30 ottobre 2007

E speriamo che io me la cavo

Vediamo se questo riesce ad accontentare tutti i miei esigenti lettori.

Una bella serie di patch, ancora non conclusa, per permettervi di scegliere il vostro strumento di ricerca preferito e predefinito.

In queste ore così drammatiche, che non sappiamo più dove stiamo andando su questa terra, si sente forte il bisogno di una guida tra i meandri di bit dei nostri hard disk. Non tutti amano la stessa guida.

Eppure, quel cattivone dello GNOME Desktop pare voglia imporci per forza il vecchio, obsoleto, lento, non sbrilluccicoso gnome-search-tool. Ma dico io, con tanti sistemi che ci sono, ti pare che debbo usare qualcosa che cerca solo nei nomi dei file!!!

È ora di voltare pagina e di dare il benvenuto ai nuovi contendenti.

Ora, tanto per mettere in chiaro le cose, io non è che ho fatto granché: ho solo aggiunto un paio di nuove chiavi GConf (in libgnomeui), ho copiato spudoratamente il codice esistente in gnome-control-center per leggere, impostarle e usarle quando si preme il pulsante "Cerca" della tastiera e nei prossimi giorni forse comincio a fare qualcosa di un minimo originale per far leggere e usare quelle chiavi al pannello.

E non c'è neanche niente da mostrare. Ve l'ho detto, per ora l'unica cosa che funziona è che se premete il tasto "Cerca" della vostra tastiera vi si apre lo strumento di ricerca che più vi piace.

Ah, no, una piccola cosa da mostrare c'è, lo strumento di preferenze:

28 ottobre 2007

Mode brainstorming: on

Nuovo bug da risolvere per gli sviluppatori di GNOME (speriamo non come WONTFIX).

Lo trovate qui e, semplicemente, chiede di dare una rinfrescatina alle preferenze relative ai tipi di carattere.

Il risultato sperato è questo.

Le mie motivazioni sono:
  • Odio i sottodialoghi "Dettagli", specie negli strumenti di preferenza
  • Qualcuno sa che caz##o è l'ordine subpixel? Lo ha mai dovuto modificare? No? Bene allora via dalla UI e se serve c'è GConf Editor
  • Analogo discorso per la risoluzione, solo che qui perché credo si debba mantenere in sincro con quella reale e corrente del server X. Se serve cambiarla c'è GConf Editor.
  • Basta dover specificare 4 volte lo stesso font per cambiarlo nelle varie posizioni supportate (applicazioni, scrivania, titoli finestre, documentazione/documenti): gli ultimi tre si cambiano solo se li vuoi diversi dal font generico per le applicazioni
Commentate, commentate, commentate (su bugzilla.gnome.org) o, ancora meglio, producete patch.

Erba voglio

Ora che è finalmente pubblico, possiamo dire come funziona Time Machine di Apple.

Dunque, per prima cosa serve un hard disk di backup. Magari esterno, magari su un altro Mac, magari condiviso tra diversi Mac, ma deve comunque essere un secondo hard disk. Niente backup su altri supporti.

In secondo luogo, da buona intelligenza artificiale che fa le cose al posto vostro, obbedisce a tre regole:
  • mantenere backup orari delle ultime 24 ore
  • mantenere backup giornalieri dell'ultimo mese
  • mantenere backup settimanali finché il disco di backup non è pieno
Una volta pieno il disco di backup, ti avvisa e inizia a togliere di mezzo quelli più vecchi.

Per quanto riguarda il backup in sé e per sé, la prima volta viene effettuata una copia completa e senza compressione dell'intero contenuto dell'hard disk (esclusi file temporanei), nelle successive ovviamente una serie di backup incrementali. Il backup viene eseguito anche se il disco di destinazione non è collegato, ma viene memorizzato "in locale" e poi riversato sul disco di destinazione quando questo è collegato.

