24 settembre 2011

Vincere!

Ricercatori di terra, di mare e dell'aria! Camici bianchi delle rivoluzione e precessione! Uomini e donne d'Italia, cervelli in fuga e regno di Padania. Ascoltate!

Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. L'ora delle decisioni relativistiche.

La dichiarazione di guerra è stata già consegnata all'ambasciatore Alberto Unapietra.

Scendiamo in campo contro la democrazia plutocratiche e reazionarie della velocità della luce, che in ogni tempo e spazio, hanno ostacolato la marcia e spesso insidiato l'esistenza stessa dei viaggi iperspaziali.

References -- http://www.istruzione.it/web/ministero/cs230911

Thanks -- un grazie a Ulisse per l'ispirazione
Notes -- avevo dimenticato quel "scendiamo in campo"...

21 settembre 2011

Salsicciotti volanti

La notizia di Mac OS 10.7 che aveva lasciato leggibile a tutti gli utenti il file shadow mi ha fatto venire in mente una curiosità che ho notato da poco.

Li puoi guardare da un lato, li puoi guardare dall'altro, li puoi guardare di sguincio, ma da qualunque prospettiva tu li guardi... beh, tranne che da dietro il monitor, lì non vedi molto... non potrai non notare una cosa. Le schermate di accesso di Ubuntu 11.10 (lightdm + unity-greeter) e di GNOME 3.2 (gdm + gnome-shell in modalità login) hanno ricevuto un trattamento massiccio di riduzione all'essenziale[screenshots needed].

Opposti nella filosofia¹ e nei risultati grafici ottenuti, condividono però un punto in comune: presentano una regressione discretamente inquietante rispetto al vecchio, semplice e noioso GDM.

Non è più possibile selezionare al volo la disposizione della tastiera usata mentre si digita la password. To be bug or not to be bug, that is the question.

A che serve sapere o cambiare disposizione al login? Se tutto funziona come deve, praticamente a nulla, ma se le cose cominciano ad andare male, e assumendo come universalmente validi e accettati i corollari 7, 8 e 9 della legge di Murpy, allora ci troveremo nella situazione in cui un utente si trova davanti a una schermata di accesso che si aspetta una disposizione inglese USA standard, con una tastiera fisica avente disposizione francese Dvorak e con la necessità di digitare lettere che per quanto ne sa lui si trovano solo su una tastiera con disposizione tedesca.

Oddio, certo, a onor del vero, invocando il Principio di Shaw, è anche possibile che l'utente medio per il quale Ubuntu e GNOME si stanno confezionando sia quello che come password usa "12345". Ora però, senza voler scendere nei dettagli e discutere se sia meglio "Tr0ub4dor&3" oppure "correct horse battery slape", pensiamo al caso in cui la password contenga lettere e/o numeri e un paio di caratteri a scelta tra #, $, % ed &.

Sono i tipici caratteri che si trovano *sempre* da un'altra parte quando si cambia disposizione, pur restando in un alfabeto latino. Potenza delle divisioni culturali, delle leggi universali e delle variabili che non mutano, al contrario delle costanti.

Perciò una raccomandazione: che userete Ubuntu 11.10 o GNOME 3.2, fate attenzione quando installate il sistema operativo a non scegliere una disposizione di tastiera di sistema errata, anche perché l'unico modo che avrete per cambiarla sarà prima fare il login e poi impostare la lingua e la disposizione di tastiera di sistema. Se poi la vostra distribuzione insiste usare l'inglese USA come predefinito per il sistema nell'immediato post-installazione, voi non fate i capoccioni e non vi incaponite con quella password piena di stranezze della vostra inutile lingua. Se poi volete farlo, allora ricordatevi che c'è sempre² la scappatoia del Ctrl+Maiusc+U che vi permette di inserire ogni possibile carattere Unicode usando il rispettivo codice numerico.

La domanda interessante a questo punto è: avremo prima o poi la possibilità di cambiare disposizione del login al login prima del login? Per esempio tra 6 mesi, con Ubuntu 12.04 LTS o GNOME 3.4. Se guardiamo la prior art (Mac OS 10.5, Windows 7, altro?) e il design previsto (ho controllato solo quello di GNOME, non sono riuscito a trovare niente di riferibile a unity-greeter) la risposta è no (anche se W7 ha una scelta Italiano/Inglese).

