27 maggio 2008

Mezze misure

Alle volta ho difficoltà a capire i modi di dire. Come Paolo Rossi, il fratello dell'omonimo calciatore, che si chiedeva se quando uno stronzo fa un salto di qualità lo diventa di più o di meno, mi interrogo: una mezza misura è qualcosa di positivo o di negativo?

Prendiamo per esempio l'ultra osannato Asus EeePC. OK è una bella idea, un comodo strumento per chi vuole un computer veramente portatile, bla bla bla, bla bla bla, bla bla bla (hey, mica sto qui a fare pubblicità... se proprio volete qualcuno che dia anche a voi 5 buoni motivi per comprarne uno, quardate qui). Certo, se il nuovo modello, in arrivo in tutte le maggiori catene di elettronica di consumo, fosse stato proposto a un prezzo minore e contestualmente abbassato il prezzo del vecchio, allora la Asus avrebbe veramente sbancato e mi avrebbe già tra i suoi clienti...

Ma sto, come al solito, divagando. Allora, abbiamo un nuovo prodotto che si sta affacciando sul mercato, il N@tBook (si legge "netbuc", mi sa che è di origine austroungarica), ossia un computer portatile ridotto all'osso: schermo inferiore a 10 pollici, niente lettore ottico, memorie flash al posto dell'hard disk. Non è un notebook, non è destinato solo a chi non ha un computer o un notebook, ha una sua nicchia di mercato.

Che cosa manca? Manca una interfaccia adeguata e un sistema operativo opportunamente dosato.

Diciamocelo, ci siamo fatti prendere la mano: monitor sempre più grandi, window manager tridimensionali, dischi fissi che se non ti metti a scaricare almeno un film via p2p al giorno non li riempi, processori con dentro altri processori... Abbiamo esagerato. Abbiamo dimenticato i vecchi gloriosi tempi dello Spectrum Sinclair. Ora abbiamo bisongo di un remix.

Possiamo dire di Mark Shuttleworth che ha pessimo gusto per le icone che fortemente sceglie di mantenere nella sua distribuzione, ma non che non sappia individuare i mercati in espansione. I dettagli di cosa sarà "Ubuntu Remix" saranno svelati ufficialmente la prossima settimana. Io ho un po' curiosato e direi che la direzione presa non è certo da scartare.

Innanzitutto da quanto capisco "Ubuntu Remix" sarà Ubuntu. Levando, togliendo e ottimizzando pezzi, ma sì, sembra proprio che ci sarà il caro glorioso GNOME come ambiente grafico. Le prove? Le prove sono su launchpad, basta cercare e troverete 2 applet per il pannello (go-home-applet e window-picker-appler) e un tema per GNOME (human-netbook-theme), tutto ad opera di Neil J. Patel.

Compilandole, installandole e applicandole si scopre che:
  • go-home-applet altro non è che l'applet Mostra scrivania a cui è stata cambiata icona (il logo di Ubuntu invece dell'icona della scrivania) e contorno (non ha l'aspetto di un pulsante a due stati);
  • window-picker-applet è una nuova applet per la selezione della finesta corrente, diversa dall'attuale Elenco finestre di GNOME: invece di un pulsante con icona e testo del titolo della finestra, ho un gruppo di icone sulla sinistra e un unico grande spazio per il testo del titolo;
  • human-netbook-theme è il tema di Ubuntu 8.04 che usa Murrine, con un hack sul pannello.
Applicati nel modo in cui suppongo siano stati pensanti otteniamo questo:


Interessante, vero? Anche perché se le provate, scoprirete che le iconcine che rappresentano le finestre, non minimizzano le finestre come fa l'appelt Elenco finestre standard, ma sembra che siano pensate solo per passare da una finestra all'altra.

