Lo scopo di tale funzioni è quello di permettere a chiunque di usare la tastiera.
Banale? Non tanto. Credetemi, non è una cosa facile usare una tastiera: nello scorso ciclo scolastico la mia mamma aveva in classe una bambina autistica, pesantemente autistica: niente rain man e capacità di vincere a Las Vegas o di tirare fuori illuminanti soluzioni matematiche, piuttosto completa scoordinazione dei movimenti, di ogni movimento, legato o derivato da quello che veniva definito caos sensoriale: per queste sue disabilità e la conseguente incapacità di modulare suoni in modo adeguato, questa bambina ha imparato nel corso del ciclo a comunicare tramite tastiera (si chiama comunicazione facilitata): un tutore (umano e addestrato) le forniva appoggio per il gomito, un guantino speciale le teneva le dita piegate tranne l'indice e lei doveva letteralmente fare precipitare il dito sulla tastiera covogliando i movimenti disordinati in un unico gesto.
Provate voi a tenervi il gomito con la mano sinistra e a far precipitare l'indice destro esattamente sulla lettere che volete battere: non è facile, vero?
Spero sia chiaro ora perché nello strumento di accessibilità della tastiera di GNOME ci siano così tante regolazioni diverse.
Il problema che a noi interessa ora è: come tradurre qui nomi così evocativi? Incrociando un po' di informazioni (pubblicazioni in rete, traduzioni di MS Windows, traduzioni di Sun per i manuali di GNOME) è venuto fuori quanto segue:
Repeat Keys
Non è esattamente una funzione di (sola) accessibilità. Si tratta della possibilità di tenere premuto un tasto per ripetere più volte l'immissione della stessa lettera. Si può regolare sia il ritardo prima di iniziare le ripetizioni, sia i caratteri da immettere per ogni secondo di pressione mantenuta. Buona traduzione, piuttosto di tasti ripetuti, è IMHO ripetizione tasti.Sticky Keys
Utile a chi non possa premere contemporaneamente due o più tasti alla volta (per esempio la famosa combinazione Ctrl-Alt-Canc), permette di mantenere “attivo” un tasto modificatore come Maiusc, Ctrl o Alt fine alla pressione del tasto con cui attivare la scorciatoia. Il manuale Sun fa riferimento ad essi come a modificatori attivi. La Microsoft usa invece tasti permanenti.Slow Keys
La pressione del tasto viene “accettata” solo il tasto è mantenuto permuto per un certo lasso di tempo, regolabile secondo esigenze. La traduzione di Sun è ritardo input, quella di Microsoft, ammesso che abbia indovinato, è tasti rallentati.Bounce Keys
Là dove regna il Parkinson se ne sente la necessità. Attivando questa funzione, si evita che una pressione ripetuta dello stesso tasto porti all'immissione di tanti caratteri quante sono le pressioni. Se la mano vi trema pesantemente, è quello che fa per voi. La traduzione di Sun è pressioni ravvicinate, quella di Microsoft non c'è. Nel senso che non ho trovato analoga funzionalità nella versione di Windows usata come test; allo stesso modo una rapida ricerca di bounce keys su google riporta solo risultati inerenti a GNOME/Linux. Da considerare che tasti ripetuti non è usabile come traduzione, perché confondibile con quella di repeat keys.Toogle Keys
I toggle keys sono usato anche da persone senza disabilità e sono quelli che fanno accendere i LED della tastiera: BlocMaiusc, BlocNum e BlocScorr. La funzione di accessibilità si limita ad emettere un suono all'accensione del LED (modificatore in funzione) e due allo spegnimento (disattivazione del modificatore). La traduzione di Sun è tasti di commutazione o tasti commutatori.Come riferimento poi ci sono i requisiti 4 e 5 della Legge Stanca (spiacente per la mancanza di link, provvederò poi)
Enunciato requisito 4: se supportata la funzionalità di ripetizione di tasti, il ritardo, sia per la prima ripetizione per le ripetizioni successive, deve essere configurabile con un intervallo di almeno 2 secondi.
Enunciato requisito 5: il cambiamento di stato dei tasti selezionati o bloccati deve essere percepibile, oltre che visivamente, anche attraverso il tatto o l'udito.Alla fine di questa panoramica, le idee possono essere molto confuse. Ovviamente si può pensare di tradurre le varie funzioni come tasti [ripetuti|appiccicosi|lenti|rimbalzati|commutati|mouse]: sarebbe una “buona traduzione” (traduzione che traduce, non spiega o semplifica), ma risulterebbe comunque evocativa e non chiara. Mi riferisco in particolare all'uso di tale traduzione nello strumento di preferenze di GNOME, così come nella documentazione dello stesso. Allo stesso modo traduzioni troppo libere rendono la vita del povero traduttore un inferno, costretto ogni volta a consultare il glossario per essere sicuro di ciò che scrive.
Volete una soluzione? Aspettate il prossimo post, mica pretenderete tutto e subito, no?
Nessun commento:
Posta un commento