In tal caso chi glielo va raccontare ai maniaci della sicurezza, che hanno già impostato la password con caratteri presi dalla disposizione uzbeka, tipo "ЬфвкуТфегкфхгтфзгеефтф"?

[1] cfr archivi di desktop-devel-list, maggio 2011, thread in cui è proposto lightdm come modulo/feature per GNOME 3.2
[2] in effetti funziona sicuramente con GTK+, non saprei se anche con Clutter e quindi con gnome-shell

17 settembre 2011

Running Free

Ho fatto una cosa brutta. Ho fatto una cosa molto brutta e me ne scuso. Ho pensato che non fosse corretto esprimere qui nei soliti modi il mio personalissimo e privato parere su cose che riguardavano, da vicino e talvolta dietro le quinte, le decisioni e le sorti di alcuni progetti opensource che seguo e a cui dedico parte del mio tempo libero e delle mie risorse di calcolo.

Credevo che, a causa delle varie novità e cambi di rotta che avevano investito tali progetti, a causa della controversa accettazione da parte di molte delle persone che quei progetti usano e apprezzano, a causa dell'onda sempre più gonfia di strani figuri che si divertono a criticare tutti e tutto a prescindere, credevo, insomma, che non fosse corretto da parte mia unire un fatto e un punto di vista, rischiando buttare benzina sul fuoco, sia da un verso che da un altro, su delle questioni che non tutti sembravano ancora in grado di metabolizzare o di affrontare con serenità e con la voglia di confrontarsi seriamente per migliorarsi.

In questa lunga indecisione e incapacità di trovare un punto mediano ho scelto il silenzio, un tranquillo e rassicurante silenzio. Nessuno che fraintende, nessuno che si arrabbia, nessuno che si infastidisce quando non osanno delle scelte che non condivido (a onore del vero anche poco, pochissimo tempo per raccogliere le idee scriverle, ma quello è accessorio, non funzionale).

Adesso mi sarei anche un po' rotto le scatole, visto che comunque la situazione non è cambiata e tutti sembrano sempre pronti a lanciarsi dardi e accuse avvelenate. Per cui, se gli impegni me lo permettono, la decisione di stasera è quella di ignorare cosa pensano le persone, fregarmene bellamente di coloro che si infastidiscono alle mie parole e di scrivere, così, nero su bianco, un fatto (vissuto da vicino, così magari vi fornisco qualche pruriginoso dettaglio) e un punto di vista.

Il fatto. Beh, direi tanto vale partire dal fatto del giorno, una nuova mirabolante e salvifica applicazione per GNOME, quella che tutti gli utenti di GNOME 3 stavano aspettando: Office Runner. Non ve la descrivo, non subito, prima vi dovrete sorbettare l'antefatto del fatto e poi il punto di vista.

Andiamo dunque con ordine e partiamo da qui, da quando gli utenti di Ubuntu Oneiric Ocelot, futura Ubuntu 11.10, cominciano ad avere per le mani la versione 3 di GNOME e cominciano a rendersi conto che qualcosa è cambiato. Nello specifico che sono scomparsi alcuni controlli nelle impostazioni di sistema che permettevano di regolare il comportamento del sistema alla chiusura del coperchio del portatile. Oddio, la storia è forse più vecchia, già ai tempi di GNOME 2.99 ci sono state ondate di risentimento per tutte quelle opzioni scomparse nel limbo di dconf-editor, ma la ferma opposizione di chi sviluppava upstream ha impedito che venisse cambiata direzione. Si sa, però, che Ubuntu ha una predilezione particolare per patchare software in modo da adattarlo alle esigenze di chi Ubuntu lo sviluppa e lo sponsorizza e ogni tanto anche di chi Ubuntu lo usa. E così, grazie all'intervento di Martin Pitt, il pannello Alimentazione di GNOME è diventato il pannello Alimentazione di Ubuntu¹, così:


La differenza con upstream? La sola riga centrale, "when the lid is closed". Cosa? Sì, scusate, mi dicono dal marketing di GNOME di precisare che anche il tema è diverso, il tema di GNOME è il solo e l'unico, e non avrebbe mai e poi mai usato colori simili.

