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12 luglio 2011

Quel periodo dell'anno...


Oh sì, complimenti a Google Inc per aver speso bene i suoi soldi coi traduttori¹ per quella stupenda traduzione di given name. Il traduttore del povero e bistrattato Evolution ha invece a suo tempo fatto il suo lavoro, controllando il vocabolario/dizionario (cioè nome di battesimo, ma per essere politically correct ha preferito togliere i riferimenti alle radici cristiano protestanti delle lingua della terra di albione... fossero rimasti norreni o quelli che erano non avrebbero fatto un soldo di danno, tanto si sa che si vestivano di marmotte quando noi già si accoltellava un Giulio Cesare).


[1] anche i messaggi che appaiono quando si monta/smonta una scheda SD sono da cute anserina, declinati pure al modo e tempo errato.

17 febbraio 2010

Open Missiva

Gent.ma Ministro Michela Brambilla,

vengo solo ora tristemente a conoscenza del fatto che anche i traduttori professionisti italiani sono un covo di comunisti sovvertitori come i magistrati e buona parte del corpo insegnanti.

Ebbene, forse lei non sa, forse le sembrerà inaspettatto e ardito da parte mia, ma da quando l'ho vista¹ ho sempre provato una profonda simpatia per lei.

Per questo vorrei correre in suo soccorso. Lo sa che c'è un sito, launchpad.net, dove se lei ci carica il testo da tradurre, in giro per il mondo ci sono un sacco di fessacchiotti che si prodigheranno a farlo?!? Sembra incredibile anche a me, ma c'è gente che la da via gratis, la propria professionalità.

Nella speranza di non essere stato un po' troppo inopportuno e invadente e nell'ardore di aver reso un buon servigio alla patria e alla presidenza del consiglio dei ministri, ossequiosamente saluto.


[1] non è colpa mia, giuro; cercavo conferma sul fatto che si chiamasse michela e ho provato su goooooogle, il primo risultato è quello che vedete

25 settembre 2009

Sensibili alle f....

Vogliamo fare qualcosa anche noi. Vogliamo aderire al progetto, qualunque esso sia¹, del Ministero delle Discrimazioni Sociali Pari Opportunità per migliorare la vita di quelle stupende creature note al mondo come donne e rendere GNOME un ambiente desktop a prova di femmina².

Il primo passo è stato pianificato. Tra oggi e domani il client di messaggististica istantanea Empathy modificherà la traduzione dello stato Invisible/Hidden da Nascosto a Non visibile. Un piccolo passo per un maschietto, un grande passo per gli altri 3/4 del cielo.

Ora però il gioco si fa duro. E per questo ci serve l'aiuto di tutti e quattro i quarti del cielo. Cosa possiamo fare con Busy? Quanti altri casi di termini spocchiosamente maschileggiante dovrebbero essere resi più universali?


[1] e ammesso che ci sia
[2] o di transgender, dipende

24 settembre 2009

Anche tu contributore di GNOME 2.28

Update Schermate caricate, grazie a Salvatore Vassallo e Filippo Argiolas

Se qualcuno avesse voglia, visto che da qui dove mi trovo non posso, ci sarebbe da scattare due schermate per le note di rilascio di GNOME 2.28.

Quella relativa a Cheese (che deve essere nella modalità wide) e quella relativa alla capplet Audio (che dovrebbe mostrare, dissolvenza e subwoofer).

Se qualcuno avesse la possibilità, sarebbe cosa ben gradita assai. Ovviamente c'è la condizionale di usare come tema Clearlooks e un font sans serif a scelta tra Droid, DejaVU e Bitstream. Mandateli a me via email, che provvedo a fare il commit (e ad aggiornare questo post una volta ottenute le immagini da qualcuno).

23 settembre 2009

What's my name again?

43 What's in a name? That which we call a rose
44 By any other name would smell as sweet;
OK, sto barando, mi appiglio ai classici per cercare di dare una motivazione seria a quanto segue. Perciò, abbiate pietà.

La questione è la seguente. In questi ultimi X anni GNOME vi ha preso in giro. Appigliandosi anch'esso alla scusa "lo facciamo per far capire agli utenti cosa fa un'applicazione" ha bellamente abusato alla luce del solo della chiave Name dei file .desktop.