Che dire, come politica non è nulla di eclatantemente innovativo, solo è completamente automatizzato e preimpostato.

Il valore aggiunto è probabilmente nella grafica accattivante usata per navigare tra le vecchie versioni. Sarebbe interessante sapere se questa navigazione è permessa in tutte le applicazioni o se, molto più probabilmente, solo in alcune abilitate. Io penso proprio che è la seconda che ho detto, tant'è che la pagina su apple.com linkata all'inizio segnala solo iPhoto e Rubrica.

Ora, esclusa la parte "bling", che magari ci penserà Neil Patel dopo aver completato e pubblicato il suo prossimo progetto (sempre usando Clutter), quanto è difficile implementare quelle regole di backup e una GUI minimale per "Hardy Heron"?

Certo, ora che Mac OS ce l'ha predefinito, sarebbe la solita storia che l'opensource copia e via dicendo. Ma, francamente, ce ne può fottere qualcosa se il risultato è avere i dati degli utenti al sicuro e ripristinabili?

In fondo è per questo che esistono i computer, no? Mi compro un hard disk esterno, lo attacco, il computer mi chiede «Usare l'hard disk esterno appena collegato come destinazione di backup?» Io dico «Sì, grazie» e sono ragionevolmente sicuro che mi si mantiene in vita almeno una copia dei miei file, con il solo obbligo di attaccare ogni tanto quell'hard disk al computer.

27 ottobre 2007

Cestini criteriati

Mi ero dimenticato di aggiungere, nel precedente post, il collegamento alla pagina relativa alla gestione dei file eliminanti (Trash vs. Recycle Bin) su XvsXP.com

La cosa bella del confronto è che nessuno dei due contendenti, a parere di chi il confronto l'ha scritto, ha tutte e 4 le funzionalità richieste, ma solo 2. Il cestino ideale dovrebbe infatti permettere:
  • l'esplorazione delle cartelle (OSX, Nautilus)
  • l'eliminazione "sicura" (OSX)
  • l'eliminazione individuale dei file (XP, Nautilus)
  • il ripristino dei file cancellati nella posizione originale (XP)
Affascinante notare che il cestino di GNOME/Nautilus è un "ibrido" dei due.

Aderendo allo standard di fd.o, potrebbe diventare possibile avere il ripristino a basso costo (l'utente ha fatto clic su ripristina, leggi il valore la chiave che ti dice la posizione originale, sposta il file su tale valore) e arriveremmo così a 3 su 4.

Ma¹ non posso non domandarmi: GIO/GVFS è talmente avanti che magari in un prossimo futuro non dovrò più installare e usare srm(1) da terminale² per cancellare definitivamente i pornazzi file privati? Ci avrà pensato Alexander "Capitano, oh mio capitano" Larsson? In fondo GIO/GVFS è stato pensato per essere estensibile, no?

Mi sa che qui ci scappa un'email in mailing list.

[1] sì, lo so, non si dovrebbero cominciare le frasi con il "ma"...
[2] sì, lo so, potrei usare zenity per farmi uno script...

25 ottobre 2007

Cestini scriteriati

Aggiornamenti pratici dal fronte GIO/GVFS: prove alla mano, anche il cestino diventerà standardizzato.

Al momento il cestino di GNOME è collocato in $HOME/.Trash/ e contiene solo i file.

La specifica di fd.o relativa al cestino invece prevede che non solo i file vadano collocati in $XDG_DATA_HOME/Trash/files/, ma che ci sia anche una bella directory $XDG_DATA_HOME/Trash/info/ che, per ogni file cestinato, presenta un file tipo
[Trash Info]
Path=/percorso/al/file/eliminato.txt
DeletionDate=2007-10-25T21:50:10
Un piccolo «Urrà!»

