21 settembre 2008

Pioggia, caldo, curve, mente vuota

Condizioni perfette per fare il punto della situazione, per quadrare il cerchio, per svolgere l'uruboro o cose simili. E per tirare le somme, ovvio.

Totale: ci sono tre cose che attualmente non capisco e mi turbano.
  1. Ma siamo sicuri sicuri sicuri che sia veramente l'unica alternativa, non colpevole di tutto 'sto casino e veramente intenzionato all'acquisto? Il Club Alpino Italiano, intendo.¹
  2. Perché nessuno si è ancora cosparso il capo di cenere per la defezione, o per lo meno rammaricato fino all'hara kiri? Ah, non sapete di cosa? Non importa, chi poteva capire credo abbia capito²
  3. Nel caso in cui ci si trovi all'improvviso con un'esponenziale aumento della presenza maschile, e quindi di rimbalzo testosteronica, a un certo evento nel futuro, magari nel pomeriggio del sabato, magari dalla parti della rimorchiona e piacione riviera, ecco, in tale evenienza, mi domando, proporre un cineforum potrebbe essere una valida, fresca e innovativa soluzione al problema "che gli facciamo fare?"? Cioè, con "W la foca" come film proposto, ovviamente...³
Ovviamente non ho capito neanche tutto il resto e magari non lo comprenderò mai. Quindi mi sa che rinuncio allo sforzo e metto il pilota automatico.

Ora ritondiamo il cerchio e riavvolgiamo l'uruboro.

[1] anche se ho letto acronimi migliori, per lo meno più fantasioni
[2] secondo me è peggio per voi che restare senza, poi ognuno è libero di vederla come vuole
[3] mmmmmhhhhhhhhhh

4 commenti:

Anonimo ha detto...

La soluzione migliore era vendere ad AirFrance lo scorso hanno... ma il nano non ha voluto e adesso la situazione è quella che è :(

Anonimo ha detto...

Vuoi dire "i sindacati non hanno voluto", perché metteva a rischio il loro potere consociativo costituendo un brutto precedente (brutto per loro, buono per il paese).

Il "nano" non era nemmeno al governo all'epoca, quindi non si capisce come avrebbe potuto bloccare l'accordo (difatti aveva dichiarato che avrebbe rispettato un eventuale acquisto da parte di Air France).

Oh, ma non sia mai che i fatti disturbino l'isteria anti-berlusconianana ...

Luca Ferretti ha detto...

Ufficialmente parlando: "gli accordi contrattuali annunciati il 14 marzo scorso con l’obiettivo di lanciare un’offerta pubblica di scambio su Alitalia non sono più validi dal momento che non sono state soddisfatte le condizioni preliminari al lancio dell’offerta"

Le cronache cmq non accennano affatto ai sindacati :-P
Anche se è vero che le trattative AirFrance-sindacati erano state rotte, la mazzata finale fu data dall'incertezza sul nuovo esecutivo e dalle dichiarazioni del succitato "nano" relative alla certa presenza di numerosi imprenditori italiani che avrebbero voluto (giustamente, nazionalisticamente parlando) rilevare il tutto. Certo, a quanto pare non alle stesse condizioni...

Anonimo ha detto...

Ufficialmente parlando, le condizioni desiderate da Spinetta menzionavano esplicitamente la pax sociale, ovvero il consenso dei sindacati al piano di Air France.

Quando i sindacati non hanno firmato è venuta meno una di tali condizioni essenziali. Che i sindacati (uno in particolare) abbiano più o meno cercato di recitare secondo lo stesso copione e perché lo spiega bene Dario Di Vico sul Corriere: http://www.corriere.it/editoriali/08_settembre_13/veto_editoriale_f55cdcdc-8152-11dd-95db-00144f02aabc.shtml