La patch è stata proposta upstream. Sì, lo ripeto, giusto per confermarvi che certe cose accadono, non sono leggende metropolitane: la patch è stata proposta upsteam. È vero che era un po' tardi sul ciclo di rilascio di GNOME, ma se non altro la patch è stata proposta upstream. Non so se ve l'ho detto, poi, ma la patch è stata proposta upstream.

Reazioni moderatamente contrarie. Non è molto conforme al design di GNOME, che prevede l'uso pervasivo della sospensione come risoluzione di ogni male del mondo. La sospensione deve funzione -- e se non funzione non è un problema di GNOME, ma degli altri livelli -- la sospensione è la cosa giusta da fare -- la fanno anche gli altri, che non vuoi farlo anche tu? -- e basandoci su questi presupposti il design di GNOME deve togliere dalla vista ogni controllo che possa indurre in tentazione l'utente e portarlo nel peccato di un AskUser o di un BlankScreen. È talmente bello sospendere il proprio computer quando si chiude il lid anche nel caso in cui si sia connessi all'alimentazione di rete², con buona pace dei download in corso.

Inoltre pare che recentemente per giustificare un cambio del design è necessario un caso d'uso, e pare che, per la questione proposta da Martin Pitt il caso d'uso a cui hanno pensato è: "sono a una conferenza o a lavoro e devo andare da una stanza all'altra, chiudendo magari il coperchio per portarlo meglio e senza ingombro, ma senza mandarlo in sospensione, così da non perdere le varie attività di rete (chat, download, altro) che erano in corso".

Basandosi su questo caso d'uso (non nuovo, già sentito ogni volta che il problema delle "preferenze decimate" si è riaffacciato in questi ultimi mesi) pare che Hadess e Jimmac, nel volgere di un meriggio, abbiano pensato una nuova interessante soluzione. Così, in fretta e di gran lena, Hadess ha scritto una piccola applicazione, Office Runner, e l'ha caricata su git.gnome.org. Ma di questo il vostro affezionatissimo era ancora all'oscuro...

Update: a quanto pare l'idea iniziale di Office Runner aveva fatto capolino già mesi fa, solo l'implementazione è da riferirsi ad oggi.

Infatti nel frattempo io, ovviamente, ci ho messo del mio. Dai, lo sapevate sin dall'inizio, era qui che volevo arrivare, no? :) Diciamo che ho preso troppo sul serio il mio ruolo di anello mancante tra lo gnomo e l'ubuntero e mi sono incautamente detto tra me e me: "uh che bello, una patch fatta da Ubuntu, proposta subito subito upstream, che risolve un problema e che non stravolge il design, mi pare giusto dire che il mio parere, per quanto conta, è favorevole e che, se non l'avessero notato, con quella patch è più semplice per l'utente capire cosa fa il sistema, riacquistare quella antica sensazione che va sotto il motto: l'hardware è mio e ci faccio quello che decido io".

Che dire, la buona volontà c'era, la convinzione nelle proprie idee anche, l'aver ascoltato cosa dicono le persone che conosco e che usano GNOME/Ubuntu/Altro anche. I risultati invece non sono stati incoraggianti. Però mi hanno detto che posso aprire un secondo bug, relativo al solo "voglio vedere come è impostato perché il computer è mio", così poi me lo possono chiudere subito come WONTFIX senza discutere, tanto ci abbiamo già discusso sopra. Ora voglio solo raccogliere un po' di materiale per offrire un "prior art", relativo a cosa fanno gli altri, così ci perdo un po' ti tempo, ma almeno ho la coscienza in ordine e pettinata.

