28 dicembre 2005

Il mio Natale


Una immagine che vale più di mille parole...

OK, magari i capelli non sono proprio così dritti e ho dimenticato di mettere gli occhiali, ma come non notare l'espressione corrugata e preoccupata?

Felice Buon Anno a Tutti.

20 dicembre 2005

Più di 600 milioni. Questo è il numero di computer (notate: computer, non persone) che la Microsoft prevede passeranno nel prossimo futuro da WinXP a WinVista

Ci credo. Ieri mattina, presto presto, ero in banca per pagare l'ICI. Lo so, molti di di voi magari vanno alla posta, io debbo andare in banca (per pagare l'ICI per la casa Roma scalando con delle vecchie ritenute) _e_ alla posta (per pagare l'ICI di casetta di montagna col classico bollettino).

La fililale era aperta, c'era poca gente, ma era tutto fermo. «Non avranno ancora aperto», penso ingenuamente, «ma hanno consentito l'entrata alla gente per ripararli dai rigori del freddo». No, supposizione errata: la filiale era ufficialmente aperta, ma bloccata causa blocco dei terminali. Tutti, dal primo all'ultimo, sia quelli degli impiegati agli sportelli, sia i 3 sportelli fai-da-te.

Dopo qualche minuto arriva un impiegato dicendo: «Tutto risolto, abbiamo spento il server di là e lo abbiamo fatto ripartire» e continua «Se adesso spegni anche il tuo vedrai che rifunziona».

Così, mentre attendevo il mio tuno, ho visto il reboot (forzato entrando dentro il gabbiotto) degli sportelli fai da te. La schermata indicava inequivocabilmente la presenza di WinXP.

Che tali terminali (bancomat compresi) non fossero altro che uno schermo, un computer, un lettore di SC e una stampante era ovvio e noto da tempo.

Ma che addirittura fosse necessario XP per farli funzionare mi sembra veramente esagerato. Ammettiamo pure che l'aggiornamento sia stato fatto per motivi di sicurezza (ammesso che WinXP sia sicuro, confronta l'esperimento di Mitnick di un'anno fa), ammettiamo che magari viene usato HD esotico/esoterico (touchpad, lettore di smartcard, stampanti termiche, lettori ottici) per i quali bisognerebbe provvedere in house allo sviluppo dei driver (ammesso che il vendor lo consenta), serve veramente installare un sistema operativo che fa della interfaccia utente il suo punto di forza per poi mettere a tutto schermo una applicazione personale?

Sì perché installando WinXP non puoi dire "Questo pezzo non mi serve e non lo voglio". Potrai forse dirlo con le future versioni di Windows, anche se comunque lo pagherai.

[cacchio, debbo andrare... finisco questo post la prossima volta...]

17 dicembre 2005

W la Moratti

Apprendo da Network Games che il ministro Moratti, pronta a buttarsi a capofitto nella lizza per il posto di sindaco di Milnano (BTW, non dovrebbe lasciare il posto di ministro per fare campagna elettorale?) ha fatto registrare più di 4 domini internet.

E vabbe', direte, cavoli suoi. Sarebbero se i nomi di dominio fossero moratti.it (e vorrei vedere cosa ne pensa il suo parente presidente di una prestigiosa squadra di calcio o un'altra sua parente candidata alle primarie del centrosinistra per lo stesso posto di sindaco di Milano), letizia.it e via dicendo.

Invece no. I nomi di dominio sono i nomi delle strade di Milano. Provate www.via-desiderio.it o www.via-giuseppeverdi.it o www.via-cusani.it. Cliccate e vedrete lo stesso (finto? mi pare proprio di sì) blog.

Ora, a parte i cinque minuti di divertimento tipo "Adesso vado su Kataweb Mappe, cerco la mappa di Milano e vedo quante nomi di dominio hanno registrato" (BTW notare giuseppeverdi e non giuseppe-verdi) francamente mi unisco al commento di Beppe Caravita:

Letizia Brichetto Moratti si è privatizzata lo stradario pubblico di Milano!

Poteva farlo? Francamente non saprei. Da un lato mi viene da dire che i nomi delle strade appartengono a chi "ha" le strade (gli abitanti? i commercianti? il comune?), dall'altro in fondo l'assegnazione dei nomi di dominio è qualcosa che dovrebbe essere al di fuori di problemi diversi dal First In First Out (quanti si ricordano del povero Luca Armani?)

PS no, www.via-montenapoleone.it non rimanda al blog, ma mostra una gigantesca scritta VIP (Video Italia Production)


6 dicembre 2005

"A Torino non verranno adottate tecnologie wireless, sebbene siano riconosciute già sufficientemente affidabili. Bisognerà aspettare Pechino per il loro utilizzo. Le architetture scelte saranno Cisco", ha dichiarato Massimo Dossetto, responsabile sicurezza IT per Torino 2006. (da punto-informatico.it)


Complimentoni per la bella idea. O forse non siete in grado di dare adeguata copertura? Ma in fondo a che serve una rete ben funzionante in un evento come una olimpiade, sebbene solo invernale? Di certo non ai giornalisti che non si porteranno dietro i loro portatili per scrivere i loro articoli.

Ve lo immaginate, il giornalista medio che va in giro con il suo portatile, a trovarsi di fronte ad una hostess (o adesso si chiamano accompagnatici di sala) che gli indica una presa RJ per poter connettere il suo portatile? Pensate forse che nella capiente borsetta il giornalista porti sempre con se un cavo ethernet? E se non lo ha? Esce dallo stadio dei ghiacci ed incontra la bancarella dell'elettronica? E se gli chiedono se vuole un cavo cross?

Però è vero. Già bisogna fare i conti con i terroristi islamici preannunciati dal Ministro Pisanu, non vorremo anche che ci si mettano di mezzo anche i sedicenti hacker ad interrompere il servizio IT dell'olimpiade proprio grazie al wireless.

Però questa mia filippica magari è errata ed in realtà non è un problema di sicurezza IT, ma di sicurezza nel senso di salute. In fondo per dare copertura alla zona per collegamenti televisivi, collegamenti satellitari, collegamenti radiofonici, collegamenti di telefonia mobile e quant'altro, chissà a che livelli di SAR si giunge. Ci manca solo il WiFi.

1 dicembre 2005

Le bellezze di AJAX (no, non il detersivo)

C'è nell'aria odore di un nuovo web. Ed oggi ne ho provato un esempio. Un "browser" per wikipedia, dallo strano nome Gollum.

Non si tratta esattamente di un browser, direi più propriamente un metabrowser. Voi ci mettete il browser (con il supporto a JavaScript per usare AJAX) e Gollum si fa carico di "ridurre" la complessità di tale programma per la navigazione della sola Wikipedia.

In pratica Gollum è una finestra del vostro browser senza barra dei menu e degli strumenti che visualizza una pagine dinamica che da l'impressione di essere un browser.

Non solo, permette di definire anche dei segnalibri, limitati ovviamente alle voci della Wikipedia.

È una buona idea? Non so. Di certo l'aver rimosso alcuni aspetti del browser non utili all'esplorazione dell'enciclopedia, focalizzandosi nel contempo solo su funzioni utili, è interessante. Però così ogni "metabrowser" ha la sua interfaccia e le sue icone: questo è male.