22 ottobre 2007

Fossi figo guiderei una grande jeep

Siete uno di quei poveri sfigati che hanno una vecchia scheda grafica NVIDIA che Ubuntu ha deciso di lasciare fuori dal luccicoso mondo degli effetti visivi? Volete fare colpo sulla vostra amica Guendalina? Avete complessi di inferiorità nei confronti di vostro cuggino che cambia scheda madre, cpu e gpu ogni 4 mesi solo per sparare contro qualche zombie virtuale?

Allora questo post fa per voi.

Necessarie

Per mettere in pratica le esoteriche indicazioni presenti poco oltre vi servono due cose:
  • una scheda grafica con chipset NVIDIA un po' vecchiotta
  • una scheda grafica con chipset NVIDIA con meno di 64 MB di memoria grafica
In queste condizioni infatti, quando provate ad abilitare gli effetti visivi nello strumento di preferenze Aspetto, il sistema vi spernacchia (codardamente) dicendo che 'ste cose non fanno per voi.

Ma, parafrasando un noto ex presidente della repubblica, voi non ci state. Voi state cercando di entrare nella casella di posta della vostra amica Guendalina per sapere se vi vuole bene veramente, non esiste che non riusciate a far sbrillucciare un po' le finestrelle.

Al lavoro, al lavoro, Cenerella

Dovete far capire al vostro sistema due cose:
  1. che 32 MB vi sono sempre bastati e continueranno a farlo
  2. che non deve fare troppo storie, se non riesce a essere fluido, sia indiretto
Il tutto, ovviamente, va fatto in modo elegante e in UNIX-style.

Ci sono due comodi file di testo a cui mettere mano, uno per tutti gli utenti, l'altro per il solo utente corrente: /etc/xdg/compiz/compiz-manager e $HOME/.config/compiz/compiz-manager. Mettete mano a quello che ritente più adatto per voi; il primo esiste già, quindi potete usarlo come esempio.

Per educare in un sol colpo aggiungete al file le seguenti righe:
      NVIDIA_MEMORY="0"
INDIRECT="yes"
Non è proprio necessario mettere zero, basta un valore qualiasi inferiore alla memoria installata sul vostro PC. Salvate, riavviate compiz e voilà, ombrette e gelatine dappertutto (beh, quasi) senza il dramma delle finestre annerite.

Nota seria: abilitando l'indirect rendring, la riga di comando che avvia compiz non dovrebbe contenere --loose-bindings. Non so perché ma ciò non accade. Necessarie maggiori investigazioni.

E ora cracking

Adesso che il vostro ego è in pace, state pensando di tornare a crackare la casella di posta di Guendalina, vero?

Lasciate stare.

L'hanno vista muoversi leggera come un gavettone d'idrogeno in direzione del vostro caro amico Furio Terzappi e infilargli in bocca due metri di lingua, la lingua dell'amore... come dite? Ah, vi ha assicurato che non lo ama... cosa? vi dispiace per lui... perché magari poveretto si fa delle idee...

20 ottobre 2007

Pulizia etnica

Beh, come titolo è un po' sopra le righe, ma annuncio ufficialmente che nei prossimi giorni provvederò a effettuare una corposa pulizia della traduzione di Pidgin in Ubuntu 7.10 (Gutsy Gibbon).

Oltre alla correzione di eventuali errori, forme non in linea con le linee guida per la traduzione e altro, ho in mente di apportare le seguenti modifiche:
  • buddy -- conoscente
  • alias -- pseudonimo
  • screen name -- nominativo pubblico
Notare infatti che nell'applicazione buddy e contact sono due cose distinte (provate a tradurre "Removing this contact will also remove all the buddies in the contact" usando solo contatto come traduzione) e che screenname non è né nome utente, né nome e basta, né account.

Certo, potrebbe venire fuori un'autentica schifezza e in effetti potrei provare a farlo prima in locale, ma metti che invece funziona alla grande?

