Conosco persone che si lamentano del fatto che in Ubuntu non è presente alcuna configurazione che permetta, ad esempio, di dire al sistema di montare con permessi 777 le pendrive USB invece del preimpostato 700. Certo, senza patchare e ricompilare udisks.
Ebbene io a queste persone dico che siete vecchie e inutili, che non capite e non apprezzate gli sforzi fatti per venire in aiuto del diversamente utente¹ a vantaggio non solo di questo, ma di tutti.
Nel post precedente avete potuto vedere come sia stata semplificata la gestione degli sfondi della scrivania in GNOME 3, che noi abilmente utenti sappiamo essere la prima e più frequente cosa che si va a cambiare delle impostazioni del sistema (beh, in realtà la prima è controllare lo stato di net.inet.ip.forwarding con sysctl ed eventualmente impostarlo a 1).
Oggi invece vorrei mostrarvi quello che è al momento disponibile² per cambiare la seconda cosa di cui l'utente (diversamente utente o abilmente utente che sia) sente l'esigenza (reale o indotta): il tema dell'ambiente grafico.
Che ne pensate?
[1] da oggi questa sarà la designazione politically correct dell'utente che non sa come si fanno le cose, al posto del dispregiativo "utonto"
[2] e che sarà disponibile come predefinito
3 commenti:
"Diversamente utente" è una delle denominazione più affascinanti mai viste. Te la ruberò spesso, credo :P
Perchè non
"portatore di tonteria"?
Purtroppo, scherzi e facezie a parte, il limite imposto avventatamente da udisks è veramente una discriminazione. Si ritiene infatti che l'utente sia tanto stupido da fare azioni avventate e quindi viene "imposta" con autorità dall'interno del codice la modalità di automount di un dispositivo esterno.
Nella mia esperienza, ciò ha contribuito ad escludere Ubuntu tra le distribuzioni Linux prese in esame per un grande deployment (oltre 1500 utenti) di desktop virtuali in un'azienda. Sarebbe stato sufficiente includere un piccolo file di configurazione in /etc così da poter decidere autonomamente i permessi di automount.
Il "vecchio"
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