Ricapitolando, ci sono tre chiavi:
  1. Name: specifica il nome dell'applicazione, per esempio "Firefox"
  2. GenericName: nome generico dell'applicazione, per esempio "Browser web"
  3. Comment: beh, ovvio, il commento, no? solo che non dovrebbe essere ridondante con i precedenti, ma qualcosa tipo "Visualizza siti su Internet"
Ne viene che se io vi mostro solo "Totem" voi, ignorantoni, non sapete che è un riproduttore di filmati. Perché siete ignoranti, mica perché un tizio francese trasferito oltremanica ha deciso di usare un nome che non c'entra niente con il contesto (un po' come i titoli dei posti che appaiono su questo blog).

Per venire in aiuto della vostra ignoranza, si è pensato che la chiave Name, invece che includere il nome "brandizzato" dell'applicazione, dovesse contenere una combinazione di Nome e NomeGenerico, in modo che fosse palese il ruolo dell'applicazione (cfr GNOME HIG). Ne segue che in questi ultimi N anni la chiave Name dei progetti legati a GNOME è sempre stata fuori standard e che le nostre traduzioni, cercando di salvare capra e cavoli, si sono arrabbattate a usare "Nome - NomeGenerico" in modo che, con quel misero trattino, fosse bene in evidenza sia il nome di branding, sia il ruolo dell'applicazione.

Negli ultimi mesi, alla luce della futura prossima mirabolante adozione di GNOME Shell, si è improvvisamente deciso di correggere questo pluriennale errore¹ e di usare le chiavi sopra elencate in modo corretto.

Beh, si è anche aggiunta dopo lunga e penosa discussione (vedi archivi di xdg) una nuova chiave, pensata a scopo di localizzazione: X-GNOME-FullName. Questa chiave è a quanto pare necessaria per i casi in cui è necessario combinare Nome e NomeGenerico, visto che non è possibile farlo in maniera automatica senza mandare a quel paese molte regole sintattiche e grammaticali di diverse lingue. Ne segue che adesso un file .desktop di una applicazione potrebbe contenere quanto segue:
Name=Totem
GenericName=Media Player
X-GNOME-FullName=Totem Media Player
Comment=Play music and video files
Ripeto, potrebbe visto che in contemporanea vale la "regola" di non esporre troppo il nome dell'applicazione per le applicazioni di base, tipo "Calcolatrice" o "Editor di testo" o simili.

Ne consegue... Un bel garbuglio, come direbbe il brucaliffo.

Bel garbuglio che si riversa sulle spalle dei poveri, miseri, affranti traduttori.

Noi si pensava, a questo punto, di cominciare a ragiorare, lavorare e operare in prospettiva del futuro, cominciando a fare in modo che la traduzione diventi qualcosa tipo:
Name[it]=Totem
GenericName[it]=Riproduttore multimediale
X-GNOME-FullName[it]=Riproduttore multimediale Totem
Comment[it]=Riproduce file musicali e video
Niente più trattino. Via, abolito, rimosso, tolto, accantonato, tiriamoci una riga sopra.

Non sappiamo se è una buona idea, una ottima idea, una idea così così, una porcata², o altro. Vogliamo provare a vedere come va, a seguire lo sviluppo di GNOME Shell e le indicazioni sull'uso delle varie chiavi che vengono dagli sviluppatori di GNOME. La chiave X-GNOME-FullName, per esempio, continuerà ad essere usata nel menù Apri con di Nautilus. Oppure, come il sopra citato caso della calcolatrice, alcune applicazioni potrebbero non avere un nome proprio.

Vogliamo usare il ciclo di rilasci 2.28 (che comincia domani, non dimenticatelo) per sperimentare e vedere che succede.

Al momento non abbiamo ancora completato il passaggio, alcune voci di menù potrebbero ancora avere il - (trattino), specie per quei moduli non in linea con la timeline di rilasci di GNOME o esterni a git.gnome.org.

Per cui, come dicevano all'inizio, abbiate pazienza: un Totem è sempre un Totem... è il Firefox che vallo a spiegare alla gente che non è una volpe di fuoco e men che meno un aereo sovietico che si può pilotare solo pensando in russo³...

[1] OK, sarò malizioso, ma secondo me è solo perché altrimenti il nome dell'applicazione non c'entra nella cosa delle applicazioni preferite e in esecuzione di GNOME Shell
[2] cit, e chi ha seguito un certo thread lo sa
[3] ODDIO!!!! ma anche la regia era sua!!!!