Da qui la solita catena di pensieri humberthumbertiana che giunge alle conclusioni seguenti:
  1. la gestione delle finestre è demandata completamente alla nuova applet, titolo compreso, ed è ragionevole pensare che le finestre saranno sempre massimizzate e senza cornice;
  2. il pannello superiore non ci sarà (motivo? che senso avrebbe mettere due loghi, uno sopra e uno sotto?);
  3. è probabile che Ubuntu Remix conterrà un qualcosa di simile all'Easy Mode dell'attuale distro installata sull'EeePC (beh, non è proprio certo, diciamo una supposizione non supportata da nulla, l'altra alternativa è il main-menu di Novell, ma poi si perde la parte Easy...)
La bellezza di tutto ciò (che, ripeto, è solo una mia supposizione basata su quanto attualmente pubblicamente disponibile) è nel fatto che sono state semplicemente usate le tecnologie già disponibili, ossia le applet del pannello e libwnck. Ciò è "cosa buona" perché in primo luogo ci permette di attestare che GNOME è ben pensato come piattaforma di sviluppo (mi sa che dobbiamo dire grazie a Neil, se avessero affidato la cosa a chiunque altro magari avrebbe ricreato una nuova applicazione da zero...), in secondo luogo perché nulla vieterà, in futuro, di inserire queste novità in uno GNOME Desktop standard e avere un Easy Mode anche sul vostro QuadCore con 8 giga di RAM e 6 hard disk in RAID. Che a voi non serve, ma magari potrebbe far piacere a vostra nonna o potrebbe essere utile in ambito scolastico, no?

Aggiungiamoci una buona dose di ottimizzazioni e una serie di driver per le periferiche, speriamo in un modo per sincronizzare i propri dati (calendario, documenti in una certa cartella) con la Ubuntu standard, immaginiamo un po' di trasparenze e effetti grafici ben dosati, supponiamo un installer tipo copio-un-file-su-chiavetta-lo-avvio-e-fa-tutto-lui e avremo un prodotto di certo interessante che potrebbe fare venire veramente voglia di spendere 'sti sporchi 300 euri anche solo per la vecchia versione dell'EeePC.

Oh, poi magari esce fuori una mezza sega (ma anche qui: una mezza sega, è meglio o è peggio di una sega completa? e di che tipo di sega parliamo?), ma in tal caso non è colpa mia: io la cosa me la sono sognata ben benino.

Update & PS: se pensate di fare il meeting a Cesenatico e fortissimamente mi volete presente, fate una colletta e regalatemi un eeepc da 9 pollici, se poi lo fate a Cesenatico mentre a Rimini fanno l'unico vero Meeting, allora vado al secondo, ovvio, no ;-)

25 maggio 2008

Qui è Ringo Mandingo da Radio Pajata Fresca

... e io che pensavo che lavorare in radio fosse una cosa seria ... ridere alle spalle della gente ... a Radio Rock certe cose non succederebbero di certo ...

PS "Mandingo" si pronuncia "Naingin", è bretone-d'oil.
Ringo rimane uguale.

22 maggio 2008

Arata Phenomenum

«Solo gli impianti nucleari consentono di produrre energia su larga scala, in modo sicuro, a costi competitivi e nel rispetto dell'ambiente»
No, sul serio, ma gli ingegneri e i fisici nucleari che ne pensano? Concordano su tutto?

Perché io tecnicamente non sono ingegnere e nemmeno dottore, ma il mio bell'esame di Interazione bioelettromagnetica me lo ricordo bene. Eravamo a radiazioni con lunghezze d'onda mooooolto più grandi, ma dopo un semestre, centinaia di formule e pagine la conclusione era:
OK, mettiamo da parte la questione SAR¹ che deve essere minore di un tot, per tutto il resto non sappiamo un bel niente di come la radiazione elettromagnetica interferisce con la cellula, figuriamoci con un gruppo di cellule correlate tra loro, anzi i dati che abbiamo mica sono tanto confortanti². Però in assenza di esperimenti galileiani o modelli validi diciamo che tutto va bene sennò non ci assumeranno mai alla Nokia.
Parliamo di altro, lo so, ma in fondo il problema è simile. A meno che, come in una storica puntata di Futurama non mettiamo rifiuti napoletani e scorie radiottive su un bel razzo e lo inviamo nello spazio...

[1] Tasso di Assorbimento Specifico, per dirla in altro modo la quantità di energia che entra nel corpo considerando la natura dell'onda elettromagnetica, la transizione di fase e le proprietà del dielettrico... non avete capito? OK mettiamola così: se portate il cellulare in tasca, se il raggio dei vostri testicoli è opportunamente relazionato alla frequenza di funzionamento del cellulare stesso e se la materia di cui sono fatti è di un certo tipo, i gioiellini potrebbero finire con lo scaldarsi troppo a causa di un picco nella curva Assorbimento/frequenza.

[2] Leggi: alterazioni che vanno dalla modifica delle reazioni che governano il funzionamento della membrara cellulare fino a effetti sul nucleo, magari temporanei e reversibili, ma non è mai detto...