Così, con la chiusura del bug di Martin Pitt con WONTFIX, ecco emergere una nuova applicazione, Office Runner. Cosa fa? Risolve il singolo caso d'uso in modo divertente e simpatico. Alcuni dicono che è una presa per il cul* altri che dovrebbe essere inclusa nel core di GNOME. Sotto trovate un link a un video dimostrativo, giudicate voi: i fatti li avete letti, il punto di vista... facciamo che stavolta è il vostro, visto che a quanto pare ogni giorno che passa divento sempre meno rappresentativo esempio del contributore medio di GNOME :P

Riferimenti:

[1] non è del tutto un gioco di parole, le versioni patchate del software GNOME che cambiano, pur di poco, il design iniziale, non sono riconosciute come "di GNOME" da parte degli sviluppatori upstream e non è detto che vi offrano assistenza in caso di problemi
[2] controllato, ecco qui l'impostazione incriminata, lid-close-ac-action

17 luglio 2011

Dinamiche e diaspore

Se due persone fumano sotto il cartello "vietato fumare" gli fai la multa, se venti persone fumano sotto il cartello "vietato fumare" chiedi loro di spostarsi, se duecento persone fumano sotto il cartello "vietato fumare" togli il cartello. 
-- Winston Churchill
Rapporti di forza. Forza reale. Forza fisica. Forza morale. Forza d'animo. Forza economica. Forza di manganelli. Forza di sfondamento del proiettile che ti viaggia contro. Forza uguale massa per spostamento. Forza Roma. Lazio merda.

In fin dei conti il mondo va avanti così.

Per cui bisogna guardarsi attorno, magari adeguarsi e assuefarsi, così da decidere come e dove e perché e quanto e se indirizzare e aggiungere la propria forza. Io, per me, non ho ancora scelto verso chi rivolgere la mia, a chi donarla in modo incondizionato, sono sempre così dannatamente veltroniano che qualche generale in pensione mi odierebbe per i miei "ma anche" e per l'assenza di una presa di posizione ferma e decisa e irrevocabile a favore dei "miei" e a svantaggio dei "loro".

Perché in fondo la guerra è bella, bella e invitante con la sua languida profusione di forza, che permette in modo chiaro e definitivo di mostrare chi ha i muscoli più gonfi e il razzo più lungo. Uno, due, tre schermaglie e poi BUM! fine dei giochi, avete chiuso, non siete più niente, non lo siete mai stato. E non serve più nemmeno il cartello "vietato fumare".

Facile, oh quanto dannatamente è facile lanciare razzi e razzetti contro tutto e tutti, facile quanto togliere il cartello "vietato fumare", ma più autocelebrativo, più gongolante, più foriero di soddisfazioni.

Fine dei giochi? Forse sì, che senso avrebbe continuare, se non fosse che c'è ancora un "ma anche" da giocarmi in questo post.

Un "ma anche" che, da parte mia, vuole essere timido e senza pretese, che potete farci quello che più vi pare, coccolarlo dolcemente così come sputarci sopra il vostro disprezzo, ma che resterà perennemente lì ad attestare la mia inadeguatezza e insofferenza a conchiudermi all'interno di un pensiero unico e univoco.

Qualche anno fa abbiamo messo da parte Gecko visto che il suo paradigma di sviluppo rendeva difficile utilizzare il suo motore di rendering HTML (e varie altre feature) all'interno di GNOME perché, per farla breve e sporca, Mozilla rilasciava prodotti, non librerie di sviluppo. L'abbiamo fatto perché ritenevamo che fosse il software ad essere sbagliato, non le persone che dovevano usare quel software per costruire qualcosa.

E oggi? Se mi guardo attorno leggo di persone che attestano quanto sia bello GNOME 3 e GNOME Shell, ma che per farli funzionare in modo efficace hanno dovuto installare gnome-tweak-tool mentre disegnavano pentagrammi in terra nel tentativo di evocare il Click of Destiny. E non sono 2, non sono 20, non sono 200. Sono un po' di più. Eppure c'è qualcuno che continua a ripetere che in questo caso il software è giusto, le persone sbagliate.

Di certo c'è qualche patologia che prevede tra i sintomi una profonda e innata idiosincrasia nei confronto di tutto ciò che non è se stesso. Dovrei controllare su wikipedia se è il narcisimo o il morbo di Chuck Norris. Atteggiamento legittimo. Ma anche così dannatamente inutile per trovare un modo nuovo e intelligente per entrare in contatto effettivo, efficace e collaborativo con quei duecento sempre lì, fermi sotto al cartello "vietato fumare".

Forse qualcuno dovrebbe prendere una scala e un po' di buona volontà e trovare il tempo di salire fin lassù per mettere un'altra scritta, che so, "Parliamone".

