Prendiamo per esempio l'ultra osannato Asus EeePC. OK è una bella idea, un comodo strumento per chi vuole un computer veramente portatile, bla bla bla, bla bla bla, bla bla bla (hey, mica sto qui a fare pubblicità... se proprio volete qualcuno che dia anche a voi 5 buoni motivi per comprarne uno, quardate qui). Certo, se il nuovo modello, in arrivo in tutte le maggiori catene di elettronica di consumo, fosse stato proposto a un prezzo minore e contestualmente abbassato il prezzo del vecchio, allora la Asus avrebbe veramente sbancato e mi avrebbe già tra i suoi clienti...
Ma sto, come al solito, divagando. Allora, abbiamo un nuovo prodotto che si sta affacciando sul mercato, il N@tBook (si legge "netbuc", mi sa che è di origine austroungarica), ossia un computer portatile ridotto all'osso: schermo inferiore a 10 pollici, niente lettore ottico, memorie flash al posto dell'hard disk. Non è un notebook, non è destinato solo a chi non ha un computer o un notebook, ha una sua nicchia di mercato.
Che cosa manca? Manca una interfaccia adeguata e un sistema operativo opportunamente dosato.
Diciamocelo, ci siamo fatti prendere la mano: monitor sempre più grandi, window manager tridimensionali, dischi fissi che se non ti metti a scaricare almeno un film via p2p al giorno non li riempi, processori con dentro altri processori... Abbiamo esagerato. Abbiamo dimenticato i vecchi gloriosi tempi dello Spectrum Sinclair. Ora abbiamo bisongo di un remix.
Possiamo dire di Mark Shuttleworth che ha pessimo gusto per le icone che fortemente sceglie di mantenere nella sua distribuzione, ma non che non sappia individuare i mercati in espansione. I dettagli di cosa sarà "Ubuntu Remix" saranno svelati ufficialmente la prossima settimana. Io ho un po' curiosato e direi che la direzione presa non è certo da scartare.
Innanzitutto da quanto capisco "Ubuntu Remix" sarà Ubuntu. Levando, togliendo e ottimizzando pezzi, ma sì, sembra proprio che ci sarà il caro glorioso GNOME come ambiente grafico. Le prove? Le prove sono su launchpad, basta cercare e troverete 2 applet per il pannello (go-home-applet e window-picker-appler) e un tema per GNOME (human-netbook-theme), tutto ad opera di Neil J. Patel.
Compilandole, installandole e applicandole si scopre che:
- go-home-applet altro non è che l'applet Mostra scrivania a cui è stata cambiata icona (il logo di Ubuntu invece dell'icona della scrivania) e contorno (non ha l'aspetto di un pulsante a due stati);
- window-picker-applet è una nuova applet per la selezione della finesta corrente, diversa dall'attuale Elenco finestre di GNOME: invece di un pulsante con icona e testo del titolo della finestra, ho un gruppo di icone sulla sinistra e un unico grande spazio per il testo del titolo;
- human-netbook-theme è il tema di Ubuntu 8.04 che usa Murrine, con un hack sul pannello.
Interessante, vero? Anche perché se le provate, scoprirete che le iconcine che rappresentano le finestre, non minimizzano le finestre come fa l'appelt Elenco finestre standard, ma sembra che siano pensate solo per passare da una finestra all'altra.
Da qui la solita catena di pensieri humberthumbertiana che giunge alle conclusioni seguenti:
- la gestione delle finestre è demandata completamente alla nuova applet, titolo compreso, ed è ragionevole pensare che le finestre saranno sempre massimizzate e senza cornice;
- il pannello superiore non ci sarà (motivo? che senso avrebbe mettere due loghi, uno sopra e uno sotto?);
- è probabile che Ubuntu Remix conterrà un qualcosa di simile all'Easy Mode dell'attuale distro installata sull'EeePC (beh, non è proprio certo, diciamo una supposizione non supportata da nulla, l'altra alternativa è il main-menu di Novell, ma poi si perde la parte Easy...)
Aggiungiamoci una buona dose di ottimizzazioni e una serie di driver per le periferiche, speriamo in un modo per sincronizzare i propri dati (calendario, documenti in una certa cartella) con la Ubuntu standard, immaginiamo un po' di trasparenze e effetti grafici ben dosati, supponiamo un installer tipo copio-un-file-su-chiavetta-lo-avvio-e-fa-tutto-lui e avremo un prodotto di certo interessante che potrebbe fare venire veramente voglia di spendere 'sti sporchi 300 euri anche solo per la vecchia versione dell'EeePC.
Oh, poi magari esce fuori una mezza sega (ma anche qui: una mezza sega, è meglio o è peggio di una sega completa? e di che tipo di sega parliamo?), ma in tal caso non è colpa mia: io la cosa me la sono sognata ben benino.
Update & PS: se pensate di fare il meeting a Cesenatico e fortissimamente mi volete presente, fate una colletta e regalatemi un eeepc da 9 pollici, se poi lo fate a Cesenatico mentre a Rimini fanno l'unico vero Meeting, allora vado al secondo, ovvio, no ;-)