PS il titolo non è la solita cazzata, google sa tutto...

S for SWAT Team

Lo so, in fin dei conti c'è un piccolo cavaliere dall'armatura sbrilluccicante dentro di me in cerca di perigliose donzelle da salvare.

E in quale pericolo maggiore le perigliose donzelle possono trovarsi in queste settimane così drammatiche se non avere delle chiavi SSH compromesse per colpa di una patch non approvata in upstream? A proposito: diciamo tutti con forza basta alle patch non approvate upstream. Facciamo uno sciopero se serve¹

Certo, avrei preferito correre in loro soccorso su un bianco destriero (anche se uno gigantesco e nero alla Raoul forse sarebbe meglio) o ancora meglio a bordo di un gigantesco robot nagaiano (ma sono indeciso tra qualcosa alla Mazinga e qualcosa alla Getter Robot) e invece mi tocca accontentarmi di un cavalluccio marino...

Allora perigliose donzelle all'ascolto che non sapete scrivere codice in bash, che non vi va di aprire un Terminale e che non avete una coda di gente davanti alla porta (o dietro, dipende dei punti di vista), ovviamente per prima cosa aggiornate la vostra distribuzione con gli aggiornamenti di sicurezza per ssh/ssl e per seconda cosa, se non c'è già, provvedete a installare il programma seahorse.

Poi facciamo una copia di backup (la sicurezza non è mai troppa quando si parla di sicurezza; per esempio lo sapete che indossare 2 preservativi è più sicuro che indossarne uno solo?) delle vecchie chiavi: apriamo la cartella Home nel file manager, selezioniamo la voce Visualizza → Mostra file nascosti, poi facciamo clic una volta sola sulla cartella .ssh ora visibile e selezioniamo Modifica → Duplica.

A questo punto avviate Seahorse selezionando Applicazioni → Accessori → Password e chiavi di cifratura: vi sia apre una finestrella con attiva la scheda Chiavi personali che elenca le vostre attuali chiavi SSH e GPG. Cancellate la vostra chiave SSH, che è quella con la chiave e lo schermo come icona: fateci clic sopra e poi scegliete Modifica → Cancella chiave.

Ora siete pronte a creare una nuova, fresca, sicura chiave ssh con un semplice Chiave → Crea una nuova chiave. Seguite le istruzioni a schermo, che sono chiare e precise; l'unica cosa è che vi basta fare clic su Crea e non su Crea e configura. Se proprio volete essere pignole aprite l'espansore Opzioni avanzate e controllate che il valore di Tipo di cifratura sia RSA.

Per concludere, quando vi servirà sapere la parte pubblica della vostra neogenerata evangelica chiave, non dovrete fare altro che fare clic sulla chiave in questione e selezionare Chiave → Esporta chiave pubblica, azione che salva un nuovo file di testo il cui contenuto è, per l'appunto, la chiave pubblica.

[1] ah, il controsciopero non è finito, anche se ha raggiunto il suo scopo: semplicemente il controsciopero non è non scrivere stronzate tout-court, ma scrivere cose utili e intelligenti contornate da stronzate a mo' di carte di caramella...

21 maggio 2008

V for Vendetta

Mi segnalano¹ un fastidioso problema nell'accoppiata Orca-Espeak che prontamente faccio rimbalzare qui per dare un po' di visibilità alla questione.

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, ma anche per chi lo sapesse, Orca è lo strumento di tecnologie assistive di GNOME (o meglio, di tutto ciò che usa AT-SPI, tanto che mi pare di ricordare il commento di qualche KDE-guy del tipo "ma chi se ne frega per ora di fare una cosa del genere in KDE, usate Orca"), ossia quel programma che serve per attivare e gestire sintesi vocale, braille, ingrandimento e altro. Espeak è uno dei motori di sintesi vocale usato da Orca, predefinito in alcune distribuzioni.

Ora, sintetizzando, il problema è il seguente: Espeak legge la "V" e la "X" in modo errato, non come lettere dell'alfabeto, ma come numeri romani.