Beh, certo, assieme alla voglia di ascoltare.

14 luglio 2011

Io te lo direi...

... o forse te l'ho già detto, o te l'avrei già voluto dire in passato, o magari te lo vorrò ripetere in futuro, anche se per ora mi tocca scrivere un post a parte invece che un solo placido commento:

  1. dopo il . ci va la maiuscola
  2. s/Gnome/GNOME
Update: sorry, ovviamente per sicurezza meglio s/Gnome/GNOME/g

12 luglio 2011

Quel periodo dell'anno...


Oh sì, complimenti a Google Inc per aver speso bene i suoi soldi coi traduttori¹ per quella stupenda traduzione di given name. Il traduttore del povero e bistrattato Evolution ha invece a suo tempo fatto il suo lavoro, controllando il vocabolario/dizionario (cioè nome di battesimo, ma per essere politically correct ha preferito togliere i riferimenti alle radici cristiano protestanti delle lingua della terra di albione... fossero rimasti norreni o quelli che erano non avrebbero fatto un soldo di danno, tanto si sa che si vestivano di marmotte quando noi già si accoltellava un Giulio Cesare).


[1] anche i messaggi che appaiono quando si monta/smonta una scheda SD sono da cute anserina, declinati pure al modo e tempo errato.

25 giugno 2011

Long Road Home


For more info see http://www.it.redhat.com/pdf/osd/2011/HP_pres.pdf

E comunque, se non ricordo male lo speech, i driver per le stampanti HP per Linux non esistono perché è cosa buona e giusta, ma perché HP vende computer con Linux che potrebbero trovarsi nella condizione di usare una stampante HP. Ipse dixit.

7 aprile 2011

It's a boy!

No, non è il 2015. Stavolta siamo stati ai patti: GNOME 3 è qui. E stavolta, anche se in confronto ad altri solo per una piccola briciola, posso dire con orgoglio...

PS per chi non volesse rovinarsi la sorpresa, suggeriamo di attendere ancora qualche giorno per poter vedere i noti e ormai tradizionali easter egg nelle immagini che accompagnano le note di rilascio, o per lo meno la loro traduzione italiana; per il momento infatti ci sembrava cosa buona e giusta lasciare le immagini originali, create con cura da Allan Day.

PPS e non dimenticate di dare uno sguardo anche al nuovo gnome3.org e al rinnovato gnome.org

29 marzo 2011

Ops, we SMA(U)ck again...

Annunciazione Annunciazione!
Per chi mai si sarebbe potuto immaginare di vedere i due loschi figuri noti come Flavia "Deindre" Weisghizzi e Luca "Elleuca" Ferretti allo SMAU a Milano, ebbene, la storia si ripete!

La graziosa e gentile dirigenza della più importante fiera della innovazione ha accettato nuovamente la nostra candidatura per proseguire il discorso iniziato in ottobre.
Torneremo infatti sull'argomento CLOUD, e stavolta sarà più in alto che mai!

C'è ancora qualche posto per gli amichetti :) Basta cliccare qui!

Vi aspettiamo giovedì 31 marzo alle 12 e 30 alla Fiera di Roma.

Un bacio a tutti!

21 marzo 2011

GNOME 3 Release Party a Bologna

Contribuenti e contributori, traduttori, sviluppatori e semplici appassionati,

siete pronti a dare sfogo a tutta la vostra friccicantezza e festeggiare i primi vagiti del neonato GNOME 3? L'appuntamento allora è per sabato 9 aprile in quel di Bologna, presso la Sala Consigliare del quartiere Porto in Bologna

La data e il luogo sono stati accuratamente scelti dalla vostra compagine GNOMEttara preferita, in modo da coincidere con il translation sprint, permettendo quindi di unire l'utile al dilettevole.