16 marzo 2009

Coup d'état

Ora sapevano chi era il vero signore e padrone. «Pecore!», pensavo. Ma un vero leader sa quando concedere e mostrarsi generoso agli inferiori.
Karasciò. Qui al Korova Milk Bar (sede molto distaccata dell'associazione Gaz-Oh-Metro) sembra siano successe cose interessanti. Uno non può voltarsi un attimo per passare qualche ora in simpatica compagnia di devocka (senza latte con qualche droguccia mescalina) che il mondo va avanti senza che si debba incanalare e indirizzargli contro tutta la propria simpatica e traboccante forza vitale.

Ora basta, anche se ci siamo duoluti nell'assistere all'evento, sono finiti i tempi in cui una talvolta leziosa e pemissiva autorità coordinante tralasciava di porre un freno alle singole egocentriche e autarchiche individualità; è tempo di schiacciare e reprimere nuovamente i tentativi di affermazione della propria necessità di azione.

Ebbene sì: il controllo, quello vero, quello tentacolare, quello avvolgente, quello ripugnante, quello affascinante, forse potrebbe aver fallito. Forse ogni tentativo di controllo dell'uomo sul mondo circostante potrebbe essere fallimentare in sé. Forse non si dovrebbe neanche tentare di praticare alcuna forma di controllo, fisica, mentale, esistenziale, positivista, ribelle, meccanica.

Per questo noi ce ne asterremo, o mostreremo di astenercene, lasciando che sia il flusso della comunicazione a costruire strade verso monoliti fluttuanti.

dai, non ci credo, non è possibile che abbiate capito di cosa sto parlando, anche perché sono due cose mischiate insieme: da un lato è un criptico "grazie per la fiducia accordatami" (che neanche il giuramento di Franceschini con a fianco il padre partigiano può superare in quanto surrealtà), dall'altro è un ritardatario omaggio al decennale della morte di K, sabato scorso (e pensare che io mi ero tenuto vergine e intatto 2001 edizione speciale comprato a Natale per vedermelo in quel giorno, se non fosse che il lettore DVD si è rifiutato di leggere la traccia audio in italiano... oddio, 2001 è un'esperienza non verbale, per cui è stato bello, molto bello sentirsi l'originale inglese, ma la mezz'ora di tentativi e smadonnamenti per capire da cosa dipendesse è da dimenticare. Ah, dipende dal lettore, è un lettore a chiocciola)

17 febbraio 2009

Your English Course with Mr. Flanagan

Let's start!

What is this?
 _______________________  _______________________
| || |
| ______||___ |
| |------||---| |
| | || | |
| | || | |
| |______||___| |
| || |
|_______________________||_______________________|
This is a workspace (FWIW this workspace has two viewports)

And what is this?
 _______________________  _______________________
| || |
| ______|| |
| |------|| |
| | || |
| | || |
| |______|| |
| || |
|_______________________||_______________________|
Those are two workspaces.

And what is this?
I don't know!

Tutto questo, non per allietarvi, non per ribadire che un(a) workspace è diversa/o da un(a) viewport, per non parlare di quanto è diversa da una... non mi ricordo mai come si chiama.... quella cosa per grattare e tagliare le sbarre... no, non il lodo Alfano... però comincia per L... vabbè

Tutto questo per tranquillizzarvi. Ora che vi siete assuefatti a "scrivania" al posto di "desktop", ora che "rivestimento" è sparito perché non avrebbero dovuto loro usare "wallpaper", stavamo pensando di facilitarvi il compito di prenderci a badilate, iniziando a usare i seguenti traducenti:
  • workspace --> spazio di lavoro
  • viewport --> area visibile
Che poi a dirla tutta non è che ne esistano molti altri...

15 ottobre 2008

In Hoc Signo Vinces

(22:38:06) elle.uca: Your system encountered a serious kernel problem
Il sistema ha incontrato un problema
(22:38:11) elle.uca: incontrato o riscontrato?
(22:38:27) Milo: eh...
(22:38:38) Milo: forse meglio riscontrato
(22:38:44) Milo: ma più che riscontrare
(22:38:48) Milo: è "scontrare"
(22:39:04) elle.uca: ha cozzato contro :-D
(22:39:09) elle.uca: ha sbattuto le corna
(22:39:11) elle.uca: !!!!
(22:39:16) elle.uca: è intrepid ibex
(22:39:23) Milo: è un cornuto!
(22:39:24) Milo: :-D

            |^|
| | |^|
| |^| | | Life out here is raw
| | |^| | But we will never stop
| |_|_| | We will never quit
| / __> | cause we are Metallica
|/ / |
\ /
| |

