frisco? Un covo di alternativi radical chic che vogliono salvare il mondo?

OK, sono indeciso: aspetto che si accorgano di questo mio rant e cerchino di mettere a tacere la mia giusta indignazione dicendo che non era concessa la riproduzione dell'articolo, oppure scrivo alla redazione evidenziando del *cough*stronzate*cough* che hanno inserito?

[1] se mi si permette l'annotazione personale, da questo paragrafo sembra quasi che il sig. Paolo Pontoniere -- che ha apposto la sua firma all'articolo -- abbia anche egli sfruttato i servigi messi a disposizione da Google, Inc. non solo per scrivere l'articolo, ma anche per tradurre, chissà da dove, la parola key, che si riferisce ovviamente al tasto della tastiera, con chiave. Certo, mi chiedo poi come abbia fatto a mettere le maiuscole al suo articolo, ma forse ha dovuto di volta in volta cambiare i settaggi...

16 dicembre 2010

Vedo e rilancio

Conosco persone che si lamentano del fatto che in Ubuntu non è presente alcuna configurazione che permetta, ad esempio, di dire al sistema di montare con permessi 777 le pendrive USB invece del preimpostato 700. Certo, senza patchare e ricompilare udisks.

Ebbene io a queste persone dico che siete vecchie e inutili, che non capite e non apprezzate gli sforzi fatti per venire in aiuto del diversamente utente¹ a vantaggio non solo di questo, ma di tutti.

Nel post precedente avete potuto vedere come sia stata semplificata la gestione degli sfondi della scrivania in GNOME 3, che noi abilmente utenti sappiamo essere la prima e più frequente cosa che si va a cambiare delle impostazioni del sistema (beh, in realtà la prima è controllare lo stato di net.inet.ip.forwarding con sysctl ed eventualmente impostarlo a 1).

Oggi invece vorrei mostrarvi quello che è al momento disponibile² per cambiare la seconda cosa di cui l'utente (diversamente utente o abilmente utente che sia) sente l'esigenza (reale o indotta): il tema dell'ambiente grafico.

Che ne pensate?

[1] da oggi questa sarà la designazione politically correct dell'utente che non sa come si fanno le cose, al posto del dispregiativo "utonto"
[2] e che sarà disponibile come predefinito

15 dicembre 2010

Copiare è un'arte

Ciao, questo è il Mac.
nessun computer reale è stato infestato per scattare questa immagine

Questo, questo invece sarà GNOME.
as seen on current git snapshot

Sì, avete ragione: sono simili. Ma GNOME è meglio. È un design ispirato al Mac, rielaborato e sublimato, inserendo elementi e togliendone altri.

Vedete per esempio quei due pulsanti + (Aggiungi) e  (Rimuovi) in fondo all'elenco sulla destra di Mac? Inutili e ridondanti. A che servono? A chi servono? Forse a te, che vuoi mettere come sequenza le foto più adorabili del tuo adorabile micino? O a te, novella mamma che non staccheresti gli occhi dal tuo frugoletto? O magari ancora a te patito dello sci d'altura che intendi tappezzarlo con immagini dei tuoi campioni preferiti?

Ahi servo utente, di dolore ostello. Con questi tuoi pensieri ferisci il povero designer di GNOME, che ha previsto per te una cosa ben precisa. Le immagini personali che vuoi mettere sullo sfondo della scrivania devono essere collocate in $XDG_PICTURES_DIR (a.k.a. la cartella Immagini nella home per i non anglofoni). Punto. Fine. Stop. Niet. Nada. Nisba. Cuidado con los carteristas.

Altro che Mac, altro che aggiungere le singole cartelle sparse in ogni dove nel file system (e forse anche remote, dovrei provare) con i due pulsanti + (Aggiungi) e  (Rimuovi). Una sola singola posizione. Facile, semplice, immediato. A prova di utente.

...

...

Nel senso che nessuno lo userà mai perché nel frattempo sono tutti passati a Mac.

PS il primo che commenta "la prima cosa che l'utente cambia è lo sfondo" vado lì e gli stacco le braccine
PPS ovviamente grazie all'ispiratore del titolo del post :P

9 dicembre 2010

Bang Bang (My Baby Shot Me Down)

Io a-d-o-r-o questo coso che si chiama internet. Io a-d-o-r-o questo coso che tutti chiamo wep 2.0 in cui ognuno può dire la propria. Altrimenti dovrei passare tutto il tempo sugli autobus e ai tavolini dei bar in attesa che qualcuno pronunzi perle come questa:

È molto più giocattolo una linux box allora… giocattolo nel senso che in ambito home e office pistoli e smanetti per il 50% del tempo con tecnicismi che non hanno nulla a che vedere con le tipiche attività home e office appunto.
Chi compra una linux box ci gioca nel senso che poi è costretto a spendere una sacco di tempo per farla funzionare e capirla.
Chi compra un Mac non ci gioca in quanto il 99% del tempo è speso per le attività che non hanno a che fare con manutenzione, tuning e risoluzioni di beghe varie.
Pistolare per far andare un computer che fatica a carburare = giocare (dispregiativo!)
Usare un computer per attività home e professionali = non è giocare
da qui
Vorrei però correggere la stima. Con la mia linux box comprata su ebay con il 10% del tempo ho concluso tutte le attività home e office e il restante 90% lo passo a pistolare su IRC.

Chissà, forse è così perché la mia linux box è stata installata dai CD originali di Ubuntu invece che da quelli scaricati da internet... mah... dovrò chiedere a qualche esperto che anche lui passa il tempo a pistolare su IRC.

PS Pistolare o non pistolare, questo è il dilemma. Se sia più nobile nell'ambito home soffire i colpi di freeze e di attese di un avverso driver o prendere le armi contro un mare di SIGSEGV e, contrastandoli, compilare il kernel RC...

7 dicembre 2010

gedit on steroids

salutate i tab groups
Per cominciare una immagine, poi a seguire novità e informazioni su cosa succede su git.gnome.org al di fuori di GNOME Shell.