L'attuale programma, ancora in via di precisa definizione, prevede una breve, che dico, brevissima introduzione ad apertura dei lavori del translation sprint, giusto per ricordare a tutti che, dopo essersi arrovellati le meningi sulle traduzioni, a fine giornata ci sarà festa grossa con:
  • dalle 16.30/17.00 e fino alle 18.00 nella stessa sala consiliare -- una o più presentazioni su GNOME 3, che spieghino cosa è, perché è, cosa comporta, quali rischi per la salute e quali vantaggi per l'ecosistema globale, con picchi di interesse su design e sviluppo; ovviamente sarà presente anche un GNOME 3 in pixel e bit, da poter toccare con mouse;
  • da dopo le 18.00 fino a quando più o meno vogliamo in uno dei locali più trendy della splendida Bologna -- beveraggi vari, gentilmente offerti a voi stessi da voi stessi, da consumare tutti assieme in allegria, tra palloncini, spille ed adesivi tutti coperti di orme GNOMEsche
Non mancheranno infatti alcuni cotillion gentilmente offerti dalla GNOME Foundation da tenere come ricordo di questo evento.

Una piccola nota: la GNOME Foundation gradirebbe avere foto di questi party, in modo da mostrare quanto le GNOMEtte e gli GNOMEtti di tutto il globo sappiano divertirsi. Raccomando quindi fin d'ora a tutti i partecipanti di sorridere :)

Ci vediamo a Bologna.

PS sì, il sito www.it.gnome.org è down, colpa del FLUG che ha migrato su ILS il loro server, dimenticandosi del nostro che da loro era ospitato. Siamo in attesa di delucidazioni... anzi, se qualcuni sapesse chi contattare con precisione, sarebbe cosa grata. Nei prossimi giorni allestirò una pagina per questo evento su live.gnome.org

14 febbraio 2011

Puntualità

Lo sapevo. Ci doveva essere e non poteva mancare. Lo sapevo che Il Giornale non mi avrebbe deluso.

Perché se porti i bambini la domenica mattina mattina a piazza S. Pietro con in mano la bandierina di Padre|Beato|San Pio da Pietralcina o se li vesti da dentro in fuori, dalla testa ai piedi di abiti griffati A.S. Roma va bene ed è giusto e legittimo¹, ma se li porti a una manifestazione che in un certo qual modo riguarda il loro futuro e che per forza di cose è in un certo qual modo schierata allora diventa uso strumentale del minorenne e tu sei automaticamente incluso nel novero dei dittatori totalitaristi.

Che poi, giornalisticamente parlando, la notizia quale è? Che c'erano bambini e bambine e che nessuno li stava mangiando o molestando?

[1] S.S. Lazio no, mai.

10 febbraio 2011

What the ƒŰʗג

Comunicazione di servizio: unzip(1) è morto, viva unzip(1).

Se anche tu, come me, usando Linux ricevi ogni spesso archivi ZIP creati in Microsoft Windows versione QuellaCheTiPare e se i documenti ivi archiviati presentano nomi con lettere accentate o in generale non ASCII, ti sarai accorto di come tali documenti non vengano estratti in modo corretto, lamentandosi del fatto che è stata usata una codifica sconosciuta.

Il motivo? Non. Lo. So. E al momento non mi interessa investigarlo troppo, ma di certo è da qualche parte tra File Roller e unzip(1).

Ci sarà mai soluzione? Nel frattempo c'è un bug e un possibile workaround (che a me però non ha funzionato sui file di test): installate 7zip.

A quanto pare quest'ultimo è diventato da tempo il preferito tra i backend usati da File Roller per la gestione di ogni formato compresso degno di nota (vista la "svaria" di formati supportata da 7z(1)).

Meglio? Peggio? Serve? Io per ora l'ho installato e sul file di prova ha fallito, comunque aspetto aspetto fiducioso di ricevere un bel file "reale" per una controprova (e nel caso emozionarmi come un bimbo). Voi siete avvisati. Ora, chi avvisa i distributori?

7 febbraio 2011

GNOME Shell - Per molti ma non per tutti

Già sento nello orecchie la voce di Luigio Guastardo della Radica che dice "Ah, la tauromachia!"

Già sento, soprattutto, nelle orecchie i borbotti e i mugugni di chi sta pensando che questo è il solito post pieno di rantoli e lamentele inutili. Ma i fatti sono fatti e le mugugni stanno zero, per cui, principiamo.