Per cui, se provate a dare il seguente comando
espeak -v it "1 2 3 4 v"
otterrete la seguente lettura
uno due tre quattro cinque
Il buon Franco Carinato, che mi ha segnalato il curioso comportamento chiedendo se la cosa dipendesse dalla traduzione di Orca, ha anche individuato e risolto il problema, il tutto riportato in una utile pagina sul suo sito. Forse, e dico forse perché non ho provato a farlo e non posso dirvi la procedura, sarebbe possibile risolvere (o per lo meno bypassare senza dover scaricare il pacchetto sorgente di Espeak) la cosa anche direttamente in Orca, che ha anch'esso dei dizionari personalizzabili. Appena provo aggiorno questo post con le istruzioni.

Oppure cambiate accoppiata e usate come Festival come motore di sintesi vocale (che ha anche una strasexy voce femminile).

Inoltre Franco mi ha detto, e ci conto, che la traduzione di Orca verrà passata al setaccio da parte di Nunziante Esposito dell'unione italiana ciechi. Io nel frattempo, per non fare la figura dell'impreparato, mi leggo le varie interviste e interventi di Nunziante rintracciabili via goooooogle...

Tanto per concludere la serie di notizie legate all'accessibilità, un sorridente collegamento che fa ben sperare per il futuro. Che poi, se bastano così poche righe di codice a dare un supporto, di certo parziale, ma comunque presente, mi viene da dire "All Hail WebKit!"

[1] in realtà avrei dovuto scrivere "mi hanno segnalato già parecchio tempo fa, ma sono un accidioso fino all'osso e non faccio mai oggi quello che posso fare tra 4 giorni"

20 maggio 2008

Comunicato sindacale RLF-MFA a chiunque gli vada di leggere

Si è svolto lunedì 19 c.m. presso i locali dell'associazione Gaz-Oh-Metro la tavola rettangolare tra le Segreterie locali R.L.F. e le Strutture territoriali M.F.A. per verificare la leggittimità di iniziative personali alla luce dei commenti registrati nell'ultimo fine settimana e dell'implementazione delle azioni previste nel piano di astensione volontaria dal lavoro.
  • Travisando nella situazione un tentativo egoistico di pressione sui pacati membri della comunità tutta, al fine non già di ottenere miglioramenti sperati o conseguire obiettivi prefissati per il bene dell'intero collettivo, ma solo per proprio tornaconto personale;
  • prendendo atto dell'atteggiamento al limite dell'eversivo del fautore dell'iniziativa personale, che non si è degnato di presenziare alla tavola per esporre e chiarire le sue motivazioni, ma si è limitato a un forzoso e forzato contatto telefonico a spese degli stessi membri partecipanti;
  • riconoscendo che il motivo scatenante dell'iniziativa personale non può e non deve essere d'esempio per successive o ulteriori simili iniziative di esclusione e differenziazione nella vita partecipata e partecipante dei membri della comunità;
  • NON POTENDO credere alle loro orecchie quando sono stati presentati altri casi, con motivazioni altrettando frivole, di astensione volontarie da ogni forma di attività professionale e di assoluzione dei propri compiti, ravvisando in ciò un problema forse più grande e più diffuso nel tessuto connettivo comunitario;
tutto ciò considerato, le Segreterie locali R.L.F. e le Strutture territoriali M.F.A. concordano nella necessità di dare un segnale forte e preciso, un segnale con basso SNR e alto contenuto informativo, che sia chiaramente recepito da chi deve recepire, che non sia stitico nelle parole, ma nemmeno troppo logorroico.

Nell'attesa di trovare il giusto modo per emettere tale segnale, le Segreterie bla bla bla dichiarano di entrare in
CONTROSCIOPERO!

17 maggio 2008

Io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti

Mi permetto di dissentire dal titolo del mio stesso post.

Io non sono ciò che sono per merito di chi lancia molotov sulle baracche o fa retate alle 3 di notte.

Io sono ciò che sono perché durante la XIV legislatura ho visto gli occhi dei bambini che in uno di quei campi nomadi abitavano, il giorno dopo una di queste belle iniziative.

Io non sono ciò che sono per merito di chi uccide, incendia e getta in un pozzo una ragazza di 15 anni.

Io sono ciò che sono perché 15 anni fa ho conosciuto una meravigliosa ragazza di 15 anni, prima che se ne andasse senza nemmeno poterla salutare.

Ah, se proprio volete lanciare molotov a qualcuno, usate queste.

12 maggio 2008

De lege grafica (Contra Steve)

Ho peccato. Ho riavviato il computer e dal menù di GRUB ho scelto "Windows XP Professional". Non l'ho fatto perché dovevo, o perché me l'avevano chiesto. L'ho fatto per provare piacere; piacere intellettuale, ma sempre piacere.

