8 giugno 2006

Piacere di incontrarti, indovina chi sono?

E così è passata senza troppi problemi o catastrofi planetarie la fatidica data 06-06-06, o per dirla in standard UNI 20060606. Adesso toccherà aspettare altri 1000 anni per poter produrre un film basato su una trama trita e ritrita come questo e sperare che il calendario ci metta una bella quota di marketing.

Per chi invece, come il sottoscritto, abita a Roma, il cabalistico e spaventoso numero 060606 altro non fa venire in mente che il servizio ChiamaRoma del comune medesimo (per i meno accorti: 06 è il prefisso telefonico di Roma, 060606 altro non fa che ripeterlo 3 volte; se poi vi domandate perché proprio tre volte, beh, forse due era poco e 4 era troppo).

Strano: non mi pare di aver mai sentito lamente da parte del Vaticano per la scelta poco consona. Diamine, milioni di persone nel mondo sono convinte che il papa sia il sindaco di Roma (pardon, non ho trovato link per questa vecchia notizia) e noi che facciamo? Usiamo il numero del suo nemico naturale per il servizio di call centrer. Insomma, se la cosa fosse vera ci sarebbero dovuti essere strali di condanna da una sponda all'altra del Tevere.

Ad ogni modo, il servizio ChiamaRoma non ti costa niente, ha una risposta per tutto, rispondono sempre delle ragazze con voce gentile e non ti mettono mai in attesa. Peccato scoprire solo ora che si tratta di un covo di satanisti e cose del genere. Meglio che smetta di consultarli, non vorrei che dopo un certo numero mi propongano di comprarsi la mia anima...

PS ma il momento veramente critico erano le ore 6.06 del giorno 6-06-2006?? Come il 9 settembre 1999 alle ore 9 e 9 minuti?

PPS ora che lo noto, ma allora ogni giorno, alle ore 6, 6 minuti e 6 secondi è l'ora del diavolo!!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Raiclick, basta un Bill Gates

Da qualche tempo la Rai ha costruito un interessante strumento mediatico che permette la fruizione in streaming di molti programmi, di interesse vario, attraverso il web. Secondo lo schema della Tv-ondemand, è possibile rivedere anche programmi arretrati scaricandoli da un potente archivio, basta specificare la trasmissione e la data. Senza considerare il lato commerciale, nella fruizione di una apposita programmazione di film e fiction, alcune delle quali a pagamento, è da considerare il pregio di un servizio di fruizione libera e gratuita di programmi di approfondimento storico, culturale e giornalistico di sicuro interesse. Il sito web della Raiclick fornisce semplici istruzioni per qualunque utente intenzionato a provare la visione dell'ultima puntata, o di una dello scorso anno, di Porta a Porta, o piuttosto di Report o di Ballarò.

Purtroppo però la Rai, nell'epoca dei conflitti di interesse, impedisce, caso forse unico nel web, la visualizzazione in streaming ed il download dei video agli utenti sprovvisti di una versione originale di Microsoft Windows, Internet Explorer e Windows Media Player aggiornati. In questo modo l'intero archivio Rai è praticamente a libera disposizione solo di chi paga il canone.....Microsoft! Provando a cercare documentazione in Rete si ha conferma, nei numerosi forum, di utenti Linux arrabbiati per l'esclusione del mondo Linux e Open Source da un servizio, peraltro pubblico. Nonostante il mondo Linux sia per vocazione amante della libertà di informazione e utilizzo degli strumenti web - e prima o poi il problema verrà di certo aggirato - la cosa non è di facile soluzione perché non riguarda solo il formato dei file, ma l'autorizzazione all'uso e fruizione degli stessi che di conseguenza non è libera.

Nelle avvertenze, l'amministratore del sito web specifica alcune indicazioni per gli utenti Linux: contrariamente a quanto detto però esse non consentono in alcun modo di vedere o scaricare i filmati Rai, mentre è pieno il web di siti con animazioni, video, audio e quant'altro nella piena compatibilità con sistemi Windows, Mac o Linux. Da notare che se fosse stata utilizzata la compatibilità con uno dei tanti player multimediali free o Open Source, ne avrebbero risparmiato non solo gli utenti, ma anche la Rai stessa. Fornendo per di più un servizio migliore, per tutti, indipendentemente dai gusti, in questo caso informatici, degli utenti collegati.

adriasko@gmail.com