16 marzo 2009

Coup d'état

Ora sapevano chi era il vero signore e padrone. «Pecore!», pensavo. Ma un vero leader sa quando concedere e mostrarsi generoso agli inferiori.
Karasciò. Qui al Korova Milk Bar (sede molto distaccata dell'associazione Gaz-Oh-Metro) sembra siano successe cose interessanti. Uno non può voltarsi un attimo per passare qualche ora in simpatica compagnia di devocka (senza latte con qualche droguccia mescalina) che il mondo va avanti senza che si debba incanalare e indirizzargli contro tutta la propria simpatica e traboccante forza vitale.

Ora basta, anche se ci siamo duoluti nell'assistere all'evento, sono finiti i tempi in cui una talvolta leziosa e pemissiva autorità coordinante tralasciava di porre un freno alle singole egocentriche e autarchiche individualità; è tempo di schiacciare e reprimere nuovamente i tentativi di affermazione della propria necessità di azione.

Ebbene sì: il controllo, quello vero, quello tentacolare, quello avvolgente, quello ripugnante, quello affascinante, forse potrebbe aver fallito. Forse ogni tentativo di controllo dell'uomo sul mondo circostante potrebbe essere fallimentare in sé. Forse non si dovrebbe neanche tentare di praticare alcuna forma di controllo, fisica, mentale, esistenziale, positivista, ribelle, meccanica.

Per questo noi ce ne asterremo, o mostreremo di astenercene, lasciando che sia il flusso della comunicazione a costruire strade verso monoliti fluttuanti.

dai, non ci credo, non è possibile che abbiate capito di cosa sto parlando, anche perché sono due cose mischiate insieme: da un lato è un criptico "grazie per la fiducia accordatami" (che neanche il giuramento di Franceschini con a fianco il padre partigiano può superare in quanto surrealtà), dall'altro è un ritardatario omaggio al decennale della morte di K, sabato scorso (e pensare che io mi ero tenuto vergine e intatto 2001 edizione speciale comprato a Natale per vedermelo in quel giorno, se non fosse che il lettore DVD si è rifiutato di leggere la traccia audio in italiano... oddio, 2001 è un'esperienza non verbale, per cui è stato bello, molto bello sentirsi l'originale inglese, ma la mezz'ora di tentativi e smadonnamenti per capire da cosa dipendesse è da dimenticare. Ah, dipende dal lettore, è un lettore a chiocciola)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non pensare di cavartela così... ora paga da bere!

Anonimo ha detto...

Pensi di tornare tra noi o cosa?

Flavia ha detto...

@ Milo

... ma viste queste premesse... ma sei proprio proprio sicuro di aver scelto bene nel suggerire il nome di Luca???

LOL

Luca Ferretti ha detto...

eh eh eh eh eh (satanico)

E non è finita qui!!!