13 luglio 2008

Controllo del livello di rombo

  • creazione di un nuovo progetto - fatto
  • definizione di un nuovo gruppo - ricordato di farlo
  • aggiunta di un secondo amministratore al sopraindicato gruppo - a sua insaputa, così si impara a non richiedere l'accesso al svn di GNOME e scassare me per i suoi frequenti commit
  • importazione dei sorgenti - speriamo corretta, mica mi andava tanto di leggere tutto il manuale di bzr; ho fatto come tutti, leggiucchiato e copiato i comandi senza capire cosa stessi facendo
  • cose da fare - parecchie, compreso vedere se compila, aggiornare, correggere, aggiungere, scattare nuove schermate, coinvolgere amici e fidanzate, preparare pacchetti installabili e via dicendo
  • voglia di fare - parecchia, ma non è detto che sia rivolta a fare¹ esattamente quanto elencato poco sopra
Chooooopaaaaaa!!!

[1] mmmhhhh

Update: dimenticavo, questo post andrebbe gustato con Radiopatchanka come sottofondo musicale, nella versione dall'album che da il titolo al post medesimo.

11 marzo 2008

Rischiatutto

Secondo voi poteva forse essere sufficiente la semplice, piana, liscia. monotòna e derivabile traduzione delle note di rilascio¹?

Secondo voi poteva forse crearci un piccolo brivido il cercare di rendere tale traduzione un po' più briosa e comprensibile ai comuni esseri umani grazie al prezioso aiuto di Flavia "Weis" Weisghizzi²?

Secondo voi io e Milo, quando il nostro avatar sul vostro Pidgin (o Empathy o quello che) dice che siamo occupati, stiamo forse veramente facendo cose più interessanti e magari piacevoli³?

Se pensavate veramente che la risposta giusta alle precedenti domande fosse SÌ, allora mi dispiace, ma siete già stati scartati. Non capire che si trattava di domande retoriche... Come potete pensare di giungere alla soluzione del quiz più intrigante e cervellotico degli ultimi sei mesi?

Tha Rulez

Viste le forse troppe interconnesioni digitali-neurali che ultimamente sono disponibili su questa terra, mi affido alla vostra onestà e spero che sottostiate alle seguenti regole:
  • non potete googlare, yahooare, msnare, virgiliare e tanti tanti altri -are, in pratica evitate di usare qualche sito di ricerca, sennò non vale;
  • non potete neanche chiedere di farlo ad amici (micha so siemo, hio), parenti, gente che incontrate per caso sul treno, avversari politici, guardie borboniche e cose simili;
  • potete usare i vecchi cari metodi di ricerca come biblioteche, emeroteche, videoteche, discoteche, enoteche e pizzerie;
  • potete chiedere ad amici e familiari senza infrangere la regola due e accreditando i meriti;
  • se vi chiamate Milo Casagrande non potete partecipare.
Mi pare ragionevole, no?

Tha Cuiz

Ufficialmente GNOME verrà rilasciato solo tra qualche ora, ma visto che sono stanco vi concedo qualche ora di vantaggio. Allora, tutto quello che vi serve sapere è:
Nella traduzione italiana delle note di rilascio di GNOME 2.22 è nascosto qualcosa, trovatelo.
Ovviamente non ci sono premi, tranne la pomposa estasi che avrà il vostro ego nel sapere di aver indovinato e di avere una mente perversa e bacata almeno quanto la mia e quella di Milo.

Ecstra

Per chi fosse convinto di avere la soluzione, ma altrettanto convinto che sia parziale, o parzialmente corretta, o trovata da altri i cui meriti non si vogliono riconoscere, allora potete compensare e vincere lo stesso fornendoci assieme alla vostra soluzione moncherino il diagramma completo della musica-che-tutti-noi-amiamo-ma-che-il-vaticano-non-apprezza tracciato da Jack Black in School of Rock.