Schermata di iTunes
Ci sono solo due cose che mi causano una bella scarica di endorfina: una è sapere cose nuove, la seconda è... è... ah, no, sono tre, la terza è la nutella.

Io scopro, io so e sono felice. Sant'Agostino forse potrebbe capire. Di certo non capirebbe il pastore tedesco più amato d'Italia (no, non il commissario Rex, ma Ratzinga [no, non il robot gigante di Ratman {no, non volevo dire Batman, ma proprio Ratman}]). Ma ormai è cosa fatta. Stanotte farò doppi turni col mio cilicio. Fortuna che non c'è nutella in casa.

Schermata di Safari
Ho scaricato software proprietario da www.apple.com

Di più.

Ho installato software proprietario scaricato da www.apple.com

Non basta.

Ho mandato in esecuzione software proprietario installato dopo averlo scaricato da www.apple.com

E la cosa mi è piaciuta.

Schermata di QuickTime
Parliamoci seriamente. Apple è innovativa. Apple è visivamente appagante. Apple sa cosa vuole dire coerenza grafica e perché è importante.

Apple ha fatto una cosa molto intelligente (oddio, la mia mente direbbe "una cappellata", ma un po' di autocensura non fa mai male, fortifica il carattere e ti prepara a quando starai sul punto di dire a qualcuno che è un colluso) durante il porting del proprio software su Windows: ne ha rilasciate 4 - quattro - e non solo tre di queste non hanno l'aspetto di applicazioni windows, ma nemmeno si somigliano l'un l'altra.

Volete le prove? Sono sparse qua e là sotto forma di miniature di immagini su cui cliccare per aprire l'immagine a dimensione completa.

Schermata di Apple Software Update
Cose simili a questa qui a fianco.

Non era la Apple quella che ci teneva tanto all'omogeneità dell'ambiente al punto da impedire nelle API per MacOS la possibilità di creare applicazioni extra-toolkit?

Non erano gli utenti lassivi e lassisti di Windows a dire di non voler passare a GNU/Linux perché è complicato, perché ti cambia interfaccia, perché devi stare a reimparare tutto?

Dopo aver chiuso delle istanze di Skype, Gmail e del monitor della stampante che nemmeno so perché ci fossero, dopo aver aggionato versione dell'antivirus e del firewall, forse ho finalmente capito. È un errore di interpretazione. Cioè il pensare che il nostro lavoro di omogenificazione (wow) possa attrarre in futuro le persone di cui sopra.

Per loro la complicazione di GNOME (o KDE), la loro difficoltà, non è che è diverso da Windows, ma che tutte le applicazioni usano in modo (abbastanza) coerente lo stesso toolkit, cosa inconcepibile per persone abituate da anni a usare metafore, icone, disposizioni e toolkit diversi per ognuna delle 40 applicazioni che hanno installate.

Qui ci vuole vera innovazione! Qui ci vuole vero appagamento visivo! Vogliamo un'applicazione killer per il dekstop GNU/Linux? Ho la soluzione: posizionamento randomico dei widget all'interno della finesta, con accluso tema randomico dei widget stessi, magari che cambia a ogni esecuzione (o ogni tot secondi, a scelta dell'utente, perché è importante permettergli di cambiare questa impostazione, così come il numero di temi diversi da usare per ogni finestra). Che poi faccia qualcosa di utile o meglio di altre che già esistono non importa.

Se poi implementiamo la cosa direttamente nelle GTK+ in modo da applicarlo a tutte le applicazioni in esecuzione, avremo il desktop più diversamente abile che si sia mai potuto immaginare.

Il toolkit è morto, viva il toolkit.

Nose Up!

Cover e voci nasali... Mi ricorda qualcosa. No, forse più che altro voci adenoidali.

Collocazione anatomica delle vibrazioni a parte, facciamo un test: secondo voi, il sedicenne metallaro che vive da qualche parte dentro di me, dopo anni e dopo aver appreso la verità su chi è il primo interprete di cosa (e anni fa non c'era Update:wikipedia l'accoppiata wikipedia+peertopeer), pensa ancora che Word Up! sia una canzone dei:

Cameo - 1986



Korn - 2004



Melanie C - 1999

Video mancante
Spiacenti, a volte la rete si rifiuta di mantenere memoria delle carriere soliste delle Spice Girls...