C'era una volta un ambiente desktop di nome GNOME la cui mission, per parlare in termini moderni, era quello di mettere a disposizione di chiunque un ambiente desktop libero. Erano i tempi in cui si teneva in conto la questione del minimo comune multiplo, tempi in cui, magari per colpa di un substrato tecnologico ancora non troppo evoluto, il nobile Guastardo e l'umile Bepin avrebbero dovuto condividere la stessa esperienza utente, tarata sul sistema meno potente. Tempi in cui, se ci si accontentava, si poteva usare anche un driver vesa. Tempi in cui, per testare un nuovo rilascio alpha senza far danni al proprio computer non più in garanzia, sarebbe bastata una macchina virtuale senza fronzoli. Tempi in cui anche gli *BSD facevano parte del carrozzone.

Le cose, purtroppo, stanno cambiando. Questo è il racconto di quello che ho sperimentato dal vivo.

Tutto è cominciato qualche tempo fa, magari ve ne siete acconti leggendo lo... hmm... sì, possiamo chiamarlo "scazzo" tra me ed Emmanuele Bassi su twitter. Nel momento in cui lui gioiva per i tanti frame per secondo che era riuscito ad ottenere, io sperimentavo per la prima volta da mesi uno di quei bei crash infidi e bastardi, che cominciano, si ripetono non vanno via perché il problema non è in un qualche bit impazzito, ma nel codice. La colpa, cito a memoria, era ovviamente imputabile agli schifosi driver free Ati che la ancora più schifosa Ubuntu fornisce.

Sì, gli stessi driver che senza troppi problemi fanno fare a Compiz capriolette e swoosh e flappete alle varie finestre, sono la causa di crash in GNOME Shell quando questa tenta di disegnare su schermo le icone delle applicazioni.

Tecnicamente parlando la causa è, a quanto pare, effettivamente nei driver della scheda video, in particolare nella componente che si occupa dell'OpenGL, che restituisce qualcosa di sbagliato. La descrizione tecnica la trovate qui, qui e forse qui

Ne viene che se avete la sfortuna di avere un particola modello di scheda video e qualunque sia la vostra distribuzione preferita, per provare la GNOME Shell, sia semplice curiosità, sia interesse da "addetto ai lavori" (non necessariamente sviluppatore), dovrete prendere una decisione amletica. Installare o non installare i driver per la scheda video (tutto compreso, X11, drm e mesa) da git?

I driver proprietari lasciamoli fuori, in primo luogo per una questione "ideologica", in secondo luogo per ripicca (vedi sopra il rantolo "cacchio, compiz funziona, perché gnome-shell no???") in ultimo luogo perché li ho provati e l'effetto è... bizzarro. Non crash, ma provate voi a puntare il punto corretto.

Scelta non facile. Perché in fin dei conti il computer che ho davanti è mio, l'ho pagato con soldi miei, serve a me per il mio lavoro e se volessi avere un qualcosa che rischia di andare in freeze ogni 3x2 userei Windows. È una macchina di produzione e nessuna azienda, Canonical, RedHat, Novell o altro verrà a offrirmi "supporto materiale" in caso di problemi. Non che tale supporto ci sia anche per la versione stabile, ma di certo le probabilità che siano stati eseguiti maggiori controlli prima del rilascio sono maggiori.

Ma ci sono cose che un uomo deve fare, gesti magari folli che servono alla propria crescita così come è prendere il mare su una barca pirata in un romanzo di formazione. Arrrrr!

OK, ho aggiunto il PPA di xorg-edgers alle mie sorgenti apt, ho dato update e upgrade ad apt-get, ho riavviato... e adesso?!?!? Perché glxinfo mi dice che sto ancora usando i driver vecchi? Riavvia, riparti, riprova, ricontrolla, riaggiusta, riavvia, e ancora, di nuovo, un'ultima volta. Fatto. Funziona. Evvai. Momento! Perché? Ma come? Da quando? ... aggiornamento ... Controllo! Oh no! Da capo: prova, aggiusta, è cambiato, controlla, adatta, riparti e ancora di nuovo.