Per chi fosse donna, giovane, sopra al metro e sessantacinque, slanciata, carina, affettuosa, bisognosa d'affetto, in cerca di una relazione di qualsiasi tipo, disposta a sopportare il mio caratteraccio, pronta a non essere gelosa per le scenate di gelosia del mio cane e di mia nonna, capace di starsene ore sdraiati su un prato solo a guardare le nuvole in cielo... allora non solo avete vinto senza partecipare, ma per voi c'è anche un ingombrante pacco regalo da una novantina di chili che vi aspetta a casa mia. Se poi partecipate e indovinate non potrò più fare a meno di voi...

Uan mor ting

Start here.

¹ - Ah, prima che me ne dimentichi: dio esiste ed è derivabile! vecchissimaaaaaaa....
² - Flavia, ho deciso che questo sarà il tuo soprannome. Che ovviamente posso usare solo io. Punto.
³ - Da intendere, ovviamente, ognuno nella sua città e con gusti propri.

6 marzo 2008

20 ottobre 2007

Pulizia etnica

Beh, come titolo è un po' sopra le righe, ma annuncio ufficialmente che nei prossimi giorni provvederò a effettuare una corposa pulizia della traduzione di Pidgin in Ubuntu 7.10 (Gutsy Gibbon).

Oltre alla correzione di eventuali errori, forme non in linea con le linee guida per la traduzione e altro, ho in mente di apportare le seguenti modifiche:
  • buddy -- conoscente
  • alias -- pseudonimo
  • screen name -- nominativo pubblico
Notare infatti che nell'applicazione buddy e contact sono due cose distinte (provate a tradurre "Removing this contact will also remove all the buddies in the contact" usando solo contatto come traduzione) e che screenname non è né nome utente, né nome e basta, né account.

Certo, potrebbe venire fuori un'autentica schifezza e in effetti potrei provare a farlo prima in locale, ma metti che invece funziona alla grande?

25 settembre 2007

Tromboncino lanciabombe

Prima che GNOME 2.20 finisca sui vostri computer e un'ondata di indignazione affoghi il mio client email, nella traduzione di alcune parti dell'ambiente grafico e del manuale utente, troverete una piccola modifica nella traduzione italiana.

Dite quindi addio, con cuore da traduttore, alle "icone di avvio" e salutate con gioia i "lanciatori".

Le motivazioni del passaggio sono prettamente tecniche.

Numero 1: in originale si chiamano "launcher" e sono definiti e glossariati nel manuale per l'utente di GNOME

Numero 2: non sono proprimente delle icone, anche se a volte prendono aspetto e consistenza di icone. Niente vieta a un launcher di essere una voce di menù nel menù Applicazioni.

Numero 3: non sono propriamente di avvio: servono per lo più ad avviare applicazioni ma possono anche aprire posizioni come cartelle locali e remote, file, pagine web, sezioni di manuale, ecc...

Numero 4: le linee guida del Translator Project italiano dicono che bisogna "tradurre, non spiegare"

Numero 5: la traduzione di un termine dovrebbe essere, quando possibile, il più vicino possibile all'oginale, sempre secondo le linee guida del TP

Numero 6: per quando elencato qui sopra, lanciatore è la traduzione più opportuna.

Numero 7, 8, 9: non rompete troppo, è così e basta :-)

Update mi ero dimenticato di scrivere che, stando a garzantilinguistica.it le traduzioni di launcher sono
  1. dispositivo di lancio
  2. catapulta
  3. lanciarazzi
  4. tromboncino lanciabombe
Alcuni di noi (traduttori, NdR) erano abbastanza propensi per "catapulta"... Il che spiega molte cose sul livello di professionalità dei traduttori di GNOME... e non sapete come scrive Milo su jabber...

21 giugno 2007

Gnacchisnà

Continua la saga di post su xdg-user-dirs. Se la Disney Italia ha chiamato saga wizardsofmikeys non vedo perché non possa farlo io con i post.

Io però ho un buon motivo per continuare: ora anche il buon GNOME Panel supporta xdg-user-dirs.

Così come un buon libro, anche xdg-user-dirs ha diversi punti di vista, diversi piani di lettura. Ovviamente è un software, quindi i piani sono solo 3: sviluppatori, amministratori, utenti.

La parte sviluppatori spero sia stata abbastanza chiara nella parte precedente. Se usate le glib in via di sviluppo, le future 2.14.x, una funzione vi basta e vi avanza, se no dovete fare copia e incolla del codice da xdg-user-dirs stesso (che poi è quello che c'è in Fedora 7).

Per amministratori

Se siete amministratori, o vendor, avete due file con cui modificare il comportamento: /etc/xdg/user-dirs.conf e /etc/xdg/user-dirs.default.

