Doverosa premessa: per certi punti di vista sono un vecchietto ultra ottantenne e le trasparenze le apprezzo e mi smuovono molto più su una signora che sulle finestre del mio GNOME e in questa storia ci sono finito in mezzo perché mi hanno chiesto, più o meno letteralmente, "ma Cimi ci è o ci fa?"Cominciamo con un "quote"
nessun atteggiamento autoritario da parte mia, nessuna volontà di uccidere lo sviluppo. Chiudere il bug *è* stato per fermare la discussione [...] Questa richiesta di feature ha evidenti problemi di usabilità e non potrà mai essere accettata, sono stato molto chiaro nel bugzilla
Questa io la definirei una contraddizione in termini: se chiudi in bug per fermare la discussione affermando che la richiesta era inaccoglibile, ne deriva che 1) decidi tu solo per cui metti in pratica un atteggiamento autoritario e 2) blocchi quel possibile sviluppo, anche solo per motivazioni di "indagine" e "prototipizzazione". Non hai neanche dato l'opportunità a chi quel bug l'aveva aperto e aveva perso un po' di tempo lavorandoci (ok, magari divertendosi un po') sopra di spiegare le sue motivazioni.
Altro "quote"
[...]gli sviluppatori impiegherebbero tutto il loro tempo libero a parlare e a rispondere ai bugreport. Purtroppo questo non è ovviamente possibile, per cui bisogna limitare il numero dei bug su cui rivolgere le attenzioni[...]
Vero, ma bugzilla è abbastanza versatile ed efficiente da permettere la definizione diversi tipi di bug (da "critical" a semplice "enhancement"), diversi livelli di importanza e diversi livelli di temporalizzazione (prossimo rilascio o in un futuro non definito), permettendo di differenziare in modo completo rispetto a un semplice bug aperto|chiuso.
Ancora "quote":
Come puoi notare il numero dei bug segnalati supera il mezzo MILIONE
Cimi, questa è una ca##ata bella e buona, o meglio non è certo una motivazione che si regge in piedi. Mi sembra quasi di vederti su una delle poltrone di porta a porta in doppiopetto blu a snoccialare numeri senza senso.
570.000+ è il numero di bug SEGNALATI a partire da GNOME 1 (10 anni fa). Se
non leggo male, il numero dei bug ATTUALMENTE APERTI è inferiore a 40.000, spalmati su tutti i progetti ospitati, non solo sui moduli dello GNOME Desktop. In un arco di tempo di 10 anni discutere due giorni o anche due settimane su una funzionalità non avrebbe di certo causato danni al buco dell'ozono. Ci sono bug aperti da anni con richieste inutili (sì, anche miei, magari) che nessuno si è mai, eufemisticamente parlando, "cagato di striscio". Uno in più non vedo che differenza avrebbe fatto (a meno che, l'essere comparso sul noto blog PollyCoke non comporta automaticamente la necessità di risoluzione immediata del bug in questione).
Comque, a parte tutto cio, lasciando per un attimo da parte ciò, lasciando da parte cioè il modo in cui Cimi ha agito e spiegato le sue posizioni, concentriamoci sulle sue posizioni: la trasparenza in «Esegui applicazione» è stata rigettata
ora perché per farla dovremo attendere che ci sia il "blur", cosicché il testo sia leggibile.
Non sto sbagliando, vero? Perché questo ho letto sia sul bug che nei copiosi commenti del noto blog mondano intestato a Felipe.
Benissimo. Condivisibilissimo. Apprezzatissimo (ancor di più se qualcuno ci sta lavorando).
Ma allora, Cimi( e qui parte l'accorata supplica, che lo so che Cimi non ne ha bisogno e magari non gliene frega neanche), in tal caso, ti faccio notare che dovresti
immediatamente fare il revert di
questo bug (#515907) che aggiunge la trasparenza al monitor di sistema (ispirato, sponsorizzato e patchato da te) e dell'analoga (non trovo il bug su bugzilla, né nei ChangeLog) funzione nel terminale, che magari ricordo male, ma sempre da te era stata fatta o per lo meno partiva.
In caso contrario, dopo mesi a parlare di semitrasparenze, di Murrine, delle GTK+ con RGBA, dopo aver chiesto donazioni per comprare un nuovo portatile con cui continuare a lavorare per il bene di tutti e per rendere
figherrimi i nostri GNOME Desktop, se bolli come totalmente inutile il lavoro che altri hanno fatto sul tuo "solco" e lasci invece lo stesso lavoro fatto da te altrove, rischi di attirare su di te la disapprovazione di tutte quelle persone intelligenti e con un minimo di conoscenza che hanno apprezzato i tuoi sforzi e il tuo lavoro. A meno che, ovvio, non ti interessano sono le schiere di adepti che ti osannano. Che potrebbe pure quella essere una scelta.
PS Cimi, ma l'hackfest????