C'entra invece una mia personale riflessione sull'operato di Novell nel mondo di GNU/Linux. Prima di scrivere questo post, stavo dando un'occhiata alle notizie dal mondo. Dopo i video della prossima versione di NDL (Novell Desktop Linux) pubblicati su linuxedge, ecco oggi l'annuncio ufficiale del rilascio di XGL (per informazioni vedete qui, qui e qui).
La cosa sembra interessante. A patto, ovviamente, che non serva un computer con meno di sei mesi per farla funzionare. D'altro canto se così fosse sarebbe una ben misera implementazione: sul mio Athlon1200+256MB+Geforce2MX riesco a far andare in modo fluido e a risuzione non certo misera Return to Castel Wolfenstein (la demo), non mi pare che disegnare qualche finestra ed una scrivania possa richedere molte più risorse.
Quello che francamente non capisco è l'approccio di Novell (e dei suoi programmatori).
Già qualche settimana fa alcuni si erano lamentati del fatto che lo sviluppo di XGL fosse stato spostato dai server cvs pubblici di x.org a quelli privati di Novell. OK, va bene, pui pagare delle persone per lavorarci sopra e tutti ne siamo molto contenti. Lo spirito libero in me si tappa il naso, ma il piccolo geek attende con ansia di provarlo. 1-1 e palla al centro.
Ora però stanno accadendo cose ben strane:
- Rodney Dawes (uno sviluppatore Novell) applica un corposo cambiamento al modulo gnome-icon-theme per supportare in nuovo standard nei nomi delle icone (scritto da lui) e per aggiornarle ad un nuovo stile le icone.
- Sempre Rodney applica delle modifiche alla capplet per lo sfondo del deskop assolutamente non condivise dalla comunità
- JP Roseveart dichiara che sono stati implementati in NDL 10 alcuni cambiamenti al pannello (da quanto ho capito) che saranno rilasciati alla comunità in seguito.
Che pensare? Novell è buona perché rilascia (parte) del suo lavoro sotto GPL e mette a disposizione della comunità sviluppatori a tempo pieno, è brutta perché sviluppa e modifica per conto suo senza consultare gli altri o è irrimediabilemente cattiva perché cerca di ottenere una posizione dominante?
Certo, è ovvio che una azienda cerchi ottenere vantaggio e profitto: ho speso soldi e risorse per far lavorare qualcuno su XGL, mi aspetto un ritorno. Anche perché NDL è una distribuzione non-gratis. Il rilasciare solo alla fine una porzione di codice come XGL e dopo l'uscita di X.org 6.9/7.0 mette però in brutte condizioni distributori come Ubuntu che non potevano prevedere tale rilascio non pianificato. Novell è di certo avanti nell'integrazione del prodotto nella sua distribuzione, da far uscire nel secondo quadrimetre, Ubuntu, se volesse, dovrebbe cominciare ora a meno di due mesi dalla sua Drapper Drake prevista, da sei mei per i primi di aprile.
Al momento dunque Novell gode di un vantaggio di integrazione del prodotto da lei rilasciato. Un vantaggio duplice, in primis tecnologico (ha potuto già provare ad integrarla ed ha già un prodotto funzionanate, pur se non finale, da mostrare alle conferenza) ed in secundis di immagine (è la distribuzione che ha prodotto quella tecnologia).
Non è ancora un gioco win-lose, visto che il codice è disponibile, che il target delle distribuzioni è diverso e quant'altro, ma di certo è un brutto esempio di vita di comunità.
[1] PS un po' è una questione personale :-) Ho fatto un paio di commit su gnome-icon-theme per correggere degli errori, di cui uno di compilazione, introdotti proprio dallo stesso Rodney e mi ha scritto dicendo di smetterla perché nessuno mi aveva dato il permesso di farlo. È vero, ma neanche tu hai mai chiesto di cambiare il tema delle icone a 1 giorno dal freeze... anche se sei il maintainer non puoi fare tutto come ti pare.
3 commenti:
Ciao Luca,
per valutre cio' che capita in casa Novell non puoi prescindere dal suo Mono e relativa compatibilita' con .NET Framework (vedi maxisondeggio per la votazione dei porting pii' richiesti).
Su questo progetto Novell ha venti programmatori a tempo pieno, e probabilmente verranno aumentati a breve.
Lo sviluppo Gnome-oriented di Novell va ormai visto in chiave GTK#, ormai quasi definitivo.
Federico
Federico,
Mono e GTK# sono sviluppati su server pubblici, con una chiara e, diciamo, condivisa visione sulle finalità: se io volessi contribuire non solo posso mettere mano ai sorgenti, ma posso iscrivermi in ML e discutere.
La "scorrettezza", se così vogliamo definirla, è stata di saltare a piè pari la parte di discussione pubblica (perché noiosa, perché controproducente, perché quel che vuoi) e proporre un prodotto finito da includere in upstream. Come ad esempio le nuove icone (per carità, gradevolissime) o il nuovo menù del pannello (in stile WinXP come visibile nei video di XGL e nei mockup su flickr).
Pensa cosa accadesse se le varie distribuzioni decidessero ciascuna di nascosto dall'altra di sviluppare un nuovo file manager, lo facessero in privato e silenzio e poi dicessero: «Ho un nuovo file manager, è già bello che finito. Lo sostituiamo a Nautilus?».
Ed è quello che sta per accadere con il nuovo window & compositing manager di nome Compiz: la comunità (specialmente alcuni sviluppatori di RedHat) ha da qualche tempo provato soluzioni uguali provandole prima in Luminocity ed ora integrandole man mano in Metacity, soluzioni sviluppate pubblicamente moduli di test o sotto-branch, ed ora si trovano con un nuovo software che fa le stesse cose (guarda i video pubblicati da Seth Nickell a marzo 2005)...
Per quanto riguarda XGL sembra che questa volta ci sia stata più collaborazione tra quanto fatto da Novel (David Reveman) e il resto degli sviluppatori, tanto che i commenti sono stati perlopiù positivi e che l'ultimo aggiornamento di XGL è stato immesso nel CVS di xorg poco dopo il rilascio.
Posta un commento