Il primo definisce semplicemente se usare xdg-user-dirs e quale encoding usare per il nome delle directory (come predefiniti, rispettivamente YES e UTF-8).

Il secondo definisce quali directory e con quale struttura creare le cartelle predefinite per tutti gli utenti. Per struttura intendo che è possibile sia mettere tutte le varie cartelle in $HOME, sia fare qualcosa in stile Windows tipo:
MUSIC=Documents/Music
PICTURES=Documents/Pictures
VIDEOS=Documents/Videos
[...]
La sintassi del file è abbastanza semplice; le chiavi riconosciute sono, al momento APPLICATIONS, DESKTOP, DOCUMENTS, DOWNLOAD, MOVIES, MUSIC, PHOTOS, PICTURES, PROJECTS, PUBLIC, SHARE, TEMPLATES, VIDEOS; i valori delle chiavi sono i sono percorsi delle cartelle relativi alla directory $HOME e per garantine la localizzaione devono essere gli stessi delle chiavi, sia con prima lettera maiuscola (p.e. "Music") che minuscola (p.e. "music").

Questo vuol dire, ad esempio, che volendo posso definire un qualcosa tipo:
MUSIC=Data/Music
per il quale solo il nome della directory Music potrà essere localizzato, non quello della directory Data, in quanto quest'ultima risulta "sconosciuta". Ovviamente non ho ancora provato se la cosa funziona veramente e come, specie se aggiorno la configurazione di sistema dopo aver creato le directory nella home dell'utente.

Per l'utente

Era ovvio e prevedibile che un sistema del genere fosse progettato per essere configurato anche dall'utente. anche qui abbiamo due file per la configurazione entrambi posti in $HOME/.config (ossia nella directory speciale $XDG_CONFIG_HOME).

Il primo dei due file user-dirs.locale memorizza semplicemente il codice dell'attuale localizzazione delle directory.

Il secondo file, user-dirs.dirs fotografa lo stato attuale. La sintassi è lievemente differente:
XDG_DESKTOP_DIR="$HOME/Scrivania"
XDG_DOWNLOAD_DIR="$HOME/Scaricati"
XDG_TEMPLATES_DIR="$HOME/Modelli"
...
A sinistra del segno di uguaglianza la variabile ha un prefisso e un suffisso, a desta del segno vi è il nome, completo di percorso, di una directory (che deve esistere) a cui la variabile punta.

Le modifiche che si possono apportare a questo file sono le stesse di prima: è possibile quindi aggiungere, nel limite dei valori riconosciuti, dei percorsi oppure modificarli, con la differenza che la directory che si sta aggiungendo o modificando deve già esistere. Al momento non esistono strumenti grafici per la modifica della configurazione.

Le modifiche applicate dall'utente alla struttura sono conservate quando, al login, vengono aggiornati i nomi nel caso di cambio di lingua scelta.

Per i criticoni

Appunto mentale: scrivere qui qualcosa di sarcastico al punto giusto per controbattere tutte le stupide (ma senza dire che sono stupide, definirle magari superficiali) critiche tipo "tanto difficile crearsi 3 o 4 cartelle?" oppure "un’obbligazione che non mi è mai piaciuta, e che non uso" oppure ancora "se faccio una foto alla mia carta d’identità dove la metto? $immagini o $documenti?".

8 novembre 2006

Guide per la traduzione italiana di GNOME

Grazie ad un nuovo utilissimo tool distribuito con gnome-doc-utils, ho messo online in formato navigabile via browser la guida "Gestione pratica della traduzioni" (assolutamente incompleta e da considerare solo una bozza, sebbene le informazioni attualmente contenute siano corrette) e le care vecchie "Linee guida per la traduzione di GNOME" (anche queste sarebbero da aggiornare).

Nei prossimi giorni aggiornerò la pagina principale del mio spazio web, da cui ricordo potete scaricare il pacchetto tgz con le guide di cui sopra in formato installabile e visualizzabile in Yelp, mettendo lì i relativi collegamenti e ricreando anche la guida per l'accessibilità e quella per l'amministrazione di sistema con gnome-doc-utils.

Felice lettura.

Aggiornamento: guide di GNOME ricreate e upload-ate. Se le avevate nei segnalibri, è cambiato il nome del file, per cui ripartite dalla home del mio spazio web.