Gun - 1994


Da osservare gli ultimi venti secondi del video, lasciano fantasie erotiche quasi irrisolubili in un adolescente

Conclusioni
Non rompete troppo, Easy per quel sedicenne metallaro è dei FnM.

11 maggio 2008

Complicato come una sera di domenica

Hanno aperto un nuovo locale - bar - punto di ritrovo - posto in cui arrivare con la macchina la sera lasciando i segni della frenata e ripartire tra le urla degli amici con analogo dv/dt e con sette o otto casse rotterdam che picchiano sulla carrozzeria (in controcanto). Un luogo ameno, insomma. Un'oasi di pace. A distanza sufficiente da casa mia.

Intelligentemente è proprio "sulla" fermata di un autobus (e con poco marciapiede per l'attesa).

Intelligentemente è a 3 metri da un semaforo con annesso incrocio (e con poca carreggiata per le auto).

Intelligentemente hanno chiamato a fare la serata d'apertura a uno di quei tizi da piano bar con doppia tastiera (e con poca voce, anzi no, con la voce di Luca Laurenti quando parla - ho detto quando parla)

Intelligentemente, mentre passavo io, cantava Easy¹ dei Faith No More così come la canterebbe Gigggi D'alessio (ma con meno inflessione napoletana e meno pathos da dramma alla Mario Merola).

Mi sono fermato. Ho aspettato. Volevo vedere se e come si sarebbe cavato d'impiccio. Ha barato. Ha saltato quel "Huuaa" che quando lo canta Mike Patton tutti noi sedicenni metallari cresciuti sappiamo andrebbe fatto uno strano gesto con megafono in mano. Forse il pubblico non avrebbe capito. O l'avrebbe seguito nel gesto...

[1] attenzione, link a sorpresa, la destinazione potrebbe variare a seconda della vostra posizione

3 maggio 2008

Stato etico

In effetti, ora che ci penso ben bene, ora che mi sono fatto qualche onanisticamente non appagante "sega fiscale", il rischio non è minimo, la posta in gioco è alta.

Come potrei poi in futuro mettere in piedi una scenetta come la seguente a un colloquio di lavoro?

Datore di lavoroQuale crede che sia il suo maggior pregio?
AndreaLa sincerità.
Datore di lavoroE il suo principale difetto?
AndreaLa sincerità.
Datore di lavoroQual è la sua massima aspirazione?
AndreaLa sincerità.
Datore di lavoro... È un giovanotto sveglio, vedo. E allora mi dica: qual è il reddito annuo della sua famiglia?
AndreaLa sincerità?!??

PS bonus extra a chi indovina la citazione (o le citazioni?)

2 maggio 2008

Sogno o Son Desktop

Il mondo gira troppo in fretta. Uno non se ne può stare offline (ma non troppo) per una settimana o due che ti ritrovi sotto al puntatore cose come questa....

Nautilus browser con tabs

Per non parlare della scandalosa pubblicazione dei redditi online.

...

...

Cioè scandaloso il fatto che siano state "segretate" dicendo di rispettare la privacy su dati che sono pubblici, scandaloso il fatto che ci si mascheri dietro al FUD del villain che così sa chi andare a rapire/rapinare/ricattare a colpo sicuro, ancor più scandaloso che i nomi non siano ordinati in modo decrescente per reddito imponibile, invece che alfabeticamente, così come avviene da anni al comune di Accumoli (RI) nella comodamente e facilmente consultabile bacheca bene esposta e bene in vista[1], scandaloso che su [ea]Mule si trovino sono quelle dei grandi centri urbani, scandaloso che il generale Speciale sia ora Senatore della Repubblica (ma anche che lo sia la Moglie di Emilio Fede non è che siamo messi molto meglio) e che si proccupa del fatto che aumenteranno le delazioni... ah, no questo non è scandaloso, in fondo non è più comandante generale della Guardia di Finanza, non gli serve l'aiuto del piccolo bastardo di quartiere per trovare chi evade il fisco.

PS Alemanno Sindaco ... ... ... Io sinceramente speravo in Paperino Astronauta, o Paperoga Stilista...

[1] Ma dico io, doveva essere proprio sotto forma di un file di MS Access di ~350 MB? Adesso mi tocca riavviare in windows, installare i driver per database JET. Qui con GNU/Linux/GNOME/OpenOffice riesco solo a creare un file CSV troppo grande per essere aperto con OOo o Gnumeric :-(