18 ottobre 2007

Truppe Antidemone

Negli ultimi giorni, invece di scrivere su questo blog, ho letto. Per essere più precisi ho riletto "Devilman", il manga di Go Nagai. E una piccola cosa curiosa che è successo mi ha fatto.. no, non anticipo nulla.

Visto che di solito la gente conosce il cartone animato, visto che le stupide note finali a cui giungerò necessitano della conoscenza degli eventi del manga, direi che è necessario un bello spiegone.

Dunque, il cartone animato di Devilman è solo una versione edulcorata e adatta a un pubblico meno adulto di ciò che il maestro Go Nagai aveva in mente. Il grande uomo diavolo dall'inferno libero dalla pelle azzurrina, mutandoni alla superman e mosse speciali evocate a gran voce non ha nulla a che vedere con il devilman del fumetto: sanguinario, con protesi dentale e occipitale molto più puntuta, ali da pipistrello, coda e gambe pelose tipo caprone. Inoltre, mentre nel cartone animato l'essere umano (Akira Fudo) moriva e il demone (Amon) prendeva il suo posto "in incongnito", nel fumetto l'umano si "impossessa" del corpo del demone per combattere l'invasione degli altri demoni.

A questo punto avrete già immaginato che diversa è anche la trama: nel cartone la terribile tribù dei demoni invia il classico nemico della settimana a convincere Amon a tornare tra loro (poi, perse le speranze, a ucciderlo), nel fumentto invece... beh, nel fumetto succede molto meno, giusto il totale sterminio della razza umana.

Non prima però di aver delineato un tragico scenario: la razza umana, sotto la minaccia dei demoni, cede alla propria paura e comincia a sterminarsi a vicenda. Oddio, è vero che i demonietti, capita l'antifona, hanno fatto vedere o credere a tutto il mondo che possono fondersi con gli uomini e che chiunque può diventare da un momento all'altro un demone, certo è che la reazione degli umani è un po' esagerata: truppe antidemone che alla minima segnalazione di anormalità comportamentale (non sei felice? non sei allineato? non ti unisci agli altri nella caccia alle streghe?) ti si presentano davanti casa, ti trascinano via a forza con qualche familiare, ti portano in una inaccessibile torre per sottoporti a torture e lasciano gli altri tuoi parenti alle cure dei vicini di quartiere e ai loro forconi, coltelli, fiaccole e via dicendo.

Questa è la sorte che tocca nel fumetto alla povera Miki, la tipa innamorata e amata dal nostro Devilman, sbrandellata, decapitata, squartata e appesa a pezzetti su lunghi bastoni. Non per mano dei demoni. Per mano di quegli esseri umani diventati più ossessivo-compusivi per le stragi degli stessi demoni.

Giunti alla fine dello spiegone, perché tutto ciò, vi starete domandando?

Perché ieri sera ho letto questo commento¹ a un mio precedente post.

Sinceramente, ho cominciato a sentire la folla inferocita sotto casa con lunghi bastoni appuntiti che reclamava la mia testona riccioluta come souvenir d'italì.

Felipe Fudo, pensaci tu!!!

[1] mmmh a quanto pare non posso linkare un singolo commento... Vabbè, è il numero 11.

5 ottobre 2007

Minacce verbali

Ma volete mettere? Una settimana liberi dai commenti di Felipe su tutto? Da quel senso di obbligo tipo "ok, ho fatto quello che dovevo fare, adesso andiamo a vedere che si dice su pollycoke".

Io ci metto la firma, se non torna.

Anzi, se torna incasino la traduzione italiana di Gutsy, mettendo una lingua a caso per ogni modulo. Poi vi voglio vedere a usare Nautilus in occitano.

3 ottobre 2007

Parto travagliato

Io, personalmente, 'sta cosa la vedo un po' difficile.

A meno che, come diceva Groucho (quello di Dylan Dog) qualche anno fa: «Cosa ci vuole per far riunire i Beatles? Altre 3 pistolettate».