Debbo dire che in tutto ciò la parte più stabile è stata il driver gallium in sé (le ultime parole famose? speriamo di no) che è rimasto sorprendentemente funzionale. Purtroppo in questi due mesi è cambiato diverse volte il substrato, per cui dapprima i driver gallium non erano predefiniti e bisognava modificare /etc/environment per dichiarare una variabile ambientale che avrebbe dato precedenza alla directory in cui si trovavano, poi è stato introdotta l'opzione ForceGallium (che però all'inizio era bellamente ignorata), poi.. poi.. poi...

Adesso, alla fine della fiera, ho la mia bella build di GNOME da git, comprensiva della innovativa GNOME Shell (sì, quella roba che alcuni di voi hanno visto a Fermo), ho perso un sacco di tempo a risolvere un problema che, dal mio punto di vista, non mi competeva ("voglio compilare un DE, non capire come funzionano i driver Ati in sviluppo").

Certo, sono anche fortunato. Se avessi scelto di affidare la mia vocazione *NIX a *BSD ora mi troverei con una mano davanti e una di dietro, e non solo perché non potrei avere driver video accelerati, ma magari anche perché il mio kernel non-Linux non supporterebbe evdev/udev o altre novità. Il rilascio 3.0 di GNOME segnerà quindi definitivamente la fine della sua iniziale mission ("free desktop for everyone") e vedrà sorgere il nuovo "GNOME OS²"?

A questo punto mi rimane solo un altro dubbio nella mente, un tarlo che mi rode alla luce della recente rivolta utenti vs designer (volete sapere la mia anche su questa? cioè tutto ciò che non ho detto sul post internazionale? sicuri?). Il fatto che abbia compiuta questa complicata procedura mi qualifica come "geek" e in quanto tale il feedback mio e di altre 99 persone come me è inutile perché replicabile con una palla magica?

Ma soprattutto... intendevi la palla magica 8, vero?

[1] sì, se siete arrivati fino all'ultimo link, a quanto pare questo rognoso problema personale è stato innescato per velocizzare il caricamento e la comparsa di un pulsante dalla dimensioni 22x22 pixel.
[2] se non ricordo male qualcuno ne ha già parlato in questi termini, credo Jon McCann

4 febbraio 2011

Welcome back xorg.conf

A chi non se ne fosse accorto, negli ultimi tempi l'utilità dello storico file /etc/X11/xorg.conf è diventata così marginale e nulla da essere rimosso in toto dai sistemi Linux, tutto a vantaggio dei meccanismi di autoconfigurazione di Xorg stesso.


OK, se ne sono accorti in pochi, ossia tutti quelli che avuto la necessità di passare qualche paramentro particolare al buon caro vecchio server grafico (ditemi quello che vi pare, ma spero che sia impedito a wayland di occupare le macchine di un qual si voglia utente prima che sia garantito il funzionamento di ssh -X hostname).

Poniamo il caso che vogliate provare la futura e futuribile GNOME Shell, poniamo il caso che il vostro hardware sia una scheda grafica Ati abbastanza recente, poniamo il caso che la vostra distribuzione sia una di quelle stabili (una a caso, almeno in questo l'una vale l'altra) uscite recentemente in autunno/inverno 2010, ebbene sappiate che avrete bisogno di installare driver grafici (e in particolare le librerie mesa) più nuove possibili. Per esempio, in Ubuntu dovrete attivare il famoso repository PPA xorg-edgers¹ per fare in modo che sia usato il nuovo driver Gallium.

E come fare per usare 'sto driver Gallium? Ebbene, dicendo a xorg.conf di usarlo... Beh, non proprio a TUTTO xorg.conf, basta semplicemente creare una directory /etc/X11/xorg.conf.d/ e all'interno di essa un mozzicone del vecchio file, magari con nome 00-gallium.conf, con unico contenuto qualcosa del genere
Section "Device"
   Identifier "generic"
   Driver     "radeon"
   Option     "ForceGallium" "True"
EndSection
Sapevatelo!

[1] maggiori spiegazioni nel post "GNOME Shell: per molti ma non per tutti" che aspetta di essere pubblicato da circa un paio di mesi

14 gennaio 2011

"Si faccia una domanda, si dia una risposta"

"Fatto!" (cit.)¹

[1] se sapete da dove viene questo "cit.", titolo compreso, vi voglio bene, se me lo trovate anche su